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Libri di Andrea Zezza

Poesia e pittura nel Seicento. Giovan Battista Marino e la «meravigliosa» passione

Libro: Libro rilegato

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2024

pagine: 296

Dopo la stagione dei grandi pittori del Rinascimento, il prestigio delle arti figurative cresce come mai prima nella storia. Nel corso del Cinquecento l’artista passa dall’essere un comune artigiano a ricoprire uno status pari a quello dei maggiori intellettuali del suo tempo. L’inscindibile rapporto tra poesia e pittura si consolida nel Seicento, e diviene stretto, vicendevole, persino competitivo quando artisti e letterati si confrontano con i medesimi temi sull’agone delle arti. In questa cornice gioca un ruolo fondamentale la poesia di Giovan Battista Marino (1569-1625), i cui componimenti vivono di scambi continui con la pittura e la scultura contemporanei. La sua produzione poetica è ricca di suggestioni visive, derivate tanto dal contatto diretto con le collezioni d’arte visitate nel corso della sua vita itinerante, quanto dalla memoria delle immagini dei grandi artisti del passato, a partire dalla Galeria (1620), che proietta sulle pareti di un’immaginaria galleria i nomi degli artisti e le opere d’arte che hanno segnato l’esperienza cortigiana del poeta, pur non tralasciando i numerosi rapporti figurativi dell'Adone (1623) e della Strage de gl'innocenti (1632). Seguendo la traccia offerta dai testi di Marino (1569-1625), la mostra e il catalogo disegnano in cinque sezioni tematiche un percorso attraverso la grande arte da Tiziano a Tintoretto, da Correggio ai Carracci, da Rubens a Poussin, celebrando il più grande poeta italiano del Seicento e la sua “meravigliosa” passione per la pittura grazie a prestiti provenienti dai principali musei di tutto il mondo. Il volume è arricchito anche da un'antologia di testi mariniani in dialogo con le opere in mostra, oltre che da numerose tavole a colori.
39,00 37,05

Poetry and painting in the 17th century. Giovan Battista Marino and the «marvelous» passion

Libro: Libro rilegato

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2024

pagine: 296

Dopo la stagione dei grandi pittori del Rinascimento, il prestigio delle arti figurative cresce come mai prima nella storia. Nel corso del Cinquecento l’artista passa dall’essere un comune artigiano a ricoprire uno status pari a quello dei maggiori intellettuali del suo tempo. L’inscindibile rapporto tra poesia e pittura si consolida nel Seicento, e diviene stretto, vicendevole, persino competitivo quando artisti e letterati si confrontano con i medesimi temi sull’agone delle arti. In questa cornice gioca un ruolo fondamentale la poesia di Giovan Battista Marino (1569-1625), i cui componimenti vivono di scambi continui con la pittura e la scultura contemporanei. La sua produzione poetica è ricca di suggestioni visive, derivate tanto dal contatto diretto con le collezioni d’arte visitate nel corso della sua vita itinerante, quanto dalla memoria delle immagini dei grandi artisti del passato, a partire dalla Galeria (1620), che proietta sulle pareti di un’immaginaria galleria i nomi degli artisti e le opere d’arte che hanno segnato l’esperienza cortigiana del poeta, pur non tralasciando i numerosi rapporti figurativi dell'Adone (1623) e della Strage de gl'innocenti (1632). Seguendo la traccia offerta dai testi di Marino (1569-1625), la mostra e il catalogo disegnano in cinque sezioni tematiche un percorso attraverso la grande arte da Tiziano a Tintoretto, da Correggio ai Carracci, da Rubens a Poussin, celebrando il più grande poeta italiano del Seicento e la sua “meravigliosa” passione per la pittura grazie a prestiti provenienti dai principali musei di tutto il mondo. Il volume è arricchito anche da un'antologia di testi mariniani in dialogo con le opere in mostra, oltre che da numerose tavole a colori.
39,00 37,05

Raffaello. 500 anni dopo

Libro: Libro in brossura

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2024

pagine: 424

A partire dal centenario del 1983, che segnò una svolta importante nella storia degli studi sul maestro urbinate, quasi tutte le opere di Raffaello sono state oggetto di nuove ricerche, di indagini scientifiche e di restauri. Il catalogo delle opere dell’artista estremamente ridotto negli studi tra Otto e Novecento per via di una visione troppo restrittiva e unilaterale (Raffaello come pittore della grazia e dell’armonia) si è allargato recuperando tutta la fase finale della sua carriera, che i contemporanei avevano vissuto come un apice ineguagliabile, ma che il gusto romantico e purista aveva rifiutato, distribuendo le opere tra allievi e collaboratori. Si è così restituita la titanica complessità dell’artista, che è tornato a essere considerato uno dei più straordinari innovatori di tutti i tempi, e si sono affermate nuove tecniche di indagine, comprendendo meglio l’utilità dello studio delle tecniche e delle pratiche esecutive di quella che sarà una bottega esemplare non solo per i contemporanei, ma anche per i secoli a venire. Il convegno Raffaello 1520-2020, organizzato dall’Università della Campania «Luigi Vanvitelli», in collaborazione con il Museo e Real Bosco di Capodimonte, si è proposto di offrire un'occasione di confronto tra i maggiori studiosi europei del maestro urbinate e di consentire una riflessione e una discussione comune su alcuni dei temi principali emersi in questi decenni di studi e delle numerose prospettive di ricerca aperte.
39,00 37,05

Raffaello a Capodimonte. L'officina dell'artista. Catalogo della mostra (Napoli, 10 giugno-13 settembre 2021)

Libro: Libro in brossura

editore: Editori Paparo

anno edizione: 2021

pagine: 208

La mostra (Museo di Capodimonte, Napoli, giugno settembre 2021) si propone di valorizzare il patrimonio raffaellesco del Museo, più ricco e variato di quanto si sia soliti pensare, e di offrire al pubblico le novità emerse dalla campagna di indagini diagnostiche condotte dal Dipartimento di Lettere dell'Università della Campania, dal CNR e dal Lams, permettendo un approccio originale sia alle opere d'arte, viste nel loro farsi, sia alla bottega dell'artista, di cui si mette in luce il complesso lavoro che sta dietro la creazione di originali, multipli, copie, derivazioni. Il Museo e Real Bosco di Capodimonte conserva alcune opere autografe di grande rilevanza, che permettono di esemplificare i momenti principali della carriera dell'artista (Frammenti della Pala di San Nicola da Tolentino, 1501; Ritratto di Alessandro Farnese, 1511 circa; Mosé e il roveto ardente, 1514; Madonna del Divino Amore, 1516-18) e del suo più immediato seguito (Madonna della Gatta, 1518-1520 circa?). Lo stesso museo conserva però anche una serie di copie, derivazioni, multipli, alcune delle quali forse elaborate nella bottega stessa dell'artista (Madonna del Passeggio), altre per mano di artisti di prima grandezza per committenti importanti (Andrea del Sarto), o forse per esercitazione (Daniele da Volterra), altre invece da più meccanici copisti (Madonna Bridgwater), che permettono di esplorare ad ampio raggio questo tipo di produzione, che costituiva larga parte dell'opera delle botteghe del Cinque e del Seicento e che oggi forma una parte enorme, anche se spesso trascurata, del nostro patrimonio artistico.
40,00 38,00

Vite de' pittori, scultori ed architetti napoletani

Vite de' pittori, scultori ed architetti napoletani

Bernardo De Dominici

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: ArtstudioPaparo

anno edizione: 2017

pagine: 3206

Prima edizione moderna, commentata, di un’opera fondamentale per la storia dell’arte napoletana, stampata per la prima volta tra il 1742 e il 1745. L’opera si compone di cinque volumi: il primo e il secondo dalle origini all’inizio del Seicento, il terzo e il quarto dal Seicento al Settecento, il quinto dedicato agli indici.
250,00

Bernardo De Dominici e le vite degli artisti napoletani. Geniale imbroglione o conoscitore rigoroso?

Andrea Zezza

Libro: Copertina morbida

editore: Officina Libraria

anno edizione: 2017

pagine: 111

Bernardo De Dominici (Napoli, 1683-1759) è tra le personalità più controverse della storiografia artistica italiana. Modesto pittore di paesaggi, mercante di disegni e aspirante letterato, pubblicò dopo una lunga elaborazione, tre tomi di "Vite de' pittori, scultori e architetti napoletani" (1742-1745). Concepita nel momento di maggior successo della scuola napoletana di pittura, tra i clamori dei successi internazionali di Luca Giordano, Paolo De Matteis, Francesco Solimena, l'opera è il primo e il più ambizioso tentativo di costruire una storia dell'arte napoletana. Nonostante qualche perplessità suscitata già al tempo della prima pubblicazione, le "Vite" costituiscono da allora un punto di riferimento essenziale per chiunque sia interessato alla storia dell'arte nell'Italia meridionale. Costruite attraverso un uso estremamente disinvolto delle fonti, con largo ricorso a manoscritti ignoti e più che sospetti, le "Vite" non passarono il severo vaglio critico degli studiosi del secondo ottocento, che dimostrarono l'inaffidabilità di larga parte del testo, soprattutto delle parti relative al medioevo e al primo rinascimento, e bollarono il loro autore come "Il falsario" (così si intitolava un saggio di Benedetto Croce sul nostro autore). Nel corso del novecento, a cominciare dai primi studi di Roberto Longhi, l'opera è stata largamente riabilitata, soprattutto per le sue parti sei e settecentesche. Il libro, elaborato al termine di un lungo lavoro di edizione e commento dell'opera, condotto dall'autore in collaborazione con Fiorella Sricchia Santoro e con altri studiosi, offre per la prima volta un'approfondita analisi della storia dell'opera, del contesto in cui fu concepita, dei metodi utilizzati dal biografo, della sua altalenante fortuna e del ruolo che ancora oggi può e deve svolgere per la conoscenza e la comprensione dell'arte napoletana.
16,00 15,20

Napoli e l'Emilia. Studi sulle relazioni artistiche

Napoli e l'Emilia. Studi sulle relazioni artistiche

Andrea Zezza

Libro: Copertina rigida

editore: Luciano

anno edizione: 2010

pagine: 324

35,00

Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale

Gli spagnoli a Napoli. Il Rinascimento meridionale

Libro: Libro in brossura

editore: artem

anno edizione: 2023

pagine: 384

Un capitolo importante ma poco conosciuto della civiltà del Rinascimento europeo: la stagione (1503-1532 circa) in cui prende forma il confronto tra artisti spagnoli e dell'Italia meridionale e le opere realizzate da Leonardo, Raffaello e Michelangelo. Le novità elaborate a Milano, Firenze, Roma furono immediatamente recepite e reinterpretate in modo originale: nella Napoli che, proprio in quegli anni, diventava spagnola, grandi personalità come Pedro Fernández, Bartolomé Ordóñez, Diego de Siloe, Pedro Machuca ebbero modo di cogliere le loro prime affermazioni professionali, prima di tornare in patria e dare avvio a una grande stagione del Rinascimento iberico. I saggi di Carlos José Hernando Sanchez, Andrea Zezza, Riccardo Naldi, Manuel Arias Martinez, Carlo Vecce, Encarnación Sánchez García - insieme al catalogo delle opere, organizzato in cinque sezioni, che evidenzia con chiarezza l'interazione costante tra maestri della pittura e della scultura - ricostruiscono in maniera esemplare le coordinate di una produzione figurativa che ha impresso tracce profonde nella cultura storico-artistica e, più in generale, nell'immaginario dell'Europa mediterranea. Catalogo della mostra presso il Museo e Real Bosco di Capodimonte dal 13 marzo al 25 giugno 2023.
39,00

Vite de' pittori, scultori ed architetti napoletani

Vite de' pittori, scultori ed architetti napoletani

Bernardo De Dominici

Libro: Prodotto composito per la vendita al dettaglio

editore: Editori Paparo

anno edizione: 2009

pagine: 1624

150,00

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