Libri di Andy Hall
Inferno bianco
Andy Hall
Libro: Libro in brossura
editore: Corbaccio
anno edizione: 2024
pagine: 240
Alaska, 1967: la tragedia del Denali Quell'estate, mentre esce Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band e gli hippies viaggiavano per il mondo al motto di «Love & Peace», dodici ragazzi si prefissarono un obiettivo ambizioso: la cima del Denali. L'organizzatore, Joe Wilcox, riuscì a radunare una squadra di alpinisti entusiasti e variopinti. Durante la salita, affrontarono una serie di problemi, dall'acclimatamento all'esplosione di un fornello da campo, fino alla caduta in un crepaccio. Tuttavia, nulla avrebbe potuto preparali alla tempesta artica che, il 18 luglio, si scatenò sulla vetta della «grande montagna». A 6100 metri di altitudine, furono costretti a fronteggiare venti a 450 chilometri orari, capaci di congelare all'istante, e tutto questo senza un equipaggiamento tecnico moderno. Solo cinque di loro sopravvissero. La spedizione divenne tristemente famosa, attirando l'attenzione di stampa e televisioni, ma molti aspetti della vicenda rimasero oscuri. Andy Hall, giornalista e figlio dell'allora direttore del Denali National Park, ha raccolto le testimonianze dei sopravvissuti, rinvenuto documenti ritenuti perduti e ascoltato le registrazioni delle comunicazioni radio. Il suo libro non è solo l'appassionante resoconto di una delle più grandi tragedie alpinistiche, ma racconta anche di uomini pronti a mettere a repentaglio la propria vita per salvare quella degli altri. È la storia di come si andava in montagna in un'epoca diversa, di quanto sia cambiato il panorama alpinistico e di come, forse, oggi si sarebbero potute salvare delle vite. O forse no.
Inferno bianco. Dodici alpinisti, una tempesta artica sulla vetta del McKinley, un soccorso quasi impossibile
Andy Hall
Libro: Libro rilegato
editore: Corbaccio
anno edizione: 2014
pagine: 360
Quell'estate, mentre i "Beatles" cantavano "Sgt Pepper's Lonely Hearts Club Band" e gli hippies giravano il mondo al motto di Love & Peace, i dodici ragazzi della spedizione Wilcox avevano deciso di puntare molto in alto, alla cima del McKinley. L'organizzatore della spedizione era Joe Wilcox, laureato alla Brigham Young University, che era riuscito a mettere insieme una squadra di alpinisti tanto entusiasta quanto eterogenea. Durante la salita avevano dovuto affrontare problemi di acclimatamento, l'esplosione di un fornello da campo, la caduta in un crepaccio... tutti piccoli inconvenienti, tuttavia, di fronte alla tempesta artica che il 18 luglio si scatenò sulla vetta del McKinley. A 6100 metri di altitudine, gli alpinisti dovettero affrontare venti a 450 chilometri orari in grado di congelare la carne viva in pochi minuti. E tutto senza l'equipaggiamento tecnico dei nostri giorni. Solo cinque di loro si salvarono. La spedizione divenne tristemente famosa nel mondo, stampa e televisioni ne parlarono a lungo, ma tanti aspetti rimasero in ombra. Andy Hall, giornalista e figlio dell'allora direttore del Denali National Park, ha raccolto le testimonianze dei sopravvissuti, ha trovato documenti che sembravano perduti, ha ascoltato le registrazioni di tutte le comunicazioni radio.