Libri di Angela Passarello
Asina pazza. Storie di Sicilia
Angela Passarello
Libro
editore: Fondazione Mudima
anno edizione: 2025
pagine: 136
A puntu strittu a puntu largu
Angela Passarello
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2024
pagine: 115
In questa nuova raccolta di poesie di Angela Passarello, scaturita durante l’isolamento obbligato, dovuto alla pandemia, il ricorso al dialetto non ha avuto bisogno di forzature poiché tutta la raccolta è stata ispirata e scritta nella lingua materna, la parlata agrigentina, e poi tradotta in italiano. L’ironia e la giocosità dettata dalla lingua dell’infanzia permettono varianti in giochi d’invenzione ripescati nel vissuto e echeggianti di quell’oralità. Al ritmo indimenticabile della vecchia Singer a pedale, con la quale la madre ribatteva la stoffa “a puntu strittu a puntu largu”, riaffiorano cantilene, filastrocche del nonsense ascoltate nell’infanzia. Dal rimosso di quel tempo emergono descrizioni di animali come agnus bedda/l’agnella bella, accidi/gli uccelli, babbalucia/la lumaca, furmicula/la formica, a musca/la mosca, oppure si affacciano figure inquietanti come u chicchiru/il balbuziente, o altre temute come a majara/la maga o u sceccu Pirellu/l'uomo nero. Ma queste brevi narrazioni che si susseguono ritmate da continui flashback non hanno mai il sapore di un viaggio nella memoria perché l’idioma materno ha il potere di reificare nel presente ogni dettaglio, ogni elemento cancellando senza esitazione eventuali cedimenti nostalgici.
Poema rupe
Angela Passarello
Libro: Libro in brossura
editore: New Press
anno edizione: 2022
pagine: 88
Bestie sulla scena
Angela Passarello
Libro: Libro in brossura
editore: edizioni del verri
anno edizione: 2018
pagine: 96
“Un libro di ritratti per una nuova zoologia, nuova e antica, e insieme una pagina di un nuovo libro di poesia”. In questi brevi racconti raccolti da Angela Passarello c’è la voglia di rintracciare la possibile ombra di un assurdo legame tra l’essere bestia e l’essere uomo. Le bestie che provengono dalla mitologica infanzia agrigentina sono immerse in una coralità confermata e sicura, mentre quelle odierne condividono con gli umani quella feroce desolazione che è la solitudine urbana. Già la distorsione dei nomi è allarmante: Il gufo meccanico, La mucca Nestlè, Il coniglio ariete, Scimmiette rigattiere, Un piccione clandestino. Una forza del tutto speciale è posseduta dai nomi siciliani come U’ cunppareddu. Nei disegni che accompagnano le prose non è presente la pur minima scivolata disneiana o di qualunque animalismo caramelloso. Gli animali sono fastidiosi insetti o bestie pericolose come Il mulo malo.