Libri di Angelo Costacurta
Vins interdits. Clinton, Isabel, Bacò et les autres cépages rebelles
Michele Borgo, Angelo Costacurta
Libro: Libro in brossura
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2025
pagine: 144
Diffusi soprattutto nei periodi di guerra quando per il loro basso grado alcolico diventavano quasi degli alimenti per la sussistenza, oggi vivono di un nuovo periodo di attenzione nei loro confronti.
Piccola e buona storia della viticoltura. L'avventura del vino in Italia
Antonio Calò, Angelo Costacurta
Libro: Libro in brossura
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2024
pagine: 112
Dalle pendici caucasiche all'ampia area mediterranea, al centro Europa, per giungere poi negli altri continenti: quella della viticoltura è una storia che, possiamo ben dirlo... ha cambiato la storia. Tra le pagine di questo libro, gli autori accompagnano i lettori nel rivivere sinteticamente lo sviluppo della viticoltura fino a giungere alla situazione attuale, in particolar modo per quanto riguarda l'Italia. La viticoltura e l'enologia di oggi sono il portato di una storia plurimillenaria: un patrimonio immenso, un bagaglio di conoscenze che è cresciuto nei secoli, un tesoro da custodire con cura.
Tazzelenghe. Il vino friulano «taglia-lingua» nato in terra longobarda
Stefano Cosma, Angelo Costacurta
Libro: Libro in brossura
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2023
pagine: 128
Il Tazzelenghe (taglia-lingua, in friulano) è un vino che sa mettere alla prova i vignaioli come pochi altri. Appartenente alla famiglia del Refosco, si distingue però nettamente dai più pacati consanguinei. Dotato di fortissima personalità, per molti indomabile, richiede grande perizia enologica, una certa dose di pazienza, e condizioni di partenza - terroir e clima - molto specifiche, come si trovano nella provincia di Udine, e in particolare nell'area di Buttrio e Cividale. Attestato dal tardo medioevo, il Tazzelenghe è espressione di un territorio di enorme rilevanza storica. Cividale, città patrimonio dell'umanità Unesco, già strategica per i Romani, fu la prima capitale del ducato longobardo in Italia, successivamente capitale della Patria del Friuli e incrociò per lungo tempo la storia della Repubblica di Venezia. Introduzione di Ian D'Agata.
Primitivo. The wine of the two worlds
Antonio Calò, Angelo Costacurta
Libro: Libro in brossura
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2023
pagine: 142
Armonia, ordine, bellezza del paesaggio, qualità del vino, che nel caso del Primitivo si aggiungono ad un termine irrinunciabile: tradizione. Se il vino nasce dalla composizione delle vigne, dobbiamo considerare che i cambiamenti nell'ambito produttivo viticolo sono per natura lenti, legati al fatto che trentennale è la normale vita di un impianto. I trent'anni poi sono il seguito della tradizione mitigata da ponderata innovazione. Chi scelse il nome del Primitivo? La memoria, che è storia ed è anche leggenda, ci racconta di un religioso, appassionato di botanica, don Francesco Filippo Indellicati, di Gioia del Colle, la città pugliese a metà strada dallo Jonio all'Adriatico. Sul finire del Settecento individuò il vitigno, oggetto di scambio con la costa orientale adriatica, confacente alla sua idea di rinnovamento viticolo. Un vitigno che fruttificava presto, primo a maturare. Nel 2000 Antonio Calò individuò il felice futuro del Primitivo, qualità emergente fra i rossi, accanto al Negroamaro, al Nero d'Avola e a pochi altri. Aveva ragione. (S.T.)
Carnet di degustazione. Piccolo vademecum per riconoscere i vini e saperli apprezzare
Enzo Michelet, Angelo Costacurta
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2023
pagine: 63
La Collana "GRADO BABO" parla di vino e di storia, di uomini e di viaggi, di cambiamenti lungo la storia di ogni singolo vitigno; si sofferma a raccontare le qualità che fanno di ogni vino un grande vino, anche se il suo nome non è importante o blasonato. Non poteva quindi mancare un piccolo taccuino per accompagnare i momenti piacevoli in cui, oltre alla conoscenza nelle pagine, il vino si incontra nei calici o nei bicchieri. Completano il volume alcune indicazioni sui principali vini, le loro caratteristiche organolettiche, qualche aneddoto storico, ma soprattutto le schede per la conoscenza e la valutazione, redatte da un tecnico professionista.
Vini proibiti. Clinton, Fragolino, Bacò e gli altri vitigni ribelli
Michele Borgo, Angelo Costacurta
Libro: Libro in brossura
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2022
pagine: 144
Parlare dei vitigni / vini proibiti o ribelli significa ritornare indietro di circa 170 anni per capire il perché della loro storia, nata per le necessità emerse nei principali Paesi viticoli dell'Europa. Si trattava infatti di porre rimedio a una serie di situazioni fitosanitarie succedutesi, una dopo l'altra, per cause pressoché accidentali. Un tuffo nel passato che ci obbliga a rileggere indagini e studi biologici ed epidemiologici su tre avversità parassitarie della vite per cercare di capire la situazione sorta in Europa a partire dalla metà dell'Ottocento con l'arrivo dell'oidio, della fillossera e della peronospora. Tre avversità che, da quel momento, hanno cambiato, la millenaria storia vitivinicola mondiale. Il titolo dato a questo volume attrae il lettore verso la scoperta del mistero che si nasconde dietro il termine "proibito"...
Primitivo. Il vino dei due mondi
Antonio Calò, Angelo Costacurta
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2022
pagine: 144
Armonia, ordine, bellezza del paesaggio, qualità del vino, che nel caso del Primitivo si aggiungono ad un termine irrinunciabile: tradizione. Se il vino nasce dalla composizione delle vigne, dobbiamo considerare che i cambiamenti nell'ambito produttivo viticolo sono per natura lenti, legati al fatto che trentennale è la normale vita di un impianto. I trent'anni poi sono il seguito della tradizione mitigata da ponderata innovazione. Chi scelse il nome del Primitivo? La memoria, che è storia ed è anche leggenda, ci racconta di un religioso, appassionato di botanica, don Francesco Filippo Indellicati, di Gioia del Colle, la città pugliese a metà strada dallo Jonio all'Adriatico. Sul finire del Settecento individuò il vitigno, oggetto di scambio con la costa orientale adriatica, confacente alla sua idea di rinnovamento viticolo. Un vitigno che fruttificava presto, primo a maturare. Nel 2000 Antonio Calò individuò il felice futuro del Primitivo, qualità emergente fra i rossi, accanto al Negroamaro, al Nero d'Avola e a pochi altri. Aveva ragione. (S.T.)
Boschèra. Dai vini selvatici al nobile Torchiato del Cansiglio
Angelo Costacurta, Enzo Michelet
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2021
pagine: 144
"Lungo il corso della Livenza in direzione di Venezia, volgendosi verso oriente e verso mezzogiorno, il Cenedese gode della esposizione continua al sole ed alla brezza che le viene dal mare, ha in ogni parte poderi coltivati e vigneti [...] hanno ricevuto dalla natura il dono prezioso di produrre ottime uve e vini generosi": così scriveva Andrea Bacci nel '500. Qui, alle pendici del Cansiglio, da tempi antichissimi si produceva un vino dalle uve selvatiche cresciute spontanee arrampicate sugli alberi e gradatamente domesticate. Nei secoli, nonostante guerre, invasioni, dominazioni, epidemie, quell'antico patrimonio genetico non è andato completamente perduto, si è anzi arricchito di nuovi genotipi dalle potenzialità latenti portati da altri popoli. Quando, finalmente, poco più di due secoli fa, i viticoltori hanno preso piena coscienza dell'importanza delle varietà, i diversi genotipi hanno acquisito un nome (Boschèra, Verdiso, Bianchetta...) e dato origine a prodotti particolari e prestigiosi come il Torchiato di Fregona.
Custoza. Il vino del Garda per il riscatto dalle sconfitte risorgimentali
Giovanni Boranga, Angelo Costacurta, Sergio Tazzer
Libro: Libro in brossura
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2021
pagine: 112
«Finalmente una vittoria!» è il felice slogan, arguto ed elegante, con cui lo scrittore Cesare Marchi ha salutato il Bianco di Custoza DOC. La vittoria è il vino prodotto negli anni '60 dalla Cantina Sociale di Custoza con un nuovo, innovativo processo di vinificazione. Leggiadro per i riflessi paglierino-dorati dei suoi colori. Profumato, piacevolissimo, fresco e beverino, inebriante per le tante, armoniose coloriture organolettiche. Un riscatto per le vicende storiche accadute su quelle terre, oggi coltivate a vigneto, dove si sono consumate le due cocenti sconfitte del 1848 e del 1866.
Malvasia. Il vino prezioso d'Oriente che Venezia rese nobile nel Mediterraneo
Angelo Costacurta, Sergio Tazzer
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2020
pagine: 128
La Malvasia non sta ad indicare un unico vitigno; ci sono diverse produzioni che all'interno del loro nome contengono "Malvasia" e tra queste varietà non vi è uniformità morfologica. La gran parte delle Malvasie sono uve bianche, ma esistono varietà nere, rosa, grigie, neutre e aromatiche. Fonti storiche attendibili sostengono che il nome "Malvasia" debba prendere in considerazione tanto i fattori storici quanto quelli sociologici. Ai mercanti veneziani va riconosciuto il merito di aver introdotto le Malvasie nelle regioni adriatiche e mediterranee.
Marsala. Il vino di Garibaldi che piaceva agli inglesi
Angelo Costacurta, Sergio Tazzer
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2019
pagine: 111
Prima dell'avvento su scala globale dello Spritz, cui auguriamo lunga vita, la richiesta al bancone del bae era molto varia: dal Rosso Antico al Petrus, dalla china al punch (in periodo freddo), dal sabaudo vermut al nazional-popolare Marsala, declinato solitamente femminile: «una Marsala», o anche «una Marsaletta». Sui basti dei muli i barilotti di Marsala raggiungevano dal maggio 1915 al novembre 1918 i nostri soldati in trincea, ma proprio in quel periodo contro la nobiltà del Marsala cospirarono i predoni che iniziarono a demolirne la reputazione. Se Mussolini non avesse fermato ogni inchiesta sugli illeciti arricchimenti e sulle fraudolente forniture alla sussistenza militare, forse la storia del Marsala sarebbe stata diversa, sicuramente all'altezza degli eventi risorgimentali che ne avevano ammantato d'onore e di gloria il nome, grazie a uno del quale non si poteva «parlar male»: Garibaldi. Presentazione di Antonio Calò.
Sulle rotte delle malvasie
Angelo Costacurta, Sergio Tazzer
Libro: Copertina morbida
editore: Kellermann Editore
anno edizione: 2018
pagine: 79
Venezia è magica nel commercio e impone un vino sfarzoso, la Malvasia, scoperto nel Peloponneso. Vino ultramarino, o anche vino navigato: approdato sui masegni marciani già è costoso. La Serenissima lo fa diventare prezioso. Un vino nato in terra greca e diffuso nei secoli nel bacino del Mediterraneo ad opera dei Veneziani. Presentazione di Antonio Calò.