Libri di Angelo Grillo
La lumaca e il pavone. La fatica di crescere e il narcisismo
Angelo Grillo
Libro: Libro in brossura
editore: Alzani
anno edizione: 2011
pagine: 244
Lambaranè è lontana
Angelo Grillo
Libro: Libro in brossura
editore: Alzani
anno edizione: 2009
pagine: 192
Le mani al cielo. Si può arrivare alla fede attraverso l'Apocalisse
Angelo Grillo
Libro: Libro in brossura
editore: Alzani
anno edizione: 2008
pagine: 296
Cento vite. Dalla maggiore età all'età maggiore
Angelo Grillo
Libro: Libro in brossura
editore: Alzani
anno edizione: 2008
pagine: 144
Nei labirinti del pensiero. Volume Vol. 1
Angelo Grillo
Libro: Libro in brossura
editore: Alzani
anno edizione: 2007
pagine: 184
Nei labirinti del pensiero. Volume Vol. 2
Angelo Grillo
Libro: Libro in brossura
editore: Alzani
anno edizione: 2007
pagine: 280
Ipnoanalisi dei sogni. Realtà e dimensione onirica in terapia
Angelo Grillo
Libro: Libro in brossura
editore: Alzani
anno edizione: 2006
pagine: 216
La malattia del tempo. Il vissuto del tempo in psicopatologia
Angelo Grillo
Libro: Libro in brossura
editore: Alzani
anno edizione: 2004
pagine: 170
Pietosi affetti
Angelo Grillo
Libro: Copertina morbida
editore: Argo
anno edizione: 2013
pagine: 699
Quando uscirono nel 1629 i "Pietosi affetti" di Angelo Grillo avevano già alle spalle una lunga tradizione, di stampe ed edizioni, che saldava la stagione tassiana, con le sue ultime illuminazioni spirituali, al profondo Seicento e alla radicalizzazione della poesia religiosa come poesia alta e corroborata da un'attenzione alle dinamiche affettive e passionali di forte suggestione. L'esperienza dei sensi applicata alla visione spirituale del corpo di Cristo sofferente consente di leggere a più livelli gli oltre mille componimenti dell'opera: la sovrapposizione del linguaggio spirituale e amoroso, la diversificazione delle strategie metriche, la strutturazione interna del macrotesto pongono i "Pietosi affetti" al centro del percorso multiforme della lirica secentesca, sacra e profana, in dialogo costante con i maggiori autori del tempo (Tasso, Guarini, Marino) e della tradizione (Petrarca). I continui riferimenti all'iconografia, ai pittori coevi, ma anche alla musica e alla trattatistica spirituale, oltre che alla predicazione, confermano la centralità dell'opera, che non a caso sfocia nel pieno della stagione del classicismo nella Roma di Urbano VIII. L'attraversamento di questo vero oceano di versi rende possibile oggi una lettura più completa del primo tempo della letteratura secentesca italiana, tempo dedicato alla novitas e alla discontinuità, più di quanto si pensi normalmente.