Libri di Antonio Bini
Il sentiero del ritorno
Antonio Bini
Libro: Libro in brossura
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2025
pagine: 128
Nel cuore delle Alpi, tra Carnia, Carinzia e Friuli, due ragazzi crescono come fratelli, uniti da un legame più forte dei confini: Rolf, italiano di nascita ma immerso nella cultura austriaca, e Arnold, figlio della Carinzia, amante delle montagne e delle sfide. Insieme scalano vette, esplorano boschi e sognano un futuro senza barriere. Ma il mondo attorno a loro sta cambiando: i fragili equilibri tra l’Italia e l’Impero Austro-Ungarico vacillano, e il vento della guerra inizia a soffiare impetuoso. L’attentato di Sarajevo e la Prima guerra mondiale travolgono ogni certezza. Arnold viene richiamato al fronte, Rolf vede la sua terra trasformarsi in un campo di battaglia. Le montagne, un tempo rifugio sicuro, diventano il teatro di una guerra spietata, fatta di trincee, assalti e distruzione. I due amici si ritrovano su fronti opposti, costretti a scegliere tra lealtà, dovere e coscienza, mentre il sogno di un’Europa unita si sgretola sotto il peso del nazionalismo e dell’odio. Attraverso una narrazione intensa e suggestiva, Il sentiero del ritorno racconta la tragedia di una generazione spezzata, il dramma delle terre di confine e la lotta interiore di chi, tra guerre e identità in conflitto, cerca un significato più profondo al proprio destino. È la storia di un’amicizia che sfida il tempo e la Storia, di un amore che resiste oltre la guerra, e di un ritorno che forse non sarà mai più possibile.
Heinrich Pfeiffer. Lo studioso che identificò la Veronica nel Volto Santo
Antonio Bini
Libro
editore: Teaternum
anno edizione: 2024
pagine: 92
Negli anni del sole e della luce. Kristian Zahrtmann e la scuola dei pittori scandinavi a Civita d'Antino. Zahrtmann's school in Civita d'Antino
Antonio Bini
Libro: Copertina morbida
editore: Menabò
anno edizione: 2021
pagine: 152
Alla fine dell'Ottocento, sulla scia del Grand Tour, Kristian Zahrtmann si era avventurato nell'Italia meno conosciuta, in Abruzzo, giungendo in un piccolo paese sulle montagne, Civita D'Antino, che divenne sede estiva della sua scuola d'arte. Dal rapporto di amicizia tra il maestro danese e la popolazione nacque una intensa stagione creativa che influenzò l'arte scandinava, culminando in una mostra che si tenne presso il Kunstforeningen a Copenahgen nel 1908. Il libro apre una finestra su quella stagione, attraverso testimonianze, immagini, documenti e riflessioni, tra passato e presente, per rompere il secolare oblio che avvolge Civita D'Antino dopo il terremoto del 1915.
Zampognari. Mito dell'Abruzzo pastorale
Antonio Bini
Libro: Copertina morbida
editore: Menabò
anno edizione: 2020
pagine: 156
La memoria perduta degli zampognari abruzzesi, un tempo molto numerosi quando era prossimo il Natale, viene ricostruita attraverso un'attenta ricerca tra le fonti letterarie e iconografiche italiane ed europee. I viaggiatori stranieri in Italia, sulla spinta del romanticismo ottocentesco, furono particolarmente attratti da questi singolari musicisti, dalle loro melodie, dai loro costumi e da un certo senso di mistero che accompagnava il loro arrivo e la successiva scomparsa. Il Grand Tour esaltò gli zampognari che ispirarono letterati, poeti, artisti e musicisti ed è quasi solo grazie a loro che è possibile avere testimonianze della presenza dei pifferari, come li chiamavano, accomunando i suonatori di zampogna e ciaramella. Ma le tracce più diffuse e presenti anche nella società di oggi rivivono in tante composizioni di musicisti che nel corso dei secoli trassero da loro ispirazione.
Confini incerti
Antonio Bini
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2019
pagine: 48
Protagonista della silloge è la felicità, che appare e scompare fra le righe, manifestandosi ogni volta in forme singolari, come un istrione che calca la scena indossando le maschere più improbabili. Una figura che non ha nulla di estremo, poiché non ha una vita propria, ma sboccia o si secca, si presenta o si dilegua, in relazione a chi di volta in volta, la nutre, la ospita o la trascura. Nel suo peregrinare non ha una meta, né uno scopo propri, non appartiene a nessuno e non si concede a chi l'ama ma solo a chi si lascia amare. Così, quando ai più sembra scomparsa o addirittura inutile, a coloro che sanno riconoscerla appare come chi ha già svolto il proprio compito ed è pronto ad altre sfide. La felicità corre continuamente da un confine all'altro suggerendo a tutti la stessa domanda: confine, cosa c'è di là che non ci sia di qua?
Fuori di me
Antonio Bini
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 112
Una silloge garbata e intensa, di ingannevole semplicità. Esperienze, ricordi, paesaggi trascendono il vissuto individuale per assumere un respiro più ampio e sottolineare il ruolo del non detto, delle pause, del silenzio. Dove (ri)trovare sé stessi e gli altri. Da una posizione quasi defilata, il Poeta emerge dall'incertezza del presente e si riappropria in un moto, dal sapore epifanico, della realtà effettuale in cui principi e valori acquistano un significato originario. Nella ricerca di nuovi equilibri, destabilizza il certo per l'incerto. Versi liberi resi in un linguaggio di pacata armonia. Voce originale, che ingloba e scavalca esperienze poetiche contemporanee.
Diario di uno sbarbatello
Antonio Bini
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2015
pagine: 248
Lucca. Anni Settanta. Il piccolo Acquacheta dopo aver conseguito la Licenza Media abbandona, per necessità, gli studi e si inserisce nel mondo del lavoro. Ciò lo porta a contatto con la realtà cittadina, tanto diversa dalla tranquilla routine del borgo in cui è cresciuto. È ormai uno sbarbatello eppure continua a guardare al mondo, soprattutto degli adulti, con quella ingenua e spontanea curiosità che lo ha caratterizzato da sempre, convinto che si possa imparare a diventare grandi semplicemente osservando e ricopiando il comportamento degli altri. Sordo ai consigli, alle raccomandazioni dei genitori ha in sé il piglio proprio degli adolescenti. Solitario ma capace di adattarsi con facilità a stare in compagnia, soffre la distanza vera o presunta dai suoi coetanei che affrontano esperienze che a lui, giovane operaio, sono precluse. Altruista, generoso, sempre pronto a dare una mano. Il sorriso sulle labbra. Anche quando non è facile. Una bicicletta rossa regalatagli dal padre sarà il suo biglietto per affrontare la città e imparare non solo a conoscerla ma soprattutto ad amarla. Esperienza dopo esperienza, gaffe dopo gaffe, innamoramento dopo innamoramento, Antonio, non più Acquacheta, si lascia travolgere dalla vita e dai momenti belli che essa riserva.
Il torrente della vita
Antonio Bini
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2014
pagine: 88
La poesia di Antonio Bini è un confluire caleidoscopico di sensazioni e sentimenti, un percorso originale di ascolto interiore che si appropria dell'occasione esterna per interrogarsi e aprirsi alla conoscenza pura di sé e dell'altro. Le parole semplici e dirette, senza orpelli o inutili complicazioni sintattiche, vanno immediatamente a segno, esatte e cristalline fino a farsi talvolta stoccata ironica. Antonio Bini si tuffa con slancio nell'esistenza. Non c'è rassegnazione nell'ineluttabile sofferenza del quotidiano, piuttosto l'invito a proseguire nonostante il dolore perché vale sempre la pena di aspettare il sorgere di un nuovo sole. La serenità è un'araba fenice di insospettabile potenza, è un vociare allegro di parole sconosciute sogni e malinconia fra castelli di sabbia. Un'ombra di melanconica tristezza vela le sue sensazioni quasi a testimoniare un connubio tra dolore e speranza, un connubio sempre in bilico perché non si vive in superficie, si vive scavando nel profondo della propria anima abbracciando le opportunità, le occasioni mancate.
Li chiamavano pifferari. Zampognari mito dell'Abruzzo pastorale
Antonio Bini
Libro: Libro in brossura
editore: Menabò
anno edizione: 2013
pagine: 150
Stendhal, Dickens, Goethe, Berlioz, Lear, Gregorovius e molti altri protagonisti conosciuti e meno noti del Grand Tour in Italia si occuparono frequentemente degli zampognari abruzzesi, che con il loro repertorio nei secoli scorsi ispirarono diversi musicisti e compositori. Lo studio ricostruisce la loro presenza in Europa nel '700 e '800, attraverso testimonianze, numerose immagini, e interessanti trascrizioni della loro musica, recuperata grazie ad alcuni viaggiatori stranieri. Tra i documenti più interessanti compresi nell'appendice musicale si segnala la settecentesca "Pastorale suonata dei pifferari abruzzesi a Roma sotto le feste di Natale" di G. Perderak. Completano il libro due brevi racconti di anonimi avventurosi inglesi del 1833 e la reale storia della famiglia dei Musichini di Castellafiume, ultimi zampognari, attivi fino agli anni '80.
Acquacheta
Antonio Bini
Libro
editore: Giovane Holden Edizioni
anno edizione: 2012
pagine: 184
Sui pendii montani a metà strada tra il mare e il cielo, laddove la vita è più dura e la tempra degli uomini più tenace, un bambino si affaccia alla vita e muove i suoi primi passi in un mondo sospeso tra passato e futuro. Sono gli anni Sessanta e anche lassù, tra le rare case sparse attorno a Pescaglia, nella rigogliosa montagna lucchese, giungono le prime avvisaglie di un "progresso" che scompiglierà presto l'atavico equilibrio tra uomo e natura. Antichi gesti osservati con stupore alle soglie dell'infanzia scompaiono con l'arrivo dell'adolescenza e il piccolo Acquacheta, spinto da irrefrenabile curiosità, vive ogni avventura con la sana incoscienza della tenera età, sempre alla ricerca dell'esperienza che faccia diventare grandi. Quel soprannome mette subito in guardia sulla sua carica travolgente: all'apparenza tranquillo e riflessivo, mostrerà ostinazione e coraggio da vendere non appena la "buriana" gonfierà le sue acque. Gli argini più duri da abbattere saranno la povertà di quei luoghi e la continua necessità di manodopera nei campi, ma il suo spiccato senso del dovere farà di lui un piccolo uomo capace di gioire e divertirsi persino nel duro "gioco" del lavoro.
Anders Trulson è qui. Breve storia del pittore svedese rimasto per sempre tra le montagne abruzzesi. Ediz. italiana e inglese
Antonio Bini, Sergio Bini
Libro: Libro in brossura
editore: Menabò
anno edizione: 2011
pagine: 128
Anders Trulson, un giovane pittore svedese, già affermato nel suo paese, scende per la seconda volta in Italia nel maggio 1911 e si stabilisce a Civita d'Antino, in Abruzzo, per frequentare il famoso cenacolo scandinavo di K. Zahrtmann. Continua a studiare e lavorare fino alla morte che lo coglie pochi mesi dopo. La ricerca della sua tomba ha portato a scoprire il cimitero abbandonato del paese, un'opera assai singolare, forse unica, nella storia dell'architettura cimiteriale.