Libri di Aulo Gellio
Le notti attiche. Testo latino a fronte
Aulo Gellio
Libro: Libro in brossura
editore: UTET
anno edizione: 2017
pagine: 1497
Nella prefazione alla sua unica opera, “Le notti attiche”, Aulo Gellio ricorda di aver cominciato a stendere i venti libri che la compongono durante le fredde nottate trascorse in Attica negli anni di gioventù, quando, per completare la sua formazione, passeggiava per la città di Atene con gli intellettuali e i letterati più famosi della sua epoca. Di quell'epoca Gellio finirà per diventare quasi la voce emblematica e disincarnata, tanto che non ne saranno ricordati nemmeno i dati biografici, come l'anno di nascita, quello di morte o il luogo di provenienza. Onnivoro reporter di un universo libresco, compulsivo annotatore di cose dette o sentite, di fatti o citazioni, Gellio convoglia nelle “Notti attiche” un ventaglio enciclopedico di discipline, restituendo così l'immagine vivace di una stagione di straordinaria ricchezza culturale. Si tratta di una miscellanea erudita, uno zibaldone curioso, un'opera frammentaria e aneddotica dove trovano posto gli argomenti più disparati: dalla filologia alla mantica, dalla gastronomia all'enigmistica, dalla grammatica all'astrologia, dalla medicina alla musica. Scritte con uno stile limpido e curato, “Le notti attiche” sono una vera dispensa di nozioni culturali, un compendio del sapere umano nel II secolo d.C., una miniera di informazioni e citazioni che, a dispetto della scarsa fortuna che toccherà alla memoria del suo autore, continuerà a essere ampiamente saccheggiata nei secoli a venire.
Notti attiche. Testo latino a fronte
Aulo Gellio
Libro
editore: Rizzoli
anno edizione: 1992
pagine: 1498
Vissuto nel II secolo d.C., Aulo Gellio fu un tipico esponente dell'ambiente intellettuale dell'epoca, tutto percorso da un grande movimento di stampo arcaicizzante. Lettore appassionato, privo di vedute originali, ma devoto allo studio, Gellio fu soprattutto un infaticabile compilatore di appunti: il suo impegno stava nell'annotare con meticolosa costanza tutto ciò che delle cose dette o sentite gli pareva degno di interesse. Frutto delle sue fatiche sono i venti libri delle "Notti attiche" che si configurano come un immenso archivio della memoria antica, deposito di un sapere enciclopedico e asistematico, che ha come tenue elemento unificante l'interesse per il lessico e la cultura arcaica latina.