Libri di Barbara Farci Delpero

Certe persone sono maledette e vengono rincorse costantemente da un destino immeritato. Lo sa bene Sara, donna sarda e testarda, impavida e insoddisfatta, che dopo le sue cinquanta primavere, si vede costretta a fare i conti con la vita che inesorabilmente le scorre come sabbia fina tra le dita. Vive la sua esistenza in una terra meravigliosa quale è il Trentino, ma si ritrova a combattere con rimembranze dolorose e una ridda di sensi di colpa, veri o presunti, che la sua mente elabora quotidianamente. Al centro dei pensieri la sua famiglia, i Salis-Serpau, immersa in una Sardegna ancora arcaica, precisamente in un triangolino di terra nella parte Sud orientale dell’isola. Questa sua famiglia d’origine, umile e dedita esclusivamente alla pastorizia, costituita dai due capisaldi, i nonni Giuseppina (Giusy) e Nicola (Nico) stoici e infaticabili, vive in un territorio magico ma allo stesso tempo refrattario all’evoluzione in un’Italia che si evolve a ritmo vertiginoso, grazie al boom economico del secondo dopoguerra...

Questo è un "libricino o libercolo" come amo definirlo, perché lo possono leggere tutti soprattutto coloro che odiano i tomi... È veloce, è un libercolo da bere tra un caffè e una birra, se lo troverete brutto lo porterete in bagno con voi, vi stimolerà la minzione (mi viene in mente la nostra Sabrina Ferilli con Maria de Filippi a disquisire su tale termine, che esilarante siparietto!) o di sicuro favorirà la peristalsi intestinale e vi permetterà una dolce evacuazione. È per coloro che leggono solo i messaggi dei cellulari, o quasi, non vi annoierà e probabilmente vi indurrà all'esplorazione dei paesaggi da me descritti!!! È un mosaico di storie di donne di mia conoscenza che mi hanno ispirata, questa "scrittura leggera" mi ha permesso di non impazzire nella mia quarantena di povera "appestata da covid"… Tra gli abeti pesanti di neve fresca sulle cime trentine o lungo la battigia sarda in balia del maestrale, dentro gli abissi profondi dell'animo umano, l'autrice ci accompagna in questo viaggio salvifico dai contorni inaspettati. "Aspettando l'ineluttabile vi porto tutti conficcati nel cuore come dardi infuocati d'amore".

In questo racconto, prosecuzione di "Olga e la sua compagnia", Emma si trova al centro di vicende che si snodano tra le magiche terre Trentino-Sarde. Una storia in itinere, travagliata, tra amori e dissapori, che si dipana tra cielo e terra con in mezzo il mare della Sardegna; ci sono assenze che pesano come macigni, vuoti mai colmati. L'adolescente Emma si ammala di una malattia cronica, il diabete, che gestisce anche grazie a nonna Olga; dopo lo sbalordimento e l'affaticamento iniziale Emma impara ad allearsi con il diabete e lo fa diventare il suo compagno di viaggio, assieme all'amore di Giorgio e della sua bimba cercherà di andare avanti tra alti e bassi. Purtroppo però, nel corso degli anni Emma si ammala soprattutto nell'animo... e quindi l'epilogo sarà inevitabile.