Libri di Blando Palmieri
Ci chiedono di confermare la nostra umanità
Blando Palmieri
Libro
editore: Ensemble
anno edizione: 2025
pagine: 164
Emigrazione, evangelizzazione e risorgimento. La Chiesa valdese di Borrello e dei paesi dell'Alto Sangro dell'Abruzzo
Blando Palmieri
Libro: Libro in brossura
editore: Aracne (Genzano di Roma)
anno edizione: 2023
pagine: 312
Il presente volume ricostruisce il rapporto che si è prodotto, negli ultimi anni dell'800 e il primo '900, tra l'emigrazione degli abitanti dei paesi dell'Alto Sangro dell'Abruzzo verso gli Stati Uniti d'America e verso l'Argentina, l'evangelizzazione promossa dalla Chiesa Valdese, nel Mezzogiorno, dopo l'Unità d'Italia, rafforzata dal riconoscimento ottenuto dallo Statuto albertino e "influenzata" dal Risveglio ginevrino e la cultura Risorgimentale. La scelta dell'autore di ripercorrere "dall'interno", attraverso le voci dei protagonisti, la vicenda storica di queste Chiese, permette di conoscere alcuni aspetti nodali del processo di evangelizzazione nel periodo post risorgimentale e nelle vicende politiche che si sono succedute, in particolar modo in quella del fascismo, tra cui il contrasto tra "adesione religiosa" e "adesione per fede" che ha caratterizzato l'atteggiamento delle classi progressiste verso la Chiesa valdese in un'area geografica situata lontano dall'area di maggiore impegno della Chiesa valdese. Risulta così che le Chiese dell'Alto Sangro evocate nel libro e le vicende che hanno permesso loro di svolgere un ruolo di rinnovamento religioso e civile nelle comunità locali, non appartengono a una "storia locale", ma a una "storia più ampia": quella che, nel corso delle trasformazioni dell'Italia dopo l'Unità, porterà, sul terreno religioso, al processo ecumenico e, su quello civile, alla democrazia.
Le vie di uscita non sono indicate
Blando Palmieri
Libro: Copertina morbida
editore: ilmiolibro self publishing
anno edizione: 2014
pagine: 144
"Dalla lettura delle poesie presentate in questa raccolta, emerge la percezione di seguire 'un percorso attraverso i cambiamenti che stiamo vivendo'. Tra questi c'è l'ambiguità che ha contaminato il linguaggio; il potere che opera attraverso automatismi perversi; i diritti sempre più in forse. Temi che si richiamano a quelli di una poesia 'civile' e che invitano ad un nuovo rapporto con la natura, che non è nemica, e con la vita, che va difesa in un dialogo guidato dall'amore per l'uomo".
Preludio alla Costituente
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2021
pagine: 604
Luigi Russo, in occasione della commemorazione di Antonio Gramsci a dieci anni dalla sua scomparsa, lamentava come la sua generazione fosse stata tormentata e mutilata quale altra mai. «Falcidiata dalla prima guerra mondiale e poi resa più sottile o captata e svuotata dalla corruzione di un regime dispotico, o vessata e stroncata e dispersa dalle carceri, dall’esilio, dalle malattie e dalle morti; sicché la sorte di essa, assai grave, pesa non soltanto su di noi che ne fummo per ragioni cronologiche partecipi, ma su tutta la vita intellettuale e politica del paese». Si riferiva a Giovanni Amendola, Piero Gobetti, Carlo e Nello Rosselli, Giacomo Matteotti, lo stesso Gramsci, ma anche ai tanti meno noti che dettero un contributo eroico, sacrifico, accomunati dalla stessa battaglia antifascista. Rappresentarono un discorso che poi riaffiorò come un fiume carsico confluendo nel dialogo interpartitico della Costituente. Furono i maestri e i compagni di coloro che poi cooperarono alla Carta costituzionale. Ricordare il loro contributo morale non significa solo comprendere meglio il "Preludio alla Costituente", ma anche arricchire le generazioni successive.
Preludio alla Costituente
Libro: Libro in brossura
editore: Castelvecchi
anno edizione: 2019
pagine: 534
Luigi Russo, in occasione della commemorazione di Antonio Gramsci a dieci anni dalla sua scomparsa, lamentava come la sua generazione fosse stata tormentata e mutilata quale altra mai. «Falcidiata dalla prima guerra mondiale e poi resa più sottile o captata e svuotata dalla corruzione di un regime dispotico, o vessata e stroncata e dispersa dalle carceri, dall’esilio, dalle malattie e dalle morti; sicché la sorte di essa, assai grave, pesa non soltanto su di noi che ne fummo per ragioni cronologiche partecipi, ma su tutta la vita intellettuale e politica del paese». Si riferiva a Giovanni Amendola, Piero Gobetti, Carlo e Nello Rosselli, Giacomo Matteotti, lo stesso Gramsci, ma anche ai tanti meno noti che dettero un contributo eroico, sacrifico, accomunati dalla stessa battaglia antifascista. Rappresentarono un discorso che poi riaffiorò come un fiume carsico confluendo nel dialogo interpartitico della Costituente. Furono i maestri e i compagni di coloro che poi cooperarono alla Carta costituzionale. Ricordare il loro contributo morale non significa solo comprendere meglio il "Preludio alla Costituente", ma anche arricchire le generazioni successive. Prefazione di Valdo Spini. Postfazione di Giuliano Amato.

