Libri di C. Saletti
La morte negli occhi. Figure dell'altro nell'antica Grecia
Jean-Pierre Vernant
Libro: Libro in brossura
editore: Il Mulino
anno edizione: 2023
pagine: 120
A partire dalle opere di Omero, Esiodo, Erodoto, Callimaco, il libro rintraccia nella cultura greca la costante di un'opposizione tra Altro e Identico, civiltà e selvatichezza, ideale apollineo e frenesia dionisiaca. Una eterna oscillazione a cui presiedono tre divinità: Dioniso, Artemide e Medusa. Dioniso, dio del teatro, porta nel quotidiano l'ebbrezza e il delirio; Artemide, dea della caccia e delle zone di confine tra umano e ferino, tra adolescenza ed età adulta, assolve una funzione di mediatrice nella sua veste di dea dell'ospitalità. Medusa infine, con la sua maschera orrida e grottesca, è figura del disordine cosmico, dell'indicibile. Un classico degli studi sulla mitologia greca, che viene qui introdotto dalle belle pagine di Silvia Romani.
Storia greca. Volume Vol. 2
Hermann Bengtson
Libro
editore: Il Mulino
anno edizione: 1989
pagine: 454
Mito, riti e potere in Cisalpina
Libro
editore: All'Insegna del Giglio
anno edizione: 2002
pagine: 152
I fantasmi della storia. Il passato europeo e le trappole della memoria
Régine Robin
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2005
pagine: 175
A partire dagli ultimi anni del secolo scorso, le società occidentali si sono riempite del loro passato e i cittadini sono stati investiti dal vortice dei discorsi pubblici sulla memoria. Ma se le società non possono vivere senza memoria, componente essenziale nella costruzione dell'identità, nondimeno è necessario domandarsi cosa significhi ricordare, oggi e nelle moderne democrazie di massa, e quali siano le insidie di una memoria che si va saturando. Sono queste le tematiche che il libro affronta, soffermandosi essenzialmente sull'esempio della Germania, il paese che forse più di ogni altro in Europa ha vissuto nell'ultimo secolo gli eccessi della storia.
Il racconto della catastrofe. Il cinema di fronte ad Auschwitz
Libro
editore: Cierre edizioni
anno edizione: 2008
pagine: 128
Fine terra. Benjamin a Portbou
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2010
pagine: 168
Agli inizi dell'autunno del 1940, il quarantottenne Walter Benjamin attraversa la sua ultima frontiera. Nel marzo del 1933, abbandonata una Berlino ormai avvolta da un'aria "assai poco respirabile", raggiunge Parigi, trovandovi un temporaneo rifugio, che nel giugno del Quaranta dovrà però abbandonare in seguito all'occupazione tedesca. Sottoponendosi a uno sforzo che per lui, sofferente di cuore, sarebbe potuto risultare fatale, il 25 settembre varcò clandestinamente il confine franco-spagnolo, seguendo un estenuante itinerario tra le montagne pirenaiche. In serata, giunto a Portbou, piccolo villaggio catalano, poiché sprovvisto dei documenti necessari per lasciare la Francia, sarebbe dovuto essere immediatamente riaccompagnato al confine. Tuttavia, gli venne concesso di passare la notte in paese. Prese così alloggio in un albergo, ma di lì a qualche ora si tolse la vita. Sulla base di documenti ritrovati nei primi anni Novanta del Novecento e di nuove testimonianze, il libro indaga minuziosamente sulle ultime ore della vita di Walter Benjamin, sul suo decesso e sulla singolare vicenda della sepoltura, presentando evidenze documentali, congetture e dubbi ancora irrisolti. Ma esso vuole essere anche una guida per chi, avendo scelto di recarsi in quel villaggio sulla riva del Mediterraneo, intenda sostare dinnanzi a ciò che, oggi, ricorda l'ultimo passaggio dell'apolide in fuga dall'Europa in fiamme.
Testimoni della catastrofe. Deposizioni di prigionieri del Sonderkommando ebraico di Auschwitz-Birkenau (1945)
Libro: Libro in brossura
editore: Ombre Corte
anno edizione: 2003
pagine: 195
Il Sonderkommando - come era chiamata la squadra speciale addetta alle installazioni - era parte di quella "linea di produzione". Isolati dal resto dei deportati, i prigionieri dei crematori avevano condotto la loro precaria esistenza al cospetto della distruzione della propria gente e di quanti, secondo il criminale disegno coltivato dal nazionalsocialismo, dovevano scomparire. Dei poco più di duemila ebrei che ne avevano fatto parte, un centinaio sopravvisse fortunosamente alla fine del campo. Alcuni di loro ebbero la forza di raccontare al mondo quanto avevano visto e vissuto.