Libri di Carlo Bovolo
Gli Statuti del Comune di Cavallermaggiore del 1324
Libro: Libro rilegato
editore: Fusta Editore
anno edizione: 2025
pagine: 176
Nel 1324, sotto il dominio di Filippo di Acaia, il Comune di Cavallermaggiore emanò i propri statuti comunali che ne sancirono la nascita ufficiale e istituzionale, sebbene subordinato e limitato dal potere del principe. Con questa traduzione, il curatore Carlo Bovolo, intende far conoscere e soffermarsi sulle leggi che 700 anni fa regolavano la vita quotidiana e che ancora oggi in qualche modo sono legate all'attualità di questo piccolo paese della provincia di Cuneo.
I cattolici italiani e la scienza. Il discorso apologetico sulla stampa clericale nell'età del positivismo
Carlo Bovolo
Libro: Libro in brossura
editore: Editrice Bibliografica
anno edizione: 2017
pagine: 144
Nel corso dell'Ottocento la scienza assunse un ruolo imprescindibile nella società e nella cultura italiane: di fronte alle innovazioni tecniche, ai progressi dell'industria, alle nuove teorie, discipline e paradigmi scientifici (dal darwinismo al positivismo, fino alla psichiatria e all'antropologia criminale), i cattolici non poterono ignorare questa centralità, che minacciava il ruolo della dottrina cristiana. Si diffuse così in alcuni settori del movimento cattolico la necessità di costruire una scienza in accordo con la Rivelazione, con l'obiettivo di elaborare strategie apologetiche per appropriarsi di tematiche scientifiche in ottica cristiana, di controbattere alle accuse e alle teorie materialistiche di scienziati laici, di adoperarsi per una divulgazione scientifica in armonia con la fede. La scienza divenne uno degli strumenti al servizio della propaganda cattoliche, usata con forza dalla stampa clericale. Nella scienza, infatti, erano individuate le obiezioni alla teoria di Darwin sull'evoluzione delle specie; la medicina e la fisiologia, nell'incapacità di dimostrare le cause naturali e patologiche di episodi quali estasi, stimmate, guarigioni miracolose, prodigi di reliquie, ne confermavano l'origine divina. Pur criticando il mito del progresso, scoperte e innovazioni tecnologiche erano ricondotte all'interno di un disegno provvidenziale; si rivendicava il contributo di scienziati cattolici ed ecclesiastici e, di conseguenza, la legittimità degli interventi dei cattolici in questioni scientifiche.