Libri di Cesare Coppari
Gubbio genius loci. Ritratti e profili nei secoli
Cesare Coppari
Libro: Libro in brossura
editore: EFG
anno edizione: 2019
pagine: 392
Una città è fatta di edifici, strade, piazze, monumenti incastonati in un territorio. Le pietre di Gubbio sono un immediato rimando alla sua struttura medievale, una delle più belle e preservate d’Italia. Ma una città è fatta soprattutto di persone. Quelle pietre, quelle mura, sono la casa di un popolo nel suo divenire storico. Un popolo con la sua cultura, le sue tradizioni, la sua anima. Un’anima che questo libro tenta di svelare attraverso i profili di donne e uomini, eugubini di nascita e talvolta d’adozione, che nel corso dei secoli hanno interpretato e in qualche modo formato. Ciascuno nel suo campo, ciascuno a suo modo, con la sua intelligenza, la sua creatività. Troviamo il santo e l’artigiano, il campione sportivo e l’imprenditore, il guelfo e il ghibellino, la cortigiana e la benefattrice, il nobile e il borghese… Gubbio diventa così un grande prisma di tante personalità, che insieme rappresentano il tutto. Oltre le pietre, Gubbio emerge nella sua umanità profonda e complessa.
Roberto Ferranti. Dipinti
Libro
editore: EFG
anno edizione: 2018
pagine: 48
"Roberto Ferranti (Gubbio, 1969) è una delle tante persone che nel nostro paese si è guadagnato da vivere facendo altro da ciò per cui ha studiato. Cercheremmo infatti invano, nel suo curriculum vitae, attività capaci di giustificare a pieno la sua iniziale formazione presso quello che fu l'Istituto Statale d'Arte di Gubbio. Una scelta sbagliata, si potrebbe dire. E invece no. Perché in Roberto la passione per l'arte praticata, e non solo fruita, è rimasta sempre viva. A dimostrarlo questa mostra presso la Galleria della Porta di Corso Garibaldi, che rende pubblico il frutto di trent'anni di costante lavoro creativo alle prese con fogli e matite, tele e pennelli, legno e scalpelli e chiodi. In rassegna circa 200 opere tra dipinti e sculture raffiguranti per lo più paesaggi urbani, soggetti e oggetti sacri, ma anche figure umane e animali e manufatti industriali, e dove la tensione per la resa del dato percettivo convive con una volontà espressiva tanto libera quanto consapevole della storia dell'arte, pure contemporanea".