Libri di Chávez Castillo Susana
Prima tempesta. Non una donna di meno, non una morta di più
Chávez Castillo Susana
Libro: Libro in brossura
editore: Sur
anno edizione: 2024
pagine: 140
Tradotte da Concita De Gregorio, le poesie di Susana Chávez Castillo, l’attivista che ha ispirato «Non una di meno». Le cinquantasette poesie di questo piccolo grande libro costituiscono l’intero corpus di una voce poetica destinata a essere ascoltata a lungo. Sono poesie scritte sul corpo; sono poesie sul vivere e sul precipitare, sulla corsa e sulla morte, sulla crescita e sull’amore; e sul disamore. In questi versi, Ciudad Juárez – il luogo in cui Susana Chávez ha vissuto tutta la sua breve vita – non è solo «la città più pericolosa del mondo», come è conosciuta ovunque: qui si può persino sentire il suono dei juke-box che arriva da qualche festa, la musica della radio per le strade, i suoni dei quartieri e della sua gente. E la voce che la descrive è forte anche quando si mostra debole, è cristallina anche quando sembra soffocata. Un libro che è stato pubblicato originariamente negli Stati Uniti dalla casa editrice diretta dal Premio Pulitzer Cristina Rivera Garza e che, nella vibrante traduzione di Concita De Gregorio, pubblichiamo in italiano per i suoi meriti letterari quanto per il suo valore civile.
Primera tormenta. Non una di meno, non una morta in più. Testo spagnolo a fronte
Chávez Castillo Susana
Libro: Libro in brossura
editore: Gwynplaine
anno edizione: 2020
pagine: 124
Per la prima volta in Italia vengono stampate le poesie di Susana Chávez, autrice della frase da cui è stato tratto lo slogan del movimento femminista globale Non una di meno. Dall’Argentina al resto del mondo, le donne si sono unite per porre fine alla strage del femminicidio. In un mondo assalito da un lato dalla spettacolarizzazione della violenza e dall’altro dall’oblio in cui tutto cade dopo pochi giorni nella rete, ricordare Susana è un atto rivoluzionario: con lei la poesia ritrova la sua funzione di avanguardia e ci indica una strada di militanza che insieme dobbiamo percorrere. Postfazione di Silvia Saccoccia e con un saggio di Diana Fernandéz Romero.