Libri di Chiara Tavella
La bella estate
Cesare Pavese
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2023
pagine: 480
È una “tripla testimonianza” quella con cui Pavese si aggiudica il premio Strega nel 1950. Non una trilogia ma – come lui stesso scrive nella “scheda editoriale Einaudi n. 94” del novembre del ’49 – tre opere che hanno in comune un “clima morale” e l’ambientazione cittadina, “per quanto sempre la campagna, la nitida e favolosa campagna […] vi sia presente”. Un “elenco di temi non può render giustizia all’unità e pienezza di ciascuno dei tre romanzi”: se in quello di apertura, La bella estate, l’amore di Ginia per Guido segna la fine delle illusioni della giovinezza, nel Diavolo sulle colline l’iniziazione all’età adulta avviene nel contatto con l’universo corrotto dell’alta borghesia, mentre per Clelia, la trentenne protagonista di Tra donne sole, la cocente delusione verso il mondo borghese, vuoto e incapace di accogliere chi non gli appartiene, trova il suo epilogo in una solitudine carica di tragedia. Tre vicende ispirate a stagioni diverse della vita, dunque, ma in cui rimane costante il motivo della scoperta di sé, vissuta in bilico tra entusiasmo e disillusione.
«con un piede sulle note e l'altro sulle parole».. Sguardi incrociati tra letteratura e musica
Chiara Tavella
Libro
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2023
pagine: 120
Prima che il gallo canti
Cesare Pavese
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2021
pagine: 464
L'orgogliosa solitudine dell'uomo davanti alla vita: è questo il tema di "Prima che il gallo canti", cronaca di un'anima in due romanzi – "Il carcere" (1939) e "La casa in collina" (1948) – legati dalla riflessione sul ruolo dell'intellettuale di fronte alle scelte imposte dal fascismo e dalla guerra civile. Stefano, protagonista del "Carcere", è al confino in un piccolo paese della costa calabra, un mondo antico che lo affascina e insieme gli sfugge. Nella "Casa in collina", Corrado, sfollato da una Torino bombardata, dà una lucida testimonianza dell'Italia all'indomani dell'8 settembre, consapevole che la guerra è persa ma non finita e che quella che verrà sarà ancora più feroce. Entrambi, come l'autore, si sentono corresponsabili di un 'conflitto' a cui non sono capaci di prendere parte attiva. Ciò che in queste pagine riesce a Pavese è, usando le sue parole, “trovarsi dove cammina la storia”, pur consapevole del rischio di essere “nelle sue grinfie”, perché è impossibile sfiorarla o esserne sfiorati senza compromettersi.
Bibliografia desanctisiana 1965-2020
Lorenzo Resio, Chiara Tavella
Libro: Libro in brossura
editore: Fabrizio Serra Editore
anno edizione: 2020
pagine: 146
Il volume è la conclusione di una ricerca che il Comitato nazionale per le Celebrazioni del Bicentenario della nascita di Francesco De Sanctis (1817-2017) promosse, su suggerimento del presidente del Comitato scientifico, Toni Iermano, con l’obiettivo di integrare e completare la Rassegna bibliografica degli studi desanctisiani, avviata da Benedetto Croce nel 1917 e proseguita da Emilio Pesce per gli anni 1934-1965, per offrire un panorama completo degli studi sul grande critico e politico irpino. La Bibliografia che qui si presenta può aiutare il lettore a comprendere meglio il realismo desanctisiano, intessuto di idealità e di virtù civili, e in essa è anche implicito il monito che l’eredità dei grandi protagonisti della storia non deve mai essere dispersa, perché è sulla memoria che si costruisce la civiltà dei popoli. Prefazione di Gerardo Bianco.
Confessions (1801-1813)
Santorre Di Santa Rosa
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2020
pagine: 692
'Come ha osservato Marziano Guglielminetti, esistono «differenti modi di fare dell’io l’oggetto dello scrivere», di dare al sé uno spazio per raccontarsi e per tracciare con la penna la percezione del proprio vissuto. Il patriota piemontese Santorre di Santa Rosa (1783-1825) ha sperimentato, come forse pochi altri, quasi tutte le modalità della scrittura in prima persona: dai diari agli zibaldoni letterari, dall’autobiografia alle note di viaggio, dai ricordi vergati velocemente su quaderni di recupero alle lettere in cui racconta di sé ai famigliari e agli amici. Tuttavia i risultati più convincenti sono senza dubbio raggiunti attraverso la forma-diario. È infatti alle Confessions, iniziate in francese e proseguite con un secondo ciclo, ancora inedito, in italiano, che Santa Rosa affida, per quasi vent’anni, la «dolce e fedele immagine» di sé , dall’adolescenza all’alba della militanza politica che precede il suo impegno nei moti rivoluzionari. Questi journaux intimes, finora mai pubblicati integralmente e poco conosciuti nel panorama delle scritture dell’io (...)'.
La militanza della critica da Francesco De Sanctis alla contemporaneità
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2019
pagine: 252
"È ancora possibile oggi impiegare la categoria della militanza per la critica letteraria o bisogna limitarsi a intenderla come mero esercizio esegetico? Per cercare di rispondere a questa domanda i saggi qui raccolti rileggono posizioni e opinioni di critici dalla fine dell’Ottocento al pieno Novecento e propongono una riflessione collettiva, durata quasi due anni, che ha preso l’avvio con il convegno internazionale La militanza della critica da Francesco De Sanctis alla contemporaneità (Torino, 26-27 settembre 2017). Da queste pagine emergono il valore civile che frequentemente la parola “critica” assume per i lettori coevi e la modernità di alcune interpretazioni dalle quali, ancora oggi, è indispensabile partire per confrontarsi con gli autori più significativi della nostra storia letteraria."
Un amore senza parole
Didier Blonde
Libro: Libro in brossura
editore: Federico Tozzi ed. in Saluzzo
anno edizione: 2018
Realizzare un’inchiesta sotto cui nascondere l’autopsia di un amore: è per questa ragione che Didier Blonde ci riporta indietro nel tempo, in un mondo dimenticato che sa di cartolina sbiadita, dove i protagonisti, ritratti in gesti cristallizzati, non possono più parlare. Non ci sono più voci a testimoniare la struggente passione di un ragazzo per una diva del cinema muto, né parole a raccontare di come l’ingannevole mezzo cinematografico sappia trasformarsi in sogno fino a confondersi e poi divenire realtà. Restano soltanto i silenzi di un amore impossibile fatto di sguardi e contatti sfiorati. Eppure, non sono le poche prove racimolate in questo percorso a portare alla soluzione del caso, perché, in verità, l’amore di Jean D. per Suzanne Grandais non è che uno schermo con cui raccontare un segreto ancora più grande: il desiderio dell’uomo di poter incontrare il proprio passato, di chiudere gli occhi e rivedere almeno ancora una volta quella persona oramai inafferrabile di cui, proprio come nel cinema muto, si è persa per sempre la voce.

