Libri di Cinzia Arruzza
In difesa delle cause perse. Materiali per la rivoluzione globale
Slavoj Zizek
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2024
pagine: 640
La rivoluzione globale è una causa persa? I valori universali sono reliquie di un'età perduta o di un'epoca superata? Per paura dell'orrore totalitario che abbiamo alle spalle, siamo costretti a rassegnarci a una misera terza via fatta di liberismo in economia e di pura amministrazione dell'esistente in politca? Nella sua opera maggiore degli ultimi anni, che ha acceso feroci controversie nel mondo inglese e ne ha consacrato il successo presso un vasto pubblico, il cecchino filosofico Slavoj Žižek mira all'ideologia regnante, sostenendo che dobbiamo riappropriarci di numerose «cause perse» e cercare un nocciolo di verità nelle politiche totalitarie della modernità. Perché se è vero che i Terrori di Robespierre, di Mao e dei bolscevichi si sono rivelati catastrofici fallimenti, questo giudizio non racconta tuttavia l'intera storia: in ciascuno di essi è presente un'aspirazione di «redenzione», che va del tutto persa nelle società liberaldemocratiche, con il loro (proclamato) rifiuto dell'autoritarismo e la loro (ipocrita) esaltazione di una politica soft, consensuale e decentralizzata. Le ricette? Žižek non lesina massimalismi e ripropone in declinazioni contemporanee ma senza attenuazioni le categorie di giustizia rivoluzionaria e uguaglianza universale. Il risultato è una salutare staffilata d'utopia, un balsamo di rara forza per i nostri giorni angusti e le nostre menti rese asfittiche dal pensiero unico, un libro capace di guardare con occhi nuovi ai più vari fenomeni culturali e politici del mondo d'oggi e di farci «pensare l'impensabile» con strumenti impensati. Un libro che rischia molto, certo, e che sfida la possibilità della disfatta, in nome di quanto scriveva Samuel Beckett in Worstward Ho: «Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio».
Femminismo per il 99%. Un manifesto
Cinzia Arruzza, Tithi Bhattacharya, Nancy Fraser
Libro: Libro in brossura
editore: Laterza
anno edizione: 2022
pagine: 96
Abbiamo bisogno di un femminismo che dia la priorità alle vite delle persone. Davvero la massima realizzazione per le donne è quella di arrivare a occupare posti di potere nelle gerarchie delle grandi aziende capitaliste? È quel che ci dice il femminismo liberale, che aspira a rompere il soffitto di cristallo, mentre non si preoccupa affatto delle esigenze della stragrande maggioranza delle donne. Esigenze come la lotta contro lo sfruttamento sul lavoro e i diritti sindacali; il riconoscimento della loro fondamentale funzione di cura dei figli, caricata sulle donne in favore della massimizzazione dei profitti; il diritto alla salute e a un ambiente non inquinato; la lotta contro ogni forma di razzismo e guerra. Oggi che il sistema di valori liberisti è in crisi e stiamo vivendo una nuova ondata femminista internazionale, abbiamo lo spazio per creare un altro femminismo: anticapitalista, antirazzista ed ecosocialista. Cinzia Arruzza, Tithi Bhattacharya e Nancy Fraser sono state tra le principali organizzatrici dello sciopero internazionale delle donne negli Stati Uniti.
Femminismo per il 99%. Un manifesto
Cinzia Arruzza, Tithi Bhattacharya, Nancy Fraser
Libro: Copertina morbida
editore: Laterza
anno edizione: 2019
pagine: 84
Abbiamo bisogno di un femminismo che dia la priorità alle vite delle persone. Davvero la massima realizzazione per le donne è quella di arrivare a occupare posti di potere nelle gerarchie delle grandi aziende capitaliste? È quel che ci dice il femminismo liberale, che aspira a rompere il soffitto di cristallo, mentre non si preoccupa affatto delle esigenze della stragrande maggioranza delle donne. Esigenze come la lotta contro lo sfruttamento sul lavoro e i diritti sindacali; il riconoscimento della loro fondamentale funzione di cura dei figli, caricata sulle donne in favore della massimizzazione dei profitti; il diritto alla salute e a un ambiente non inquinato; la lotta contro ogni forma di razzismo e guerra. Oggi che il sistema di valori liberisti è in crisi e stiamo vivendo una nuova ondata femminista internazionale, abbiamo lo spazio per creare un altro femminismo: anticapitalista, antirazzista ed ecosocialista. Cinzia Arruzza, Tithi Bhattacharya e Nancy Fraser sono state tra le principali organizzatrici dello sciopero internazionale delle donne negli Stati Uniti.
Donne, razza e classe
Angela Davis
Libro
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2018
pagine: 304
Uscito per la prima volta negli Stati Uniti nel 1981, è considerato uno dei testi pioneristici del femminismo odierno. È con questo fondamentale lavoro infatti che Angela Davis ha aperto un nuovo metodo di ricerca che appare più attuale che mai: l’approccio che interconnette i rapporti di genere, razza e classe. Il libro sviluppa un saggio scritto in carcere nel 1971, uno studio storico sulla condizione delle afroamericane durante lo schiavismo volto a riscoprire la storia dimenticata delle ribellioni delle donne nere contro la schiavitù. Racconta episodi tragici della storia degli Stati Uniti, frutto di miti ancora in voga come quello dello “stupratore nero” e della superiorità della “razza bianca”, ma anche eccezionali e coraggiosi momenti di resistenza. Attraverso le storie di alcune delle figure chiave della lotta per i diritti delle donne, delle nere e dei neri, e della working class statunitense, ricostruisce i rapporti tra il movimento suffragista e quello abolizionista, gli episodi di sorellanza tra bianche e nere ma anche le contraddizioni tra un movimento prevalentemente bianco e di classe media e le lotte e i bisogni delle donne nere e delle lavoratrici. Tensioni e contraddizioni che si ripresentano di nuovo tra il movimento femminista degli anni Sessanta e Settanta e le afroamericane. La lezione principale di Angela Davis è quella di abbandonare l’idea di un soggetto “donna” omogeneo, nella convinzione che qualsiasi tentativo di liberazione, per essere realmente universalista, deve considerare la storia e la stratificazione delle esperienze e dei bisogni dei diversi soggetti in gioco. Un testo che offre prospettive cruciali per il rinnovamento profondo di teorie, linguaggi e obiettivi del movimento femminista, in una fase storica come quella odierna segnata da una presenza crescente di donne migranti in Italia e in Europa, e un sempre più allarmante ritorno del razzismo.
Storia delle storie del femminismo
Cinzia Arruzza, Lidia Cirillo
Libro: Copertina morbida
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2017
pagine: 158
I femminismi sono numerosi, non omologabili e spesso in conflitto tra loro. Tuttavia l'unicità del comune punto di riferimento (le donne) obbliga a usare all'occorrenza anche il singolare. Il femminismo è infatti il movimento sociale, politico e culturale con cui in tempi e contesti diversi delle donne hanno tentato di svincolarsi da una relazione di potere che non può essere assimilata ad altre. Dalle richieste di uguaglianza durante la rivoluzione francese al movimento suffragista; dalle rivendicazioni della "differenza" agli studi sull'identità di genere; dalle conquiste degli anni Settanta fino alle ricerche sull'intersezionalità delle oppressioni di genere, classe e razza. Le autrici non propongono una vera e propria storia del femminismo, ma alcuni episodi significativi di una storia delle teorie e dei discorsi che lo hanno attraversato nel corso degli ultimi due secoli. Cercano le ragioni profonde dei differenti racconti, individuano i gruppi sociali e le culture di appartenenza delle donne che li hanno elaborati, le contraddizioni feconde e le trappole discorsive che talvolta ne hanno ostacolato le dinamiche progressive. Oggi le donne sono nello stesso tempo più libere e in maggiore difficoltà. Molti dei diritti ottenuti sono spesso esclusivo appannaggio di donne di settori sociali privilegiati, la "femminilizzazione del lavoro" si è tradotta in precarietà, le società a capitalismo avanzato non hanno cancellato ma utilizzato il patriarcato come rapporto di potere. La storia narrata in questo libro ci dice a quale punto della vicenda siamo e da dove ricominciare una lunga marcia non ancora terminata ma che ha già molta strada alle spalle.
Dalla tragedia alla farsa. Ideologia della crisi e superamento del capitalismo
Slavoj Zizek
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2010
pagine: 208
Per stabilizzare la finanza internazionale, dopo la crisi che ne ha travolto il folle equilibrio, biliardi di dollari sono stati praticamente regalati dai governi alle istituzioni bancarie di tutto il mondo. Perché non è stato mai possibile mobilitare risorse anche solo lontanamente comparabili per affrontare la drammatica piaga della povertà e la rovinosa crisi ecologica? In queste pagine, Slavoj Zizek tratteggia il fallimento morale della modernità nei termini dei due eventi che hanno aperto e chiuso gli anni Zero, il micidiale uno-due della nostra Storia, il diritto della tragedia, il gancio della farsa. Con l'11 settembre 2001 e il credit crunch globale il liberismo è morto infatti due volte: come dottrina politica e come dottrina economica. Zizek smonta l'ingranaggio dell'ideologia liberista individuandone il nucleo utopico e perverso, che ne ha determinato la crisi. E per combattere l'irrazionalità del capitalismo globale, Zizek ritiene necessario imparare dai fallimenti della sinistra novecentesca: solo così si potrà formulare una nuova ipotesi di emancipazione dell'umanità, un'ipotesi che - in un senso, come leggerete, molto speciale - il "gigante di Lubiana" non esita a ri-definire comunista.
In difesa delle cause perse. Materiali per la rivoluzione globale
Slavoj Zizek
Libro: Libro in brossura
editore: Ponte alle Grazie
anno edizione: 2009
pagine: 640
La rivoluzione globale è una causa persa? I valori universali sono reliquie di un'età perduta o di un'epoca superata? Per paura dell'orrore totalitario che abbiamo alle spalle, siamo costretti a rassegnarci a una misera terza via fatta di liberismo in economia e di pura amministrazione dell'esistente in politica? Nella sua opera maggiore degli ultimi anni, che ha acceso feroci controversie nel mondo inglese e ne ha consacrato il successo presso un vasto pubblico, il cecchino filosofico Slavoj Zizek mira all'ideologia regnante, sostenendo che dobbiamo invece riappropriarci di numerose "cause perse" e cercare un nocciolo di verità nelle politiche totalitarie della modernità. Perché se è vero che i Terrori di Robespierre, di Mao e dei bolscevichi si sono rivelati catastrofici fallimenti, questo giudizio non racconta tuttavia l'intera storia: in ciascuno di essi è presente un'aspirazione di "redenzione", che va del tutto persa nelle società liberaldemocratiche, con il loro (proclamato) rifiuto dell'autoritarismo e la loro (ipocrita) esaltazione di una politica soft, consensuale e decentralizzata. Le ricette? Zizek non lesina massimalismi e ripropone in declinazioni contemporanee, ma senza attenuazioni le categorie di giustizia rivoluzionaria e uguaglianza universale. Il risultato è una salutare staffilata d'utopia, un balsamo di rara forza per i nostri giorni angusti e le nostre menti rese asfittiche dal pensiero unico, un libro capace di guardare con occhi nuovi ai più vari fenomeni culturali e politici del mondo d'oggi e di farci "pensare l'impensabile" con strumenti impensati. Un libro che rischia molto, certo, e che sfida la possibilità della disfatta, in nome di quanto scriveva Samuel Beckett in Worstward Ho : "Prova ancora. Fallisci ancora. Fallisci meglio".
Pensare con Marx, ripensare Marx. Atti del Convegno
Cinzia Arruzza
Libro
editore: Edizioni Alegre
anno edizione: 2007
pagine: 270
Da un paio d'anni in Italia si torna a parlare di "Marx-renaissance", o di ripresa del dibattito e dell'elaborazione teorica marxista. Questo volume raccoglie i contributi di alcuni dei protagonisti di questa ripresa degli studi marxiani, intervenuti al I Convegno del Centro Studi Livio Maitan. Dalla ricerca della filosofia perduta ai paradossi del capitalismo contemporaneo, dalla critica della politica al femminismo di oggi, questi saggi propongono un Marx liberato dai fumi dell'ortodossia. Seguendo il filo di un interrogativo comune: come ritornare a pensare Marx oggi?