Libri di Claudia Di Palma
Atti di nascita
Claudia Di Palma
Libro: Libro in brossura
editore: Minerva Edizioni (Bologna)
anno edizione: 2021
pagine: 64
«Densa di contenuti che si intersecano tra loro, dalla migrazione all’ecologia, dalla religiosità alla ritualità, formando un mosaico di tematiche che scavalcano l’intimo per approfondire il sociale, ma anche viceversa, questa seconda raccolta di Claudia Di Palma affonda nelle radici cristiane la sua ricerca di spiritualità interrogando il corpo, quale luogo e intermediario per le esperienze di vita, mentre forgia la versificazione su quella dimensione antropologica che è propria della poesia. In un mondo sommerso dai rifiuti, dalla miseria, dagli invisibili, lo straniamento proposto nel titolo della terza sezione, sembra una forma di sopravvivenza indispensabile: se il volto dell’uomo assomiglia sempre più a una busta di plastica contenente spazzatura, anziché essere l’immagine del cielo, diventa fondamentale, come dice la stessa autrice, non solo il chiedersi chi siamo, ma: chi non siamo ancora? chi possiamo diventare? Così, nel distico: "Porto alla luce i diecimila nomi dell’essere / ma ogni nome ti nomina invano" non è difficile immaginare il tentativo di conoscere l’altro, nello scavo interiore che porta in primis alla conoscenza di se stessi, innalzando il poeta a quel ruolo di minatore di caproniana memoria, e autenticando la poesia in una sequenza di veri e propri Atti di nascita.» (Cinzia Demi)
Altissima miseria
Claudia Di Palma
Libro: Libro in brossura
editore: Musicaos Editore
anno edizione: 2016
pagine: 92
"La poesia come testimonianza ed invenzione è in qualche modo anche il miglior modo di introdurre e spiegare i versi dell’opera d’esordio di Claudia Di Palma. Un verso misurato, centellinato nella pagina tanto da non apparire mai eccessivo, che sgorga da un particolarissimo tipo di accoglienza quale è la resa. […] Il dolore d’essere in questo mondo scarnificato, ribaltato eppure vero diviene in Claudia Di Palma talmente profondo da esprimere il bisogno di proiettarlo perfino verso Dio, ombra assente di una ricerca che prescinde da Dio stesso ma inevitabilmente se ne nutre." (dall’introduzione di Alessandro Canzian)

