Libri di Claudio Merini
Dialoghi nella stanza d'analisi
Claudio Merini
Libro: Libro in brossura
editore: Psiconline
anno edizione: 2022
pagine: 191
Dialoghi nella stanza d'analisi è una raccolta di racconti ispirati da quanto avviene nella relazione tra paziente e analista. Il lettore è condotto all'interno dei processi dell'analisi attraverso il punto di vista di uno psicoterapeuta esperto, che rivela il suo stile d'interazione col paziente. Il tutto non è presentato alla luce di una teoria esplicita, ma semplicemente narrato per come si manifesta, con un linguaggio letterario capace di trasmettere con efficacia gli stati d'animo, i sentimenti e le sfumature della relazione.
Camera n. 26
Claudio Merini
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni del Faro
anno edizione: 2018
pagine: 184
Nella camera numero ventisei di una casa di cura per malattie mentali è ricoverato un uomo in condizioni catatoniche. Tiene tra le mani una pietra e si esprime utilizzando una sorta di linguaggio telegrafico in cui cerca la precisione che dolorosamente non trova nella comune lingua parlata. Un giorno si rifiuta di avere il solito colloquio con lo psichiatra che lo segue e da lì in poi comunica con lui soltanto inviandogli dei racconti. Attraverso le parole meditate e non approssimative della scrittura ricostruisce la sua vita interiore e la varietà delle parti che la compongono. Curando i propri scritti, cura se stesso e comprende le ragioni della sua malattia. "Camera n. 26" è l'esplorazione del rapporto col mondo di quegli uomini che sembrano nati per transitare in solitudine da un capo all'altro della vita, persone estranee ai rituali sociali, concentrate sui propri pensieri.
Il grande balzo
Claudio Merini
Libro: Copertina morbida
editore: Lupetti
anno edizione: 2007
pagine: 143
"Rincorsi il destino, non so per quante ore, e a ogni metro percorso si approfondiva l'abisso tra me e ciò che avevo creduto di essere. Ecco il Grande Balzo, che tanto avevo atteso. Un soffio di vento la vita, un cadere d'onde sulla riva. Qualcosa di incontaminato e selvaggio era sopravvissuto mio malgrado. Pedalare, solo pedalare, un movimento circolare senza inizio né fine, senza meta. Non mi fermeranno, non mi avranno, fuggirò per sempre su questa strada di frontiera tra la terra e il mare. Provate a prendermi, fottuti guardiani del nulla". È così che Nessuno, il protagonista de Il Grande Balzo, lascia tutto ciò che ha per ritrovare se stesso. Spinto da un'energia sorprendente che all'improvviso si sprigiona dal corpo, inizia un vagabondaggio che lo porterà, attraverso un vortice di avvenimenti e incontri, alla scoperta della sua natura selvatica. L'unica presenza costante accanto a lui è quella di un cane randagio che per lunghi tratti gli fa da guida. Il Grande Balzo è comico e tragico, irriverente e poetico, scapestrato e profondo. Si legge d'un fiato, trascinati da una scrittura agile e imprevedibile. Se da un lato può apparire una sorta di manifesto narrativo del nichilismo, dall'altro esprime una vitalità indomita e creativa che sconvolge le regole e i modelli di una convivenza sociale falsa, in cui la libertà è solo un'apparenza. È un viaggio senza compromessi alla ricerca di qualcosa al di là dell'uomo, tra l'essere e il nulla.