Libri di Concetta Longobardi
Horatiana. La ricezione di Orazio dall'antichità al mondo moderno. Le forme liriche
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2023
pagine: 260
Il presente volume raccoglie gli Atti del Convegno “Horatiana. La ricezione di Orazio dall’antichità al mondo moderno. Le forme liriche” supportato dall’Università di Napoli Federico II e dal Dipartimento di Studi Umanistici e svoltosi il 5 e 6 novembre 2020. Unico autore lirico degno di essere letto nella formazione del perfetto oratore, secondo quanto sostiene Quintiliano nel X libro dell’Institutio Oratoria, Orazio fu un poeta dalla fortuna immediata, sia come autore scolastico che come modello di riferimento per altri autori, pagani e cristiani. Accanto a una fortuna dei contenuti, c’è stata analogamente una fortuna delle forme oraziane, nella fattispecie di quelle liriche. Sin dalla prima teorizzazione grammaticale, difatti, le Odi divennero modello esemplare per l’apprendimento delle forme metriche, come dimostrano emblematicamente i numerosi trattati de metris Horatianis e le sezioni delle Artes dedicate al poeta. In maniera speculare nella produzione letteraria, a partire dalla tarda antichità, le forme oraziane furono prese a modello e adattate secondo le tecniche raffinate e allusive dei poeti che volevano richiamare più o meno esplicitamente l’auctoritas oraziana. Il convegno si è pertanto proposto di ripercorrere le tappe della fortuna dei metri oraziani nei secoli a partire dalla tarda antichità arrivando fino a Pascoli. I contributi raccolti mettono bene in luce da una parte l’esemplarità formale di un poeta la cui fortuna si è spinta ben oltre i secoli individuati da Traube come aetas Horatiana (X-XI) ed è stata seconda solo a quella di Virgilio, dall’altra gli inevitabili influssi che il testo di un poeta oggetto di studio scolastico ha svolto sulle forme letterarie prodottesi nei secoli.
Leggere Orazio nella scuola tardo-antica. Gli «Scholia vetustiora» al quarto libro delle Odi
Concetta Longobardi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2017
pagine: 172
Il presente lavoro considera gli "Scholia vetustiora" contenuti nel "Paris. Lat. 7900A", preziosa testimonianza di miscellanea scolastica e base dell'edizione Keller del cosiddetto ps.Acrone, in relazione al "libro" di cui fa parte, come testimonianza quindi di pratiche esegetiche che rimandano ai commentari della tarda antichità. L'obiettivo è quello di presentare la redazione più antica del corpus come prodotto di una scuola che si può definire serviana - una scuola senza spazio e diacronica in cui si commentano gli autori alla luce del testo serviano - e analogamente di valutarne caratteristiche e specificità esegetiche, considerando esemplificativamente gli scolii al IV libro delle Odi in rapporto alla fortuna di Orazio nell'antichità e alle pratiche di una scuola che ha le sue radici in quell'epoca di tesaurizzazione del sapere classico che fu la tarda antichità.