fbevnts
Vai al contenuto della pagina
Iscriviti alla newsletter

Libri di D. Porro

Virus group. Napoli New York Corviale

Libro: Copertina rigida

editore: NFC Edizioni

anno edizione: 2022

pagine: 164

Archeologia e Arte Pubblica - Drugstore Museum - Roma 14/10/2022 - 27/11/2022. Un racconto visivo e narrato di una delle più significative esperienze di gruppo di arte contemporanea degli ultimi quaranta anni: il Virus Group. Nato a Napoli verso la metà degli anni 80 rappresenta una delle più lucide e visionare esperienze di arte applicata in circolazione: pittura, incisione, scultura, ceramica, installazioni, performance, poesia visiva. Un racconto che parte da Napoli e viaggia per Cuba, New York per poi approdare nella periferia di Corviale, dove si ricostituisce, negli anni duemila, e riprende a vivere, operare, produrre. Riqualificando i luoghi, compattando nuove esperienze. Il Virus Group è oggi composto da Giulio Ceraldi, Consuelo Chierici, Stefano De Santis e Giancarlo Savino.
40,00 38,00

L'arte ritrovata. L'impegno dell'Arma dei Carabinieri per il recupero e la salvaguardia del nostro patrimonio culturale. Catalogo della mostra (Roma, 7 giugno 2019-26 gennaio 2020)

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 144

"L'arte ritrovata" raccoglie materiali archeologici databili in un lunghissimo arco di tempo compreso fra la tarda età del Ferro etrusca (fase orientalizzante) e il periodo imperiale romano. Nell'impianto dell'allestimento, suddiviso in tre sale, nella prima si rende omaggio a una scultura di grande valore artistico conservata al Museo Nazionale Romano, l'Artemide marciante. La seconda sala accoglie parte della fronte di un pregevole sarcofago con scena di Amazzonomachia di età romano-imperiale, custodita nell'Antiquarium comunale del Celio, da tempo chiuso al pubblico; accanto il rilievo sempre imperiale con Ercole e Onfale dal Museo Archeologico Nazionale di Napoli. L'ultima sala accoglie due spazi dedicati all'archeologia. Da un lato i resti degli affreschi in II stile pompeiano testimoniano la depredazione del patrimonio culturale attorno alla città di Pompei: i tre frammenti di parete dipinta con ariosa scenografia architettonica appartengono a uno o più ambienti di una villa extra-urbana, di cui sono noti altri resti purtroppo non rientrati in Italia, stilisticamente affine ad alcune sale della villa imperiale di Oplontis, la cosiddetta Villa di Poppea. Dall'altro lato della sala troviamo invece una sintesi di reperti provenienti dal sequestro Horiuchi, compreso nella complessa operazione "Andromeda", elementi che originariamente componevano corredi funebri preromani profanati in Puglia settentrionale, Sicilia ed Etruria meridionale.
25,00 23,75

Eva vs Eva. La duplice valenza del femminile nell'immaginario occidentale. Guida alla mostra

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 64

L'Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d'Este - Villae, il Museo Nazionale Romano e il Parco Archeologico di Pompei hanno organizzato un'esposizione dedicata alla doppia valenza del femminile nell'immaginario occidentale, dal titolo "Eva vs Eva". Il progetto prende corpo attraverso opere d'arte, reperti archeologici, documenti letterari e cinematografici, che vanno dall'antichità sino alla rivoluzione di genere operata nel XX secolo, esprimendo la fascinazione antropologica ed estetica nei confronti dell'eterno femminino. Il percorso espositivo propone una lettura per strati che, attraverso una serie di endiadi calibrate sulla dicotomia "positivo-negativo", scandaglia le manifestazioni e le interpretazioni storiche del femminile: lo spirito ambivalente della donna - da rassicurante simbolo della maternità ad ambigua forza della natura - connota e caratterizza l'intera esposizione. L'antitesi insita nell'idea progettuale si esplica in due percorsi distinti, complementari e contigui, coinvolgendo due sedi: il piano nobile di Villa d'Este e l'Antiquarium del Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli. Se il progetto espositivo si fonda su una duplicità, l'antitesi è solo apparente: gli aspetti luciferini e ambigui della donna si legano inscindibilmente a quelli più spirituali e idealizzati, per restituire spessore e poliedricità a figure femminili che la storia, l'immaginario collettivo e l'interpretazione hanno appiattito in uno stereotipo. Narrazioni seducenti che mescolano il divino e l'umano, il quotidiano e lo straordinario, evocando un'interminabile schiera di fanciulle, eroine, mostri e altre creature liminari, in una narrazione perenne che si fa immagine o materia. Da Medea a Penelope, da Saffo a Cleopatra, passando dall'intimità della casa come dagli intrighi delle corti, la mostra traccia un viaggio immaginifico, visivo, antropologico e letterario, attraverso il mito e la storia: il percorso restituisce simboli di cui oggi si può dare una lettura critica complessa, oltre che matrici di genere. La donna della tradizione biblica e la grazia dello sguardo nei volti della statuaria classica si confronteranno con la complessa vicenda di Erodiade e Salomè, con la dissolutezza di Lucrezia Borgia e con il suo ruolo di protagonista dell'Italia rinascimentale. Se arte e letteratura tracciano l'itinerario per le epoche precedenti, con il secolo breve è la cinematografia che assurge al ruolo di medium catalizzatore per la creazione di un nuovo immaginario, ribadendo il luogo comune che soggiace alla doppia natura del femminino, aggiornandosi sino a giungere col 1968 alla prima costituzione dei movimenti politici di liberazione e difesa dei diritti e alla conseguente rivoluzione sessuale. Nella visione prospettica ribaltata, che la mostra propone, si sottolinea per contrasto il ruolo subalterno e apocalittico della donna per far emergere gli stereotipi che contribuiscono alla definizione del genere, peraltro sovvertita socialmente e artisticamente negli ultimi cinquant'anni. La mostra ha dato vita a un'eccezionale piattaforma di lavoro tra istituzioni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che, nell'ambito della rete museale promossa dalla Direzione Generale Musei, sostanzia il progetto espositivo di una ricchezza di temi e suggestioni, quali solo la polifonia e l'interconnessione possono mettere in campo. Nasce in tal modo un inedito percorso dove figure mitologiche e personaggi storici sono riletti alla luce della più stretta contemporaneità. Tale specifica sensibilità amplifica il messaggio universale insito nelle collezioni museali delle istituzioni coinvolte, attraverso una mediazione attenta all'oggi e proiettata al futuro. Il volume è la guida alla mostra (Tivoli, 10 maggio-1 novembre 2019)
10,00 9,50

Eva vs Eva. The twofold importance of the feminine in western imagery. Guidebook to the exhibition

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2019

pagine: 64

L'Istituto autonomo Villa Adriana e Villa d'Este - Villae, il Museo Nazionale Romano e il Parco Archeologico di Pompei hanno organizzato un'esposizione dedicata alla doppia valenza del femminile nell'immaginario occidentale, dal titolo "Eva vs Eva". Il progetto prende corpo attraverso opere d'arte, reperti archeologici, documenti letterari e cinematografici, che vanno dall'antichità sino alla rivoluzione di genere operata nel XX secolo, esprimendo la fascinazione antropologica ed estetica nei confronti dell'eterno femminino. Il percorso espositivo propone una lettura per strati che, attraverso una serie di endiadi calibrate sulla dicotomia "positivo-negativo", scandaglia le manifestazioni e le interpretazioni storiche del femminile: lo spirito ambivalente della donna - da rassicurante simbolo della maternità ad ambigua forza della natura - connota e caratterizza l'intera esposizione. L'antitesi insita nell'idea progettuale si esplica in due percorsi distinti, complementari e contigui, coinvolgendo due sedi: il piano nobile di Villa d'Este e l'Antiquarium del Santuario di Ercole Vincitore a Tivoli. Se il progetto espositivo si fonda su una duplicità, l'antitesi è solo apparente: gli aspetti luciferini e ambigui della donna si legano inscindibilmente a quelli più spirituali e idealizzati, per restituire spessore e poliedricità a figure femminili che la storia, l'immaginario collettivo e l'interpretazione hanno appiattito in uno stereotipo. Narrazioni seducenti che mescolano il divino e l'umano, il quotidiano e lo straordinario, evocando un'interminabile schiera di fanciulle, eroine, mostri e altre creature liminari, in una narrazione perenne che si fa immagine o materia. Da Medea a Penelope, da Saffo a Cleopatra, passando dall'intimità della casa come dagli intrighi delle corti, la mostra traccia un viaggio immaginifico, visivo, antropologico e letterario, attraverso il mito e la storia: il percorso restituisce simboli di cui oggi si può dare una lettura critica complessa, oltre che matrici di genere. La donna della tradizione biblica e la grazia dello sguardo nei volti della statuaria classica si confronteranno con la complessa vicenda di Erodiade e Salomè, con la dissolutezza di Lucrezia Borgia e con il suo ruolo di protagonista dell'Italia rinascimentale. Se arte e letteratura tracciano l'itinerario per le epoche precedenti, con il secolo breve è la cinematografia che assurge al ruolo di medium catalizzatore per la creazione di un nuovo immaginario, ribadendo il luogo comune che soggiace alla doppia natura del femminino, aggiornandosi sino a giungere col 1968 alla prima costituzione dei movimenti politici di liberazione e difesa dei diritti e alla conseguente rivoluzione sessuale. Nella visione prospettica ribaltata, che la mostra propone, si sottolinea per contrasto il ruolo subalterno e apocalittico della donna per far emergere gli stereotipi che contribuiscono alla definizione del genere, peraltro sovvertita socialmente e artisticamente negli ultimi cinquant'anni. La mostra ha dato vita a un'eccezionale piattaforma di lavoro tra istituzioni del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, che, nell'ambito della rete museale promossa dalla Direzione Generale Musei, sostanzia il progetto espositivo di una ricchezza di temi e suggestioni, quali solo la polifonia e l'interconnessione possono mettere in campo. Nasce in tal modo un inedito percorso dove figure mitologiche e personaggi storici sono riletti alla luce della più stretta contemporaneità. Tale specifica sensibilità amplifica il messaggio universale insito nelle collezioni museali delle istituzioni coinvolte, attraverso una mediazione attenta all'oggi e proiettata al futuro. Il volume è la guida alla mostra (Tivoli, 10 maggio-1 novembre 2019)
10,00 9,50

I santi d'Italia. La pittura devota tra Tiziano, Guercino e Carlo Maratta. Catalogo della mostra (Milano, 24 marzo-4 giugno 2017)

I santi d'Italia. La pittura devota tra Tiziano, Guercino e Carlo Maratta. Catalogo della mostra (Milano, 24 marzo-4 giugno 2017)

Libro

editore: Silvana

anno edizione: 2017

pagine: 144

Il catalogo presenta un percorso che va dalla seconda metà del Trecento fino agli albori dell'Ottocento, raggruppando 43 opere che raccontano la fortuna iconografica dei Santi d'Italia, ovvero Francesco d'Assisi e Caterina da Siena, proclamati patroni d'Italia da Pio XII il 18 giugno 1939, Pietro e Paolo che sin dal primo secolo furono designati patroni di Roma e Ambrogio e Carlo Borromeo che tutt'oggi sono protettori di Milano. "I santi sono persone che appartengono pienamente a Dio. Non hanno paura di essere derisi, incompresi o emarginati", come afferma papa Francesco, tanto è vero che tutti i più grandi artisti hanno realizzato dipinti e sculture che rendono questi grandi protagonisti della fede, uomini tra gli uomini, lontani nel tempo ma vicini all'uomo contemporaneo. Vittore Crivelli, Ugo da Carpi, Federico Barocci, Annibale Carracci, Bernardino Luini, Enea Salmeggia, Tiziano, Guercino, Ribera, Serodine, Carlo Maratta, Giuseppe Cades, sono soltanto alcuni tra gli artisti proposti che hanno dedicato opere di grande bellezza alle vicende terrene di questi uomini che non hanno avuto paura di nulla, affidando le loro vite alla volontà di Dio. Si configura così un panorama della pittura devota che comprende opere provenienti da musei e collezioni private italiane ed estere, dai Musei Vaticani e dalla Fabbrica di San Pietro. Chiudono questa panoramica due preziosi recuperi effettuati dal Comando Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale.
28,00

Il «Trittico» del Beato Angelico della galleria Corsini

Libro

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2015

pagine: 64

Presentare i frutti del restauro di un capolavoro come il Trittico del Beato Angelico è senz'altro uno tra i compiti più emozionanti che un Soprintendente possa trovarsi a celebrare - non solo perché in linea con i propositi ministeriali della valorizzazione e conservazione del patrimonio storico-artistico del nostro paese - soprattutto quando, nel caso specifico che qui si introduce, proprio il restauro ha permesso di restituire al pubblico un'opera completamente rinnovata nello splendore visivo dell'immagine consegnataci dal pittore toscano, Giovanni da Fiesole meglio noto come Beato Angelico, alla metà del Quattrocento, ma ha anche consentito di comprenderne meglio la natura materiale, di riscoprirne i significati spirituali e contenutistici, di osservare più consapevolmente le innovative soluzioni iconografiche e le modalità tecnico-esecutive che il celebre monaco domenicano ha messo "in opera" più di cinque secoli fa.
20,00 19,00

L'abito popolare russo

Libro: Copertina morbida

editore: Gangemi Editore

anno edizione: 2012

pagine: 144

L'esposizione e il volume dal titolo "L'abito popolare russo", nell'ambito dei quali sono presentati cinquanta costumi maschili, femminili e infantili, appartenenti alle collezioni del Museo Etnografico Russo di San Pietroburgo e provenienti da quattro aree geografiche della Russia ottocentesca, intendono illustrare l'evoluzione del costume russo nel periodo compreso tra la fine del XVIII secolo e l'inizio del XX secolo.
28,00 26,60

Atti del 3° Convegno nazionale di viticoltura

Atti del 3° Convegno nazionale di viticoltura

Libro: Copertina morbida

editore: SOI

anno edizione: 2012

60,00

Inserire il codice per il download.

Inserire il codice per attivare il servizio.