Libri di Dana Carmignani

Sento dire spesso "Non ho lo Spirito del Natale che hai tu..." ma io non credo perché ce lo abbiamo tutti, solo che non ce ne accorgiamo. In realtà lo "Spirito del Natale" è la vita stessa e noi finché siamo vivi ci muoviamo grazie a lui. Anche aprire gli occhi al mattino non vuol dire già che siamo miracolati? Ci sembra normale ma "solo" vivere e lo metto fra virgolette è già possedere spirito, ed elevato, altrimenti non si camperebbe. Poi, come me, magari c'è qualcuno che ne ha una dose in più, non per niente nonna mi chiamava "spiritata ma ciò che vale per me vale anche per gli altri che magari hanno dosi di qualità che io purtroppo non ho. E a quelle bisogna appellarsi per riconoscersi al meglio qualsiasi esse siano. Il nostro Spirito Natalizio, siamo noi con tutto quello che abbiamo dentro e che riusciamo a proporre verso gli altri. Lo spirito natalizio è solo l'espressione di noi stessi che poi dovrebbe vedersi sempre, perché è così, noi dentro ce lo portiamo dietro per poter vivere ogni giorno. Natale accentua solo questa realtà e la enfatizza, in espressioni esteriori che almeno per me fanno capo a quelle interiori.

I pensieri scritti, bloccati in righe e poi in libri, determinano più che le brutture, le bellezze di tutti, che sempre hanno a che fare più che col quotidiano, con la fantasia e con i sogni.

"Tutto il vivere non viene per nuocere, e nemmeno il male a pensarci. Certo meglio arrivare a crescite interiori con il bene, ma quello se si cerca, si trova sempre, e allora diventa una magia."

"Amo il Natale. Credo che più che una festa, sia uno stato d'animo, che secondo me, dovremmo aver sempre presente, non solo in questo periodo. Credo che dovremmo pensare, pur se difficile, che il Natale è tutti i giorni, perché tutti i giorni, dovremmo aver dentro quella meraviglia, quell'essere disponibili al divino che ci sovrasta, e che si palesa ai nostri occhi se solo vogliamo vedere. I giorni natalizi, sono più consoni certo, si prestano meglio, ad osservare questa realtà divina, che è insita in ognuno. Il Natale porta con sé l'unione di un tutto che ci rappresenta al massimo ed enfatizza i nostri sentimenti più buoni, che ci portiamo dentro magari a volte anche senza saperlo, presi come siamo da una concretezza di vita. È il Natale una rappresentazione di noi stessi con tutte le nostre qualità esaltate, che se riusciamo a vivere se pur per quei pochi giorni, ci riempiranno l'esistenza come non mai e riusciranno a farci sentire, se non completamente felici... felici almeno un po'."

"La vita è fatta di piccoli pezzi a incastro. Basta osservare e andare oltre, da quella che può sembrare anche una brutta realtà, e allora saremo in contatto con un mondo essenziale che non aspetta altro di esser visto e vissuto."

Non ci sono solo le grandi, ma anche le piccole avventure, quelle di ogni giorno, quelle che ognuno di noi vive dentro di sé e che si palesano con emozioni che al momento sembrano minime ed invece sono enormi pienezze di vita. Facebook un mezzo per comunicarle, che mi ha portato a ragionare come se avessi non qualcosa di virtuale davanti, ma una pagina bianca invece, reale, di carta, dove trascrivere pensieri e momenti di giornate che si rincorrono sempre uguali e sempre diversi. Pensieri, che poi radunati, sistemano un tutto che ha forma propria oltre che la mia forma, un unico disegno che è anche meglio del totale che si percepisce a volte.

L'analisi di un amore dall'inizio alla fine, è lo spunto per indagare e analizzare un passato che esiste e condiziona. I retroscena delle persone che ci hanno concepito e di altre che ci stanno accanto, ci danno nostro malgrado, la misura di ciò che siamo. Non sempre ce ne rendiamo conto, ma è proprio questo il punto, rendercene conto, esserne consapevoli, è la meta per affrontare la vita e per andare avanti con l'ottimismo che serve. La protagonista, si troverà ad affrontare in un arco di sette anni, in una Milano degli anni ottanta, oltre ai soliti problemi esistenziali, anche "vecchi fantasmi" ormai dimenticati, che riaffiorano tremendamente attuali. Dovrà vedersela con la separazione, il nuovo lavoro e il nuovo amore, e anche con la realtà di un vissuto senza sicurezze e soprattutto senza la vicinanza delle persone più essenziali, che le hanno "regalato" una personalità particolare. La vivacità e la curiosità, la portano sempre a vivere intensamente e al di fuori delle regole comuni, ma la costringono a risolvere situazioni in cui a volte si infila quasi senza accorgersene.

Viviamo tutti più vite. Si mischiano nelle nostre vite, miriadi di sollecitazioni che arrivano da dentro, ma anche dall'esterno. Tutto sta ad imbrigliarle, queste emozioni, ad adoperarle... per me a scriverne. Non solo nonna dunque, in questi racconti, ma persone e personaggi altri, momenti di un passato cittadino, che torna e riprende il suo spazio, insieme ad un passato campagnolo, a formare un presente che continua ad andare avanti in un futuro, che spero denso e ricco di emozioni da vivere.

Diverse le storie da "I racconti di nonna Giulia", ma anche nei "nuovi" le stesse protagoniste: nonna e nipote che camminano a fianco in un percorso di vita insieme, scandito di duri tempi campagnoli, ma molto sentito e a volte molto esilarante. Corredate queste nuove storie da foto originali, che testimoniano l'esistenza di un periodo passato, che pur se vicinissimo a noi, non esiste più se non nei nostri ricordi.

Su "Avere molti amici mi fa sentire al riparo"... dico... "Quando mi rivedo per mano a mia nonna, non vedo un adulto e un bambino. Vedo due persone, una grande e una piccola, che si sostengono fra loro. Due donne che si fanno coraggio e compagnia. Una vecchia e una giovane così diverse e uguali nello stesso tempo". Qui dentro in questo libro, le loro storie di sempre... sempre con tanto amore.