Libri di Diana Athill
Da qualche parte verso la fine
Diana Athill
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2025
pagine: 192
Per decenni Diana Athill è stata una figura centrale dell'editoria anglosassone, lavorando con autori come Philip Roth, Margaret Atwood, John Updike, Mordecai Richler e Jack Kerouac. Ma, alla soglia dei novant'anni, arriva il momento di scrivere di sé e interrogarsi sulla vita che resta. Vede dei carlini scorrazzare nel parco e sente una stretta al cuore: ha sempre sognato di averne uno, ma alla sua età non sarebbe giusto. Perché la vecchiaia è anche accettare che il tempo rimasto non basta per tutto. Così, nel suo ritmo paziente, la vita si fa lieve, quasi trasparente, eppure piena, come se ogni istante racchiudesse una piccola verità assoluta. In "Da qualche parte verso la fine" Diana Athill descrive la vecchiaia con limpidezza e senza patetismi: racconta il corpo che cambia, la serenità nel lasciare andare ciò che non conta e, soprattutto, la libertà di essere se stessa. Tra dettagli concreti - la scelta di un rossetto, un libro abbandonato, una felce che cresce in giardino - e riflessioni su domande cruciali dell'esistenza, le sue parole scorrono leggere e dense di ironia. Amante della vita, dell'arte, dell'indipendenza, Athill ci consegna un memoir che è insieme una confessione e un invito a percepire il tempo come un movimento naturale da assecondare, non un conflitto da combattere.
Come pagine di un libro
Diana Athill
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2013
pagine: 345
È considerata l'editor più rispettato della sua generazione. Una donna che ha trascorso la sua vita personale e professionale accanto a scrittori entrati nella storia della letteratura del Ventesimo e Ventunesimo secolo. In questo libro Diana Athill condivide con l'amico Edward Field ventisei anni di vita quotidiana, con le sue minuzie e le deliziose spigolature di un'esistenza che sarebbe impossibile definire comune: dal pranzo di lavoro con la ex di V.S. Naipaul agli acciacchi della vecchiaia, dalle preoccupazioni per l'amante Barry ai buffi scontri con le nuove tecnologie. Queste lettere intime e brillanti come un'opera narrativa, sono scritte in uno stile straordinariamente vitale ed elegante, e delineano un percorso che va dall'ultimo periodo di lavoro alla pensione, dall'immersione nella scrittura fino alla consacrazione letteraria.
Il suono dolce della pioggia
Diana Athill
Libro: Copertina morbida
editore: Rizzoli
anno edizione: 2012
pagine: 210
"Rimasi perfettamente immobile mentre mi baciava - non ci volle molto - e feci un sacco di cose insieme: pensavo, ricordavo Thomas Hardy, notavo l'albero vestito di lucine, ascoltavo la musica. Poi il bacio finì e rientrammo, come se nulla fosse." Innocenti, sfrontati, teneri o disillusi, i racconti inediti di Diana Athill brillano della stessa arguta intelligenza che anima i suoi memoir, un inconfondibile sguardo sul mondo che L'ha resa, a oltre novant'anni, una delle più apprezzate voci della letteratura inglese. C'è chi insegue un amore ideale e chi il sesso, ci sono donne capaci di affrontare il "pasticcio dell'essere in due", e altre che mal si rassegnano a quella gabbia. Un'avventura extraconiugale riporta il brivido dell'eccitazione nella vita di una casalinga, ma è solo la preziosa illusione di un momento. Una sedicenne romantica riceve il suo primo bacio e non è affatto come se lo aspettava. Un incidente d'auto nella campagna inglese spinge una quarantenne e suo fratello a rivivere la profonda complicità che li legava da bambini. Una coppia condivide un'intensa passione, ma c'è ben poco che li unisca fuori dal letto. Comuni e insieme uniche, queste storie raccontano di noi, di ciò che significa essere imperfetti - e fragili - e ciononostante amare la vita. Prefazione dell'autrice.
Da qualche parte verso la fine
Diana Athill
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2010
pagine: 182
"Sono stati scritti libri su libri sulla giovinezza, e ancora di più sulle complesse e ardue esperienze legate alla procreazione, ma non c'è granché sull'invecchiamento. E visto che ho imboccato ormai da un po' quella strada, mi sono detta: Perché non provarci? E quindi ecco, ci provo." Non è una persona comune, Diana Athill. Dopo aver speso la vita tra libri e scrittori come editor di una influente casa editrice inglese, si è scoperta lei stessa autrice e a novantun'anni, con diversi best seller alle spalle, ha deciso di raccontare, senza falsi pudori, senza veli, senza paure, non tanto cosa c'è stato prima, quanto cosa succede ora. Cosa vuol dire invecchiare? Probabilmente combattere contro una serie di disfunzioni del corpo, non provare più interesse per il sesso o la narrativa, fare un uso più morigerato del rossetto. Ma anche sentirsi infine liberi di essere solo e gloriosamente se stessi, senza più volere o dover rendere conto agli altri. Spensierato, ironico, franco, questo libro affronta l'ultimo grande tabù dei nostri tempi. E ne esce splendidamente vincitore.
Viva! Diario fiorentino
Diana Athill
Libro: Libro rilegato
editore: Bompiani
anno edizione: 2017
pagine: 288
In occasione del suo centesimo compleanno Diana Athill, una vera e propria istituzione dell'editoria inglese, ci regala un doppio memoir sorprendente sui viaggi e sulle cose importanti della vita. Una vita, la sua, vissuta intensamente, ricca di soddisfazioni professionali e ricchissima di relazioni. Che cosa conta davvero alla fine? In quella strana stagione che è la vecchiaia quali sono i ricordi che rimangono e aiutano a dare un senso a tutta un'esistenza? La cronaca del viaggio a Firenze fatto in gioventù con la cugina Pen e la vita nella casa di riposo, dopo un'esistenza costellata di appaganti incontri intellettuali, si saldano in questo libro che restituisce il ritratto di una donna fuori dal comune. Una donna forte che ha vissuto assaporando ogni istante della sua lunga vita.
Sarebbe bastata una lettera
Diana Athill
Libro: Libro in brossura
editore: Rizzoli
anno edizione: 2011
pagine: 262
Un'infanzia privilegiata, nel cuore dell'Inghilterra delle vaste tenute e delle battute di caccia. Un'adolescenza vivace e senza pensieri, tra feste, poesie e fantasticherie romantiche. Poi Oxford, la libertà, l'amicizia, i flirt con il loro strascico di pianti e risate. Fino al grande amore, che ha il volto di un amico di famiglia di qualche anno più grande, un pilota militare bello e sfrontato con cui scoprire il sesso, l'intimità, il piacere di progettare un futuro comune. Questa è stata la giovinezza perfetta di Diana Athill, finché la guerra non è arrivata a macchiare il mondo con la sua plumbea tristezza. Perdere l'amore e la fiducia - in se stessi e negli altri è sempre un'esperienza devastante. Per la giovane Diana fu la brusca interruzione di un lungo sogno, l'inizio di un inconsapevole, lentissimo percorso di guarigione e rinascita. Nel suo primo memoir, scritto all'età di quarantatre anni, la Athill racconta una storia onesta e coraggiosa, quella del suo amore burrascoso e intenso per la vita.