Libri di E. Fava
Mahler. Una fisiognomica musicale
Theodor W. Adorno
Libro: Libro in brossura
editore: Einaudi
anno edizione: 2005
pagine: XXVI-198
Ritorna in una nuova edizione "Mahler. Una fisiognomica musicale", da un lato uno dei culmini in senso assoluto della produzione saggistica di Adorno, dall'altro libro più ardito, sorprendente e rivelatore che sia mai stato scritto sul compositore boemo. Da quando apparve in tedesco nel 1960, infatti, il Mahler adorniano è considerato un classico dell'interpretazione musicale. In questo saggio, in cui confluiscono temi fondamentali che di lí a poco avrebbero trovato sviluppo e sistemazione nella Dialettica negativa, la musica di Mahler pare offrire alla filosofia adorniana irrinunciabili conferme. Eppure, il saggio non nasce come pretesto di speculazione filosofica, né trasforma l'esegesi in dimostrazione.
Teorie del significato e della conoscenza del significato
Libro
editore: Unicopli
anno edizione: 2003
pagine: 198
Issues in clinical linguistics
Libro: Libro in brossura
editore: Unipress
anno edizione: 2003
pagine: 128
Le opere teatrali di Mozart
Manfred Hermann Schmid
Libro: Copertina morbida
editore: Bollati Boringhieri
anno edizione: 2010
pagine: 131
Già nell'Ottocento Kierkegaard e Nietzsche si sono interrogati sulla misteriosa forza che trabocca dal teatro musicale di Mozart, avvolgendo lo spettatore-ascoltatore entro una sorta di cerchio magico. Costante, in tutte le spiegazioni proposte, il riferimento alla carica vitale e umana di questa che è stata definita una ideale "scuola degli affetti". Perché le figure mozartiane non occupano la scena in rappresentanza di altro - idee morali concezioni sociali. Esse sono in primo luogo individui: irripetibili e senza tempo, mai immobilizzati in un unico ruolo, mai ridotti a incarnazioni del bene o del male. Quel che infonde vita a tutti loro oltrepassando i confini del contenuto testuale è quella "fragranza" - quel "carattere fenomenico" che secondo Gernot Gruber costituisce il contrassegno essenziale della musica di Mozart. Ossia proprio ciò su cui si propone di indagare Manfred Hermann Schmid. Fra monografie di centinaia di pagine, che considerano il teatro mozartiano nel suo complesso, e "letture" di singole opere, questo libro offre proprio quello che mancava, un'analisi critica dei capolavori mozartiani che rappresentano punti di arrivo dei generi teatrali settecenteschi: Idomeneo e La demenza di Tito per l'opera metastasiana; le tre commedie musicali su libretti di Da Ponte (Le nozze di Figaro, Don Giovanni, Così fan tutte) come campioni di opera buffa; Il ratto dal serraglio e Il flauto magico come esempi di opera in lingua tedesca.