Libri di E. Pettenò
Padova. La città di Tito Livio
Libro: Copertina morbida
editore: CLEUP
anno edizione: 2017
pagine: 98
Il 2017 è l'anno in cui ricorre il bimillenario della morte di Tito Livio, il grande storico patavino autore della fondamentale opera "Storia di Roma", che narra in forma annalistica gli eventi dalla fondazione della "città eterna" (754-753 a.C.) alla morte di Druso (9 a.C.). In occasione delle celebrazioni organizzate dal Centro interdipartimentale di Studi liviani e da altre Istituzioni cittadine per onorare lo storico di Patavium, il Dipartimento dei Beni Culturali dell'Università di Padova, in collaborazione con il comune di Padova-Musei Civici e la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio, ha realizzato il volume "Padova. La città di Tito Livio". Una guida archeologica a carattere divulgativo, ancorché fondata su solide basi scientifiche, volta a presentare sia ai turisti sia alla cittadinanza l'aspetto e le caratteristiche della Patavium quotidianamente vissuta, osservata, abitata da Tito Livio, uno strumento per accompagnare il lettore alla riscoperta delle tracce di un passato che affiora silenzioso dalla città moderna.
Vasa Rubra. Marchi di fabbrica sulla terra sigillata da Iulia Concordia
Libro
editore: Esedra
anno edizione: 2009
pagine: 368
Dopo un periodo di relativo abbandono nella composizione di corpora nell'ambito di vari settori di ricerca archeologica, parzialmente dovuto ai modelli ormai desueti cui si ispiravano, il loro ritorno supportato dalle tecnologie informatiche, costituisce un fatto positivo. In questo filone di studi e ricerche innovative può essere inserito questo volume: si tratta dell'esito finale di un progetto iniziato nel 2005, che ha previsto il riordino dei magazzini del Museo Nazionale Concordiese; la selezione di una classe ceramica - la terra sigillata - per un totale di più di 7000 pezzi; la creazione di un database in cui ordinare "virtualmente" tutte le informazioni utili relativamente a ciascun manufatto; la realizzazione di una mostra, divenuta poi un'"esposizione itinerante", in cui sono stati presentati gli esiti parziali del lavoro. Non poteva mancare, a conclusione di un tale articolato percorso scientifico, un volume in cui esporne gli obiettivi e verificarne gli esiti; data la mole dei dati emersi - che coprono solo una parte dell'ingente quantità di reperti custoditi presso i depositi del Museo - si è individuato nei bolli delle terre sigillate concordiesi, marchi di fabbrica apposti sui cosiddetti "vasi rossi" quale attestazione di produzione, un campione utile per delineare il panorama socio-economico entro il quale va inserita a pieno titolo la circolazione delle sigillate bollate dell'antica Iulia Concodia.