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Libri di Edgar Degas

Lettere e testimonianze

Edgar Degas

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2023

pagine: 224

Tra gli impressionisti Degas è certamente il più eretico. Amava Ingres e Velázquez, il disegno e la copia dagli antichi. La natura, al contrario, lo stordiva, lo soffocava. Così, mentre i colleghi uscivano all’aria aperta per fermare il tempo in una sequenza di attimi egli preferiva aggirarsi nelle strade di Parigi, frequentare bistrot, salotti, teatri e bordelli; spiare nell’intimità delle loro stanze donne nude, indifese, colte nelle loro pose segrete, nei loro rituali quotidiani, inconsapevoli che un implacabile voyeur le sta osservando. Il pennello, la matita, il pastello di Degas tracciano così i contorni e le coordinate di un reale senza enfasi, perché per lui la vita, da sola, ha già dell’incredibile: «Il vero realista non dissimula niente, ma pone ogni cosa al suo posto; classifica, a seconda del grado di interesse, gli elementi che concorrono alla sua composizione; stabilisce in questo modo una scelta, e, se questa scelta è giudiziosa, è stile». Ed è questo bisogno di veridicità, questo perpetuo desiderio di penetrare la forza e la consistenza della materia, di cogliere la sequenza ritmica dei movimenti, che ha spinto Degas a modellare, anche con la creta e con la cera, le forme dei suoi cavalli, le sagome delle sue ballerine, le curve dei corpi delle sue donne. «Ciò di cui ho bisogno» scrive «è di esprimere la natura in tutte le sue forme, il movimento nella sua esatta verità, di evidenziare l’osso e il muscolo, e la fermezza compatta delle carni. Il mio lavoro non va più lontano della perfezione nella costruzione. Quanto al brivido della pelle, sciocchezze!».
24,00 22,80

Lettere e testimonianze

Lettere e testimonianze

Edgar Degas

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2012

pagine: 221

"Tra gli impressionisti Degas è certamente il più eretico. Amava Ingres e Velàzquez, il disegno e la copia dagli antichi. La natura, al contrario, lo stordiva, lo soffocava. Così, mentre i colleghi uscivano all'aria aperta per catturare le vibrazioni luminose, per fermare il tempo in una sequenza di attimi, per cogliere la mutevolezza delle cose, Degas preferiva aggirarsi nelle strade di Parigi, tra i tavolini dei bistrot, entrare nei salotti, sostare nei ridotti dei teatri o sui divani di un bordello, spiare nell'intimità delle loro stanze donne nude, indifese, colte nelle loro pose segrete, nei loro rituali quotidiani, inconsapevoli che un implacabile voyeur le sta osservando. Il pennello, la matita, il pastello di Degas tracciano così i contorni e le coordinate di un reale senza enfasi, perché per lui la vita, da sola, ha già dell'incredibile: 'Il vero realista non dissimula niente, ma pone ogni cosa al suo posto; classifica, a seconda del grado di interesse, gli elementi che concorrono alla sua composizione; stabilisce in questo modo una scelta, e, se questa scelta è giudiziosa, è stile'. Ed è questo bisogno di veridicità, questo perpetuo desiderio di penetrare la forza e la consistenza della materia, di cogliere la sequenza ritmica dei movimenti, che ha spinto Degas a modellare, anche con la creta e con la cera, le forme dei suoi cavalli, le sagome delle sue ballerine, le curve dei corpi delle sue donne. 'Ciò di cui ho bisogno è di esprimere la natura...'" (Lorella Giudici)
22,00

Battito d'ali. Pensieri sull'arte. Ediz. numerata

Edgar Degas

Libro: Libro in brossura

editore: Via del Vento

anno edizione: 2010

pagine: 35

Una selezione in nuova traduzione di penieri sull.arte del grande artista francese e sulla propria condizione di salute, intercalati da alcuni disegni.
4,00 3,80

Lettere e testimonianze

Lettere e testimonianze

Edgar Degas

Libro: Libro in brossura

editore: Abscondita

anno edizione: 2002

pagine: 224

«Tra gli impressionisti Degas è certamente il più eretico. Amava Ingres e Velázquez, il disegno e la copia dagli antichi. La natura, al contrario, lo stordiva, lo soffocava. Così mentre i colleghi uscivano all'aria aperta per catturare le vibrazioni luminose, per fermare il tempo in una frequenza di attimi, per cogliere la mutevolezza delle cose, Degas, preferiva aggirarsi nelle strade di Parigi, tra i tavolini dei bistrot, entrare nei salotti, sostare nei ridotti dei teatri o sui divani di un bordello, spiare nell'intimità delle loro stanze donne nude, indifese, colte nelle loro pose segrete, nei loro rituali quotidiani, inconsapevoli che un implacabile voyeur le sta osservando.» (Dall'introduzione di Lorella Giudici)
17,00

Ballerine

Ballerine

Edgar Degas

Libro

editore: Stampa Alternativa

anno edizione: 1993

pagine: 12

6,00

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