Libri di Eduard von Hartmann
Filosofia dell'inconscio. Volume Vol. 2
Eduard von Hartmann
Libro: Libro in brossura
editore: Oaks Editrice
anno edizione: 2025
pagine: 568
In questa ultima parte di Filosofia dell'inconscio, intitolata Metafisica dell'inconscio, l'inconscio è visto come il principio unico di tutta la realtà che, se concepita in termini di "essere", procura un sentimento pessimista radicale per cui è preferibile rivolgersi alla concezione come "non essere" del mondo il quale, come dimostra la sua stessa storia, si dirige verso il suo annichilimento.
Filosofia dell'inconscio
Eduard von Hartmann
Libro: Libro in brossura
editore: Oaks Editrice
anno edizione: 2024
pagine: 270
Filosofia dell'inconscio (Risultati speculativi secondo il metodo induttivo delle scienze naturali) è una sintesi critica di Schopenhauer, Hegel e Schelling.
Le illusioni del genere umano
Eduard von Hartmann
Libro: Libro in brossura
editore: La Scuola di Pitagora
anno edizione: 2021
pagine: 256
La Filosofia dell'inconscio di Eduard von Hartmann esce nel 1869, nove anni dopo la morte di Schopenhauer e ottiene subito un successo strepitoso. In essa il giovane filosofo tenta di integrare fra loro il pensiero di Hegel e Schopenhauer, secondo una prospettiva già prefigurata dall'ultimo Schelling. Per Hartmann a fondamento della realtà e del dolore che la pervade c'è un principio irrazionale, secondo quanto insegnato da Schopenhauer, ma tale principio da solo non può bastare: c'è bisogno dell'idea di Hegel per dar ragione degli elementi razionali della realtà. Volontà e idea sono i due elementi costitutivi del nuovo principio metafisico, denominato inconscio, che opera in tutti i fenomeni, compreso l'uomo. La razionalità del mondo assume tuttavia una configurazione sconcertante. La felicità è l'unico fine ragionevole dell'umanità, ma essa è irraggiungibile nel presente. L'umanità si illude che lo potrà essere nel futuro con il progresso. Bisogna allora abbandonare il quietismo di Schopenhauer e impegnarsi nella realizzazione del progresso. Ma se - come Hartmann dà per certo - anche il progresso non produrrà felicità ed anzi si rivelerà come l'ultima illusione, non resterà che riconoscere come unico fine razionale la realizzazione di una condizione di non sofferenza, ovvero l'annichilimento del mondo. Il momento di questa scelta radicale è tuttavia ben lontano nel tempo; per ora è indispensabile operare per il progresso, pur nella mesta convinzione che esso non potrà mutare veramente le condizioni dell'umanità. Di lì a poco la Germania realizzerà la sua unificazione proseguendo il cammino che doveva farne in breve una grande potenza; ma molti - pur apprezzando e ammirando questo progresso, pur contribuendo ad esso con lealtà e impegno - rimarranno intimamente insoddisfatti. Il sistema di Hartmann è forse una metafora della delusione degli anni della Gründezeit?
La filosofia positiva di Schelling come unità di Hegel e Schopenhauer
Eduard von Hartmann
Libro
editore: Accademia University Press
anno edizione: 2020
pagine: 115
Questo saggio pubblicato nel 1869 da Eduard von Hartmann, filosofo forse ingiustamente poco considerato dalla critica, "mediatore" dell'opera di Hegel, Schopenhauer e Schelling, si presenta come uno dei primissimi scritti dedicati all'ultima fase della riflessione filosofica di Schelling e si pone come tentativo ermeneutico di connettere quel particolare sviluppo teorico a un progetto filosofico più ampio ed efficacemente rappresentato nella sua divaricazione dall'Idea di Hegel e la Volontà di Schopenhauer. La sua traduzione in italiano inaugura la sezione Studi della serie "Schellings Philosophie", nucleo tematico attorno al quale ruota la più ampia collana "Initia Philosophiae".