Libri di Elisabetta Mantegna
Tra storia della lingua, stilistica e lingua dei media
Gabriella Alfieri
Libro: Libro in brossura
editore: Cesati
anno edizione: 2025
pagine: 820
Il volume di scritti scelti rispecchia i principali ambiti di ricerca di Gabriella Alfieri. La prima sezione, dedicata alla Storia della lingua, spazia dal lessico inventariale quattrocentesco alla ricezione della «lingua d’Italia» nella realtà plurilingue della Sicilia castigliana e della Malta sei-settecentesca. All’Italia preunitaria e postunitaria sono poi dedicati gli interventi sulle “controversie” romantiche, su Tommaseo toscano e sulla proposta manzoniana, di cui si prospettano le coordinate per verificare l’effettiva ricaduta dell’intento di “fare” gli italofoni e le italofone, attraverso la testualità del parlato-scritto. All’analisi linguistica e stilistica di testi letterari e paraletterari dei secoli XVII-XX è intitolata la seconda sezione, con importanti spunti per la didattica universitaria e scolastica. La raccolta si chiude con saggi rappresentativi di altri settori della linguistica italiana (sondata sul fronte semantico, grammaticale e linguistico-testuale), compreso l’ambito dei vecchi e nuovi media (televisione, cinema e web).
La sintassi descrittiva nel «Mastro-don Gesualdo» tra realtà e fantasticheria
Elisabetta Mantegna
Libro: Copertina morbida
editore: Euno Edizioni
anno edizione: 2022
pagine: 502
La rappresentazione narrativa di luoghi, ambienti e paesaggi nelle due stesure del Mastro-don Gesualdo di Giovanni Verga (1888 e 1889) è analizzata con un approccio che integra al tradizionale approccio diegetico-letterario l'osservazione linguistico-stilistica e tipologico-testuale. A partire dal presupposto storico-critico che nel romanzo moderno lo spazio è il cardine della relazione tra sintassi, lessico d'autore, temi e contenuti, si è costruito e indagato un corpus di un centinaio di inserti descrittivi, consultabile in appendice al presente volume. Raffrontando sinotticamente le soluzioni testuali adottate nelle due edizioni del romanzo, si sono caratterizzate, in base a dati attendibili e oggettivi, le dinamiche di testualizzazione e di strutturazione dei dati spaziali e paesaggistici nel Mastro-don Gesualdo. Le rare enunciazioni teoriche verghiane sono state rapportate alle realizzazioni narrative, e si è appurato come, nel rappresentare la realtà nel secondo romanzo de I Vinti, Verga osservi il mandato zoliano di attagliare le descrizioni alla caratterizzazione ambientale dell'uomo-personaggio, senza tuttavia rinunciare a un descrittivismo liricheggiante e a volte soggettivizzato. L'articolata gamma di strategie sintattico-stilistiche ed elocutive - dal livello minimo di allitterazioni e onomatopee al livello più elevato di anafore, similitudini, antitesi, metonimie - conferma il costante connubio tra grammatica e retorica come cifra stilistica dei capolavori veristi.

