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Cesati

Le «corde profonde». Meneghello traduttore di Hopkins, Cummings, Yeats

Noemi Nagy

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 223

Il volume si apre con un inquadramento generale dell’attività traduttiva di Meneghello e con una panoramica sulla storia editoriale e sugli aspetti metrici dei Trapianti editi. Successivamente, il percorso tracciato si concentra su una selezione di quattro autori tradotti, articolandosi in sette capitoli, ognuno dedicato a uno specifico aspetto dei processi traspositivi caratteristici dell’opera meneghelliana. L’autrice esamina come Meneghello avvicini i testi originali al contesto linguistico e culturale di arrivo, conferendo loro una connotazione familiare e scegliendo un lessico radicato nella concretezza del mondo vicentino. Mette in luce come il traduttore proceda a una sistematica riambientazione territoriale, adattando nomi di luoghi e di persone non soltanto a una possibile pronuncia vicentina, ma a tutto un mondo culturale di riferimento. L’attenzione si concentra poi sulla dimensione sonora e sul ritmo delle traduzioni, frequentemente privilegiati da Meneghello rispetto alla fedeltà letterale. In appendice del volume si trova un’antologia di trapianti inediti, integrali e frammentari. Ciascun testo è accompagnato da un breve commento di presentazione.
26,00 24,70

Digito ergo sum. Introduzione alle filosofie dell’era digitale

Carlo Nofri

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 219

Il volume rappresenta il tentativo di fornire un quadro aggiornato del dibattito scientifico e filosofico che sta accompagnando lo sviluppo della rivoluzione digitale. Da un lato innovazioni tecnologiche onnipervasive e i cui effetti prodigiosamente benefici sono enfatizzati quotidianamente dai media, dall’altro le crescenti e diffuse preoccupazioni destate nell’opinione pubblica e nei governi dalle opache modalità di impiego di queste tecnologie che prendono piede ancor prima che se ne possa esaminare l’impatto effettivo sulla vita degli esseri umani. Una tensione tra fanatismo pro-digitale e tecno-scetticismo che finora ha fatto come vittima innanzitutto la possibilità di discuterne a priori e non sempre a posteriori, cioè prima che le cose accadano e non dopo. Questa rivoluzione, simbolizzata emblematicamente dall’Intelligenza Artificiale, sta producendo inedite contraddizioni, qui definite antinomie, che sono causa di un crescente disorientamento collettivo e di spinosi dilemmi filosofici. In tutte si manifesta l’avvento di una nuova dimensione del vivere umano, l’infosfera, la quale ridefinisce anche le identità, ormai plurali e digitali, di ogni individuo. Un mondo al quale le persone partecipano come personaggi virtuali, o avatar, e il cogito ergo sum cartesiano, antica prova ontologica dell’esistenza per l’Homo Sapiens Sapiens, viene sostituito da un’altra ontologia, quella dell’Homo Sapiens Digitans che può essere riassunta in un nuovo assioma: digito ergo sum. Da qui la necessità di una nuova antropologia filosofica che sappia guidarci verso questo futuro carico di interrogativi. Un Glossario in fondo al volume, con la spiegazione di alcuni termini-chiave, accompagna il lettore nel viaggio.
22,00 20,90

Pietro Fanfani e la lingua dell’uso buono

Raphael Merida

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 227

Il libro propone una rilettura della figura di Pietro Fanfani, volta a valorizzare il suo ruolo nel panorama lessicografico e, in generale, linguistico, talora in passato marginalizzato. Attraverso un’analisi delle opere, la ricerca offre alcuni elementi che dimostrano la centralità di Fanfani nella lessicografia a lui successiva e nella questione della lingua postunitaria; la sua eminenza negli studi linguistici fu così imponente da influenzare perfino i criteri del Tommaseo-Bellini. Il volume, quindi, riabilita anche il contributo di Fanfani al Vocabolario italiano della lingua parlata, i cui meriti innovativi sono da sempre stati attribuiti a Giuseppe Rigutini: anche in questo caso, sulla base di evidenze lessicografiche, si dimostra il debito di Rigutini nei confronti di Fanfani. Un’ampia appendice di lettere e documenti inediti (provenienti dalla Biblioteca Marucelliana, dalla Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e dall’Archivio della Crusca), infine, funge da supporto all’analisi linguistica e alla ricostruzione dei rapporti tra Pietro Fanfani, l’Accademia della Crusca e i ministri Broglio e Lambruschini.
25,00 23,75

Per Enrico Falqui e Gianna Manzini. Letteratura, critica, arte

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 189

Nessuno si stupirebbe di leggere alla voce “professione” della carta di identità di Enrico Falqui (1901- 1974) «ragioniere capo della letteratura italiana del Novecento», come ebbe a dire una volta Carlo Bo. Vorace, affamato di letture, Enrico Falqui ha fatto del libro il suo mestiere, un amore totalizzante, testimoniato dall’immenso patrimonio da cui è composta la sua biblioteca e che durante la sua vita lo ha portato a raccogliere, diremmo quasi a collezionare, quasi tutta la produzione letteraria del secolo scorso. Poeti, narratori, critici passavano tutti sotto la lente del suo giudizio, esaminati su riviste e quotidiani, dove, spesso, divenivano oggetto di vivaci polemiche, in cui il giudice era redarguito o per il troppo entusiasmo o per l’eccessiva rigidità. Compagna di vita di Falqui è stata Gianna Manzini autrice appartata, distante dalle tendenze culturali coeve, dedita a una ricerca letteraria tutta personale, che ha fatto della scrittura un mestiere di vita: «scrivere è la mia perpetua scuola», confessa nell’Album di ritratti (1964). Trasferitasi negli anni Venti a Firenze dalla natia Pistoia, respira l’atmosfera post-vociana, fino a legarsi al gruppo di «Solaria», incontro determinante, poiché le permette di acquisire una prospettiva affine al modernismo internazionale, preservando sempre la lezione di cura stilistica e rigore formale appresa dai maestri Giuseppe De Robertis ed Emilio Cecchi. A cinquant’anni dalla scomparsa di Enrico Falqui e Gianna Manzini, l’Archivio del Novecento della Sapienza Università di Roma e la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma hanno reso omaggio a entrambi con questo volume, valorizzando il patrimonio documentario, bibliografico e artistico che custodiscono.
25,00 23,75

Brandimarte. Una storia italiana

Bianca Guscelli

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 112

Nella Firenze del 1955, Brandimarte apre una delle prime botteghe dedicate alla lavorazione dell’argento, dando vita a un marchio che presto si distingue per valore, eleganza e ricercatezza. In questo libro, Bianca Guscelli, nipote del fondatore, ci conduce in un viaggio tra passato e presente, alla scoperta di una tradizione familiare ricca di storie e significati. Quando, in un momento di crisi, il marchio viene messo all’asta, Bianca sceglie di rilevarlo, guidata dal desiderio di custodire l’identità della famiglia e di dare nuova vita alla memoria del nonno. Da quella scelta nasce un racconto vibrante, fatto di aneddoti intensi e suggestivi, che restituiscono la singolarità di Brandimarte: uno spirito indomito che ha saputo lasciare un’impronta luminosa nel mondo dell’argento. "Brandimarte. Una storia italiana" è un intreccio di umanità e resilienza che celebra la forza dei sogni e la bellezza del resistere.
15,00 14,25

Italiano all'opera

Ilaria Bonomi

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 323

Il volume percorre, con saggi diversi legati da un unico filo conduttore, la storia linguistica dei libretti, dalle origini dell’opera lirica italiana, lungo il suo glorioso e magnifico percorso, fino ad arrivare ai giorni nostri. Per il Seicento sono illuminate figure poco note della librettistica e dell’opera italiana all’estero (Virgilio Puccitelli in Polonia) e dinamiche di passaggio attraverso momenti e stili differenti (riscritture di opere, nel libretto e nella musica, dal Barocco all’Arcadia). Per il Settecento ritorna la figura del grande Da Ponte. Della scena ottocentesca in questo libro è padrone assoluto Verdi, in compagnia di Rossini e della discussa opera verista. Ma l’opera, ben viva nonostante le previsioni di morte dopo Puccini, offre spunti e autori interessanti lungo il Novecento (Pizzetti, Bacchelli), e conosce oggi una nuova vitalità, messa in luce nell’ultimo saggio dedicato a una nota compositrice dei nostri giorni, Silvia Colasanti, e al rapporto tra parole e musica nel suo ricco e variegato teatro musicale.
29,00 27,55

Il librificio. Piccolo glossario dell'editoria

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 112

Il librificio è la nostra ideale fucina in cui abbiamo racchiuso i concetti, le nozioni e i protagonisti che animano il lavoro quotidiano in casa editrice. Ne è nato un glossario per lettori curiosi, uno strumento da consultare per esplorare un universo magico e affascinante come quello dell’editoria. Per ogni parola spieghiamo il significato, letterale e figurato, e raccontiamo notizie, curiosità e approfondimenti, attraversando tutta la filiera editoriale. Un’officina di parole, antiche e nuove, al passo con i tempi che cambiano. Ciò che rimane immutato è l’amore per il mondo dei libri.
16,00 15,20

Petrarca medievale

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 502

In questo libro vengono indagati gli aspetti umanistici dell’opera di Petrarca. Basti pensare al suo rapporto con i testi dell’antichità latina, alle innovazioni da lui apportate alle principali forme poetiche esistenti – sonetto, canzone –, all’emergere nei suoi testi di un io poetico complesso e tormentato, costantemente spinto dalla percezione di non essere al passo con le aspettative spirituali e temporali del suo tempo. Alcuni studi recenti hanno però cominciato a restituire un certo spazio al ruolo occupato dalla cultura religiosa e filosofica medievale nel pensiero di Petrarca, contestualizzando così le sue posizioni polemiche nei confronti di tale tradizione; un nuovo esame delle sue opere, e soprattutto di quelle latine, ha così messo in luce motivi e tracce della spiritualità medievale finora poco approfonditi: al di là della evidente e notissima influenza di Agostino e del modello di vita monastica, anche i Trionfi e l’Africa hanno meritato una nuova considerazione in questo senso. Questo volume, per sua stessa natura multiforme nelle sue parti, ha l’ambizione di sondare l’aspetto più medievale del poeta di Laura in varie componenti della sua scrittura, riposizionandolo più obiettivamente nel suo tempo. Lo scopo del volume non è stato, ovviamente, quello di riprodurre la semplificazione binaria che oppone un Petrarca medievale a un Petrarca umanista, ma piuttosto quello di stimolare un dibattito più aperto a problematizzazioni, eccezioni e chiaroscuri in relazione a un autore che si colloca costantemente a cavallo tra passato e futuro, tra ciò che non è più e ciò che potrebbe essere, tra il vecchio che si conosce e il nuovo che non si è ancora nominato.
40,00 38,00

Italiano dei semicolti, italiano popolare: ieri, oggi, domani

Libro

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 183

Le attestazioni linguistiche disposte, nei vari schemi interpretativi della lingua, sul fondo dell’asse diastratico hanno via via assunto, nel corso degli anni, una posizione di particolare rilievo nel dibattito scientifico. La riflessione sull’italiano popolare o italiano dei semicolti ha interessato infatti una quantità considerevole di studi impegnandosi nell’analisi di un numero consistente di testi, diversi tra loro per tipologia, livello socioculturale degli scriventi, periodo e luogo di composizione. Dopo la disamina delle direttrici essenziali delle indagini che hanno scelto a proprio oggetto l’italiano semicolto, il volume si propone due obiettivi: far emergere le convergenze e le divergenze esistenti tra le ricerche recenti per definire lo stato dell’arte e prestare una particolare attenzione all’esistenza dell’italiano popolare nel repertorio linguistico contemporaneo, comprendendo in esso l’uso dell’italiano come lingua seconda.
22,00 20,90

Napoli sonora. Fonosfera e storia culturale in età moderna

Libro

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 173

Questo libro raccoglie gli studi dedicati da specialisti di diversa provenienza disciplinare al problema della sonorità urbana di Napoli tra il tardo Quattrocento e il Settecento, cioè in un’epoca in cui l’immagine della città – per quanto non senza evoluzioni e trasformazioni – rivela una particolare coerenza culturale. Per contribuire alla ricostruzione di questa dimensione della capitale vicereale, musicologi, studiosi dello spettacolo, storici della lingua e della letteratura prendono in esame testimonianze di genere e natura differente: dalle opere teatrali alle relazioni che ci restituiscono occasioni festive e spettacolari, dagli spartiti alle tracce documentarie del mondo linguistico. I lavori qui raccolti si muovono pertanto all’interno di quel vasto e complesso oggetto culturale che è ormai diventato usuale chiamare soundscape o “paesaggio sonoro”, con un’espressione sempre più affermatasi negli ultimi cinquant’anni tanto da diventare abituale sia negli ambiti della ricerca storica sia nelle riflessioni di carattere ecologico e sociologico. Nell’affrontare il “caso Napoli” in epoca di Antico Regime, tra metà Cinquecento e metà Settecento, gli autori di questo libro hanno inteso offrire un contributo alla comprensione dello spazio sonoro storico di quella che rimase a lungo una delle più popolose ed estese città europee, caratterizzata tanto dalla competizione tra gruppi (laici e religiosi) per l’affermazione politica, economica e culturale, quanto dalla coerenza culturale del tessuto urbano con la conseguente convergenza di quegli stessi gruppi intorno a elementi simbolici unitari, che in quei decenni vennero rafforzandosi sino a diventare ampiamente condivisi: a partire dall’immagine della sirena Partenope che imbraccia la lira, la quale agli occhi sia dell’aristocrazia sia dei ceti popolari offriva una sintesi del mito musicale della città.
20,00 19,00

I «Triumphi» di Petrarca e la loro (s)fortuna cinquecentesca

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 185

Questo volume intende indagare la contrastata fortuna dei Triumphi di Francesco Petrarca nel Cinquecento italiano. Se fino al Quattrocento si può dire che Petrarca è soprattutto l’autore dei Triumphi, è altrettanto vero che avviene, in epoca rinascimentale, un brusco rovesciamento dei termini che porta in vetta alle gerarchie dei valori letterari i Rerum vulgarium fragmenta. Ma questo rovesciamento non ha certo sortito il risultato di cancellare l’altro Petrarca volgare (per tacere di quello latino), quello dell’opera visionaria e allegorica in terzine, che continuò ad essere stampato, letto, e riccamente commentato: nonostante la primazia acquisita dal Canzoniere, infatti, l’idea che le due opere componessero un insieme non separabile era ancora forte nel Cinquecento, com’è evidente nelle soluzioni editoriali che continuavano a porre le due opere fianco a fianco. I Triumphi sono anche un’opera di profonda e tormentata spiritualità, i cui culmini sono la resurrezione del corpo e l’annullamento del tempo in un’eternità che, in quanto priva di estensione e bloccata in un immobile presente destinato a esaltare la chiarezza della fama ottenuta in vita, finisce per somigliare a un grande libro della memoria in cui non cessa di troneggiare la figura di Laura. Dagli studi qui presentati emerge un quadro ricco e problematico, che incrocia questioni centrali per la storia della letteratura rinascimentale, quali la varietà delle pratiche esegetiche e il rapporto attivo e interpretativo tra testo e immagine.
19,00 18,05

Sciascia e la lingua dell'impegno. Analisi dei racconti inchiesta degli anni Settanta

Angelo Campanella

Libro: Libro in brossura

editore: Cesati

anno edizione: 2025

pagine: 233

Il volume offre un’analisi stilistica e linguistica dei racconti inchiesta di Sciascia pubblicati nel corso degli anni Settanta: Atti relativi alla morte di Raymond Roussel (1971), La scomparsa di Majorana (1975), I pugnalatori (1976), L’affaire Moro (1978), Dalle parti degli infedeli (1979). L’intreccio tra elementi archivistici, prosa argomentativa e sequenze narrative – esaminato con un close reading sistematico – fa emergere uno Sciascia acuto lettore (e impostore, quando sembra imbrogliare le carte), filologo, linguista, e persino “numerologo”. La capacità di armonizzare tutte queste istanze e tipologie testuali in una prosa riconoscibile dà luogo alla lingua dell’impegno, uno strumento capace di universalizzare il particulare della cronaca attraverso lo sguardo assoluto e talvolta anche metafisico della letteratura. Questo primo lavoro organico pone le basi per un progetto di analisi comparata tra i vari generi letterari frequentati da Sciascia nell’arco di oltre un trentennio di produzione letteraria, saggistica e giornalistica.
26,00 24,70

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