Libri di Elisabetta Ricci
A un metro dal traguardo. Luigi Cacciotti. Un uomo perbene
Elisabetta Ricci
Libro: Libro in brossura
editore: Atlantide Editore
anno edizione: 2022
pagine: 136
Raccontare Luigi Cacciotti, per diversi anni Consigliere, Assessore e poi Vicesindaco di Carpineto Romano, sarà un viaggio che ci porterà a ricordare le sue fasi di vita, tutte importanti. Di volta in volta scopriremo un bambino, un ragazzo, un uomo che ha voluto vivere la sua vita in modo totale, profondo, senza mai fermarsi, sempre pronto a scoprire il mondo. Sempre pronto a fronteggiare i piccoli e grandi problemi che ogni persona incontra quotidianamente. Ha vissuto per soli 58 anni ma in questo suo passaggio ha cercato di fare, ha cercato di lasciare un segno, non solo nei suoi affetti; ha creduto in ideali che lo hanno portato a compiere un viaggio nel sociale, tra i suoi concittadini, cercando di sposare i problemi di tutti e di ognuno, cercando di essere utile alla comunità di cui faceva parte sin dalla nascita, convinto che, insieme, fosse possibile fare tanto, per una comunità in crescita ed in continua evoluzione.
Un’allodola nell’anima
Elisabetta Ricci
Libro
editore: Betti Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 88
I racconti di questa raccolta non parlano di animali, piuttosto sono gli animali che raccontano di se stessi, delle loro imprese e impressioni sul mondo di noi umani. Raccontano storie viste da un punto di osservazione segnato dal loro livello evolutivo, notando avvenimenti, comportamenti singolari e incomprensibili degli umani, talvolta ingiustificabili per un animale. Parlano mammiferi, uccelli, ma anche piccoli se non microscopici invertebrati che narrano episodi della loro umile ricca vita che si intreccia con quella degli uomini in uno scambio di perle di saggezza reciproche che ispirano un’esistenza semplice, con valori archetipici che tendiamo a negarci. Questi protagonisti animali così inermi, ispirano tenerezza e protezione dalla prepotenza umana che troppo spesso li considera solo effetti collaterali della vita sulla terra.
Cecilia Gallerani. Femina nova, di dame, duchi e marchesi io scrivo
Elisabetta Ricci
Libro: Libro in brossura
editore: Betti Editrice
anno edizione: 2019
pagine: 58
Correva l’anno del Signore 1489 e, nella Milano opulenta di Ludovico il Moro, l’incontro di fulgide menti produsse un mirabile fermento creativo, motore di una straordinaria produzione artistica e scientifica, inserita pienamente nel grande lume del Rinascimento. È in questo mondo che Cecilia Gallerani si mostrò nelle sue molteplici personalità di donna, di cortigiana e di mecenate: una vera protagonista del suo tempo con una vita intensa e consapevole, degna di una Femina Nova.
Le donne di scuola sono tutte belle
Elisabetta Ricci
Libro: Copertina morbida
editore: Gruppo Albatros Il Filo
anno edizione: 2017
pagine: 68
"Le donne di scuola sono tutte belle" è una lunga riflessione su quello che una maestra, una "donna di scuola" come ama definirsi, pensa riguardo alla scuola. L'insegnamento per la maestra Elisabetta non è un lavoro come un altro, al contrario è una professione delicatissima, grazie alla quale le nuove generazioni imparano ad affrontare la vita e la società tutta. La poca considerazione di cui l'istituzione scolastica gode da parte delle alte sfere spinge a cercare soluzioni alternative per avvicinare i ragazzi, e ancora di più i bambini, a un apprendimento più spontaneo, tecnologico, aperto a nuove strade.
Sul fronte dell'Isonzo. Giuseppe Cacciotti. Primo caduto di Carpineto Romano nella Grande Guerra
Elisabetta Ricci
Libro: Libro in brossura
editore: Atlantide Editore
anno edizione: 2023
pagine: 76
“Mese di luglio, monte Falzarego. Sono seduta all’inizio di un sentiero che porta alle trincee scavate dai soldati della Grande Guerra e, davanti al panorama bellissimo di cime alpine possenti, la mia mente corre verso un ricordo." Un nome riaffiora, quello del prozio Giuseppe, morto a soli 21 anni nel primo conflitto mondiale. Così questi luoghi di vacanza assumono subito un diverso significato. Quella guerra lontana nel tempo, e nello spazio, se penso a Carpineto Romano, il paese da cui provengo, improvvisamente diventa vicina. Giuseppe è morto il 1° luglio 1915, ‘sul campo di battaglia’, diceva mia nonna. Ma quale campo? Quale battaglia? A queste domande ho tentato di dare una risposta, in memoria di Giuseppe e dei tanti come lui, contadini che avevano riposto la zappa per avere in cambio un fucile e un’uniforme e una destinazione al fronte, accanto ad altri giovani che parlavano dialetti diversi e che non si erano mai allontanati dal paese, e quel paese era il loro mondo.