Libri di Emanuele Fiume
La Bibbia ferita. Cronaca di tre stragi religiose (1620)
Emanuele Fiume
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2020
pagine: 176
Il colpo di sciabola che avrebbe dovuto trafiggere il cranio di Andreas Kramer, rifugiatosi nella chiesa di S. Giovanni dove lo trovarono i lanzichenecchi croati, fu frenato dal corposo volume che il pastore luterano teneva tra le mani, una raccolta di testi biblici e di commenti alle scritture. Era il 1631 e in Europa infuriava la guerra dei Trent’anni. La lama squarciò ma non distrusse quella bibbia, simbolo di un conflitto religioso la cui ferocia sarebbe rimasta insuperata fino al XX secolo. Questo libro racconta la storia di tre luoghi perduti, tre episodi della violenza che si abbatté sulle popolazioni di fede protestante nel cuore del continente: la strage di Valtellina (1620), l’assedio di La Rochelle (1627-’28) e quello di Magdeburgo (1630-’31), dove persero la vita ventimila uomini in poche ore. Tre catastrofi che scossero profondamente l’Europa del tempo e che interrogano ancor oggi la nostra coscienza.
Raccolta di preghiere e di testi liturgici della Riforma protestante del XVI secolo
Libro
editore: Claudiana
anno edizione: 2017
pagine: 176
Una raccolta di preghiere – inedite o poco note al pubblico italiano ma significative e spiritualmente intense, come quelle tratte dallo storico Book of Common Prayer anglicano – inerenti diversi ambiti liturgici e spirituali della Riforma protestante nei suoi primi decenni.
Giovanni Calvino. Il riformatore profugo che rinnovò la fede e la cultura dell'Occidente
Emanuele Fiume
Libro: Libro in brossura
editore: Salerno Editrice
anno edizione: 2017
pagine: 304
“Le due ultime opere biografiche di spessore su Giovanni Calvino scritte da autori italiani risalgono alla prima metà del secolo scorso. Nel 1934 Renato Freschi pubblicò un poderoso lavoro in due volumi, premiato dalla Regia Accademia d'Italia. Tredici anni più tardi usci postumo il corso universitario del professor Adolfo Omodeo a cura di Benedetto Croce," Le biografie, oltre a risentire comprensibilmente dell'idealismo del tempo, tendono entrambe a sfumare la distinzione tra persona e pensiero, immolando cosi la vicenda umana del Riformatore sull'altare della sua dottrina, compresa e descritta in modo sistematico. Da queste emerge dunque la personalità di un Calvino rigido e inflessibile cosi come viene interpretata la sua teologia da parte dei due autori. Entrambi riconoscono nella figura di Calvino una delle chiavi di volta della modernità occidentale, ma distogliendo il loro interesse da una serie di questioni religiose che egli aveva proclamato, creduto e vissuto come essenziali. A sua volta l'opera di Giorgio Tourn rappresenta una vivace e rapida sintesi della vita e del pensiero del Riformatore, purtroppo compressa nell'alveo benemerito, ma limitante, del testo di larga divulgazione.' Allo stesso Tourn si deve, oltre che vari studi di ottimo livello sul teologo francese, quella che è ancora l'opera imprescindibile per la conoscenza di Calvino nell'ambito culturale italiano: la curatela dell'edizione dell'Institutio calviniana in italiano.” (Dall'Introduzione)
Il protestantesimo. Un'introduzione
Emanuele Fiume
Libro
editore: Claudiana
anno edizione: 2016
pagine: 144
Il volume ordina conoscenze e informazioni sulla teologia, la storia e l'attualità di un movimento religioso che ha profondamente influenzato l'Occidente e la cristianità dell'ultimo mezzo millennio. Introduce il lettore alle sfide del protestantesimo nel mondo moderno mettendone a fuoco le problematiche storico-teologiche e osservandone le connessioni, interruzioni e riscoperte. Un testo che vuole anche essere un'indicazione di coraggio, quello di accettare e prendere sul serio le sfide su Dio, la rivelazione, l'umanità e il mondo con il rigore che il protestantesimo ha ricevuto dalla Scrittura.
Il sinodo di Dordrecht (1618-1619). Predestinazione e calvinismo
Emanuele Fiume
Libro
editore: Claudiana
anno edizione: 2015
pagine: 135
Convocato dagli Stati generali delle Province Unite dei Paesi Bassi all'inizio della guerra dei Trent'anni, il sinodo di Dordrecht affrontò le controversie legate all'arminianesimo, che riprendeva le posizioni critiche del teologo Jacob Hermandszoon (Arminio) rispetto ad alcune posizioni calviniste, in particolare la predestinazione - il rapporto tra la sovranità di Dio e la libertà umana in relazione alla grazia che salva -, ovvero al cuore stesso della Riforma. Il sinodo delle chiese riformate europee tenutosi a Dordrecht tra il 1618 e il 1619 definì faticosamente la dottrina della predestinazione con un compromesso che escludeva qualsiasi riduzione dell'efficacia della grazia all'arbitrio umano e al contempo conciliava l'interpretazione universale dell'espiazione compiuta da Cristo con l'applicazione particolare, secondo il decreto eterno, dei benefici del suo sacrificio ai soli eletti. Espressione più pura della rigorosa linearità del pensiero calvinista del primo Seicento, il sinodo di Dordrecht - unico incontro tra delegati di gran parte delle chiese riformate europee fino all'era ecumenica - propone un'interpretazione radicale del primato della grazia che continua a interrogare i credenti.