Libri di Ernesto Calvanese
Pedofilia. Un approccio multiprospettico
Anna Coluccia, Ernesto Calvanese
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 272
La reazione sociale alla devianza. Adolescenza tra droga e sessualità, immigrazione e «giustizialismo»
Ernesto Calvanese
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2012
pagine: 208
Dalla rapina al lancio di sassi da un cavalcavia, dall'uso di marijuana allo spaccio di eroina, dalla prostituzione alla convivenza omosessuale, dalla difesa sommaria al lavavetri extracomunitario, e tante altre condotte illecite, disturbanti, problematiche: questi sono gli argomenti di un testo che mette in evidenza come un gruppo di più di 2.000 adolescenti e post-adolescenti giudichino tali comportamenti. L'indagine ha come obiettivo l'analisi del quadro di consenso e di dissenso nei confronti di alcune condotte, al fine di stabilire quali siano le aree di comportamento maggiormente accettate o tollerate, e quali, invece, vengano giudicate come "questioni controverse".
Media e immigrazione tra stereotipi e pregiudizi. La rappresentazione dello straniero nel racconto giornalistico
Ernesto Calvanese
Libro
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2011
pagine: 208
Non c'è giorno nel quale non si parli a livello mediatico di immigrazione, e non c'è giorno nel quale non si faccia cenno al pericolo, alla criminalità, all'allarme sociale, al semplice fastidio che a questa tematica si correlano, in modo si direbbe ineluttabile e deterministico. Questo è quanto principalmente emerge dalla ricerca effettuata negli anni 2005-2008 su tre testate nazionali "Corriere della Sera", "Il Giornale", "la Repubblica", che hanno evidenziato come di stranieri si parli esclusivamente in termini di conflittualità e di problematicità, anche quando sono stati proposti articoli non direttamente incentrati sulla loro delittuosità. I temi costanti sono il binomio straniero-criminalità, la pericolosità sociale dei migranti, il controllo, la giustizia e le misure preventive e penalmente repressive. La ricerca sulle tre testate ha evidenziato, nel raffronto con la divulgazione dei reati messi in atto da italiani un grave squilibrio, nel senso di una rappresentazione pressoché globale della delittuosità degli stranieri (sotto-rappresentata al 3,47%), rispetto ad una sotto-rappresentazione della criminalità autoctona pari al 30,61% in meno rispetto ai dati statistici ufficiali. E l'omissione vale quanto una sovra-rappresentazione, in una realtà virtuale la cui "conoscenza" dipende quasi globalmente dai media. Da questo continuo "martellamento" di notizie non può non derivare il consolidarsi dello stereotipo attinente alla minaccia degli stranieri.