Libri di Ezio Bellotti

La fisica è un mondo magico, ancor più fantastico del film più fantasioso sino ad ora proiettato, ne sono testimonianza le recenti scoperte che hanno rivoluzionato il mondo scientifico e la vita quotidiana di noi tutti. Oggi la tecnologia mette a disposizione una infinità di fonti da cui apprendere, informarsi, studiare, ma per un ragazzo che si affaccia su questo mondo non è sufficiente la quantità di informazioni ma ci vorrebbe una didattica che abbia la capacità di coinvolgimento e che stimoli la voglia di apprendere. Enea è una ragazzino curioso, con tanta voglia di capire, gli viene in soccorso il nonno, che, utilizzando strumenti non usuali, lo coinvolge, o meglio lo travolge con una moltitudine di nozioni ma adatte alla giovane età del ragazzo che lo stimolano a cercare di apprendere sempre più. Se desideri addentrarti in questo fantastico mondo non devi far altro che iniziarne la lettura, i metodi di insegnamento del nonno sono tali da rendere semplice anche il complesso argomento trattato, non è uno sterile manuale di nozioni ma un particolare sistema di coinvolgimento per stimolare la curiosità sia dei giovani che meno giovani adatto a chi vuol iniziare a comprendere l'avvincente mondo dell'immensamente piccolo.

Il judo è considerato arte marziale particolarmente adatta alla difesa personale, attira per le spettacolari proiezioni osservate nelle competizioni, viene elogiato per l'efficacia delle tecniche sia di proiezione che di controllo e per i benefici fisici ottenuti con la pratica; chi vi si appassiona studiandone la storia, i principi filosofici e morali, ne scopre le effettive finalità che poco hanno a che fare con l'agonismo. Samuel, ragazzo introverso, con numerosi problemi relazionali, vessato dai bulli del quartiere, si avvicina al judo proprio con l'intento di imparare a difendersi, scoprendone, grazie agli insegnamenti del maestro, le caratteristiche meno evidenti ma più importanti: non sopraffare l'avversario, ma controllarlo e plasmarlo così da educarlo promuovendo l'idea del suo fondatore, Jigoro Kano, che il successo personale ed il benessere della società sono interconnessi.

In una cittadina dell'hinterland milanese il tempo trascorre tranquillo, senza accadimenti di rilievo. Una città dove i parchi, il centro storico, i percorsi lungo il Naviglio Piccolo e la zona del mercato consentono una vita serena sino a quando un ritrovamento inaspettato evidenzia una situazione a dir poco raccapricciante. Un elenco innumerevole di persone scomparse nel nulla senza lasciar traccia, delle quali nessuno se ne era mai preoccupato. La Polizia si attiva con indagini che evidenziano la vera natura di alcune persone che, apparentemente, sembrano prive di vizi ed invece risultano essere egoiste, prive di umanità, attente solamente alle proprie necessità, ai propri capricci. Un racconto giallo/horror ambientato in una cittadina realmente esistente, con un epilogo... particolarmente appetitoso.

Ricchezza, cos'è la ricchezza? E' ricco chi possiede tanto denaro? E' ricco chi ha tanti beni? E' ricco chi ha vicino a sé tanti cari? O è ricco chi possiede buona salute? Esistono tante forme di ricchezza, la parola che le accomuna potrebbe essere "possedere"? Peppino e Lounis, due persone dalle differenti origini, dalle differenti culture intrecciano i loro destini in una Italia del nord, un'Italia dove l'italiano parlato è un italiano approssimativo, ricco di imperfezioni, di forme dialettali, a volte divertenti, spesso incomprensibili soprattutto per chi proviene da regioni italiane diverse, dove il ritmo monotono della vita quotidiana viene interrotto da due accadimenti tanto diversi quanto connessi, dove la vincita di due milioni di euro ed il guadagno di cinquanta euro possono entrambi cambiare drasticamente la vita ai due personaggi de "la grande vincita". Fumetto con un risvolto morale, ambientato nel paese di origine dell'autore dove alcuni personaggi sono reali come reali sono le loro cadenze, i loro consueti modi di dire, le loro abitudini, personaggi che assistono agli accadimenti facendosi coinvolgere dagli eventi, che sono invitati a riflettere sulla reale valenza della "ricchezza" quando Peppino e Loinis confrontano le fortune accadute ad entrambi, perché forse non è la ricchezza in sé a migliorare la vita quanto il suo utilizzo…