Libri di Federica De Cordova
Legami possibili. Ricerche e strumenti per l’inclusione delle famiglie LGB
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2020
pagine: 200
Negli ultimi anni la presenza delle famiglie omogenitoriali nella società italiana è emersa sempre più, occupando anche spazi nella ricerca così come nel dibattito politico. "Legami possibili" intende restituire un quadro di questi nuclei, ricostruendo i percorsi attraverso i quali si strutturano e “fanno famiglia”, guardando in particolare alle pratiche e ai contesti quotidiani. Sono dati importanti per mettere a fuoco la continuità con altre forme familiari, insieme alle specificità della loro condizione, che in Italia manca di un riconoscimento sociale e giuridico. Il vuoto di riconoscimento ha un impatto sulla vita delle persone e si riverbera anche nelle relazioni che queste instaurano nei contesti informali e formali, in particolare con istituzioni come la scuola e i servizi sanitari. Che strumenti hanno famiglie e professioniste/i per gestire questi incontri nel rispetto delle differenze e per favorire spazi reali di inclusione, adeguati a cogliere la complessità e il dinamismo familiare nel suo dispiegarsi? Autrici e Autori appartenenti al mondo della ricerca, dei servizi, dell’attivismo politico hanno contribuito a questo volume collettaneo fornendo dati, chiavi di lettura, strumenti per chi lavora nei servizi, per le famiglie, per chi fa ricerca o, più semplicemente, per chiunque abbia un interesse a comprendere i processi che attraversano la nostra contemporaneità.
Senso del lavoro nelle economie diverse. Uno studio interdisciplinare
Lucia Bertell, Federica De Cordova, Antonia De Vita, Giorgio Gosetti
Libro: Libro in brossura
editore: Franco Angeli
anno edizione: 2017
pagine: 160
Cosa succede quando cambiando il proprio stile di vita ci si trova di fronte a un nuovo senso del lavoro? Questa domanda ha portato il gruppo di ricerca TiLT (Territori in Libera Transizione), attivo presso l'Università di Verona, ad approfondire la ricerca nell'ambito delle realtà e dei movimenti delle Economie diverse (economia solidale, di giustizia, ecologica, dei beni comuni) con uno sguardo concentrato sul lavoro e sulle piccole produzioni. Dallo studio del lavoro-produzione di panificatori e di agricoltori biologici, è emerso il senso di scelte individuali, spesso sostenute da una comunità o da una rete, che non dimenticano il contesto materiale da cui partono e che immaginano di trasformare. Per loro, economia diversa è l'esito di un congedo dalle forme tradizionali del lavoro, una “transizione verso nuovi modelli produttivi come ricerca di buona vita”, che fa fiorire non il rifiuto ma il “preferirei di no” per collocarsi in una “condizione transitante”. Lì dove il neoliberismo costringe donne e uomini nella strettoia del lavoro/non lavoro, in forme contemporanee di alienazione, essi ribaltano il segno di questa condizione in un rinnovato senso del lavoro e delle sue qualità. Queste storie, raccolte tra la Sardegna e il Veneto, raccontano percorsi divergenti dall'idea di diventare imprenditori di se stessi o di un lavoro orientato dal profitto, contribuendo a tracciare le nuove configurazioni dei lavori in sintonia con il vivente.