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Libri di Federico Finchelstein

Aspiranti fascisti. Vademecum per contrastare la più grave minaccia alla democrazia

Federico Finchelstein

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2025

pagine: 248

«Gli aspiranti fascisti sono estremisti che non hanno (ancora) toccato i livelli di fervore ideologico, violenza e menzogna raggiunti dai fascisti storici. Essi non sostengono apertamente il fascismo, ma gravitano verso stili e comportamenti politici di stampo fascista e rappresentano una pericolosa minaccia alla democrazia. Leader populisti come Trump non sono ancora fascisti poiché non hanno (ancora) distrutto la democrazia». Siamo in un'epoca di autoritarismi sostenuti da maggioranze elettorali: la nuova minaccia alla democrazia viene da leader eletti che usano i mezzi del fascismo per scardinare il sistema dall'interno. Federico Finchelstein, uno dei maggiori studiosi del fascismo e del populismo, analizza il fenomeno con grande lucidità: c'è una tendenza globale del XXI secolo verso una forma di autocrazia che, riprendendo elementi del populismo classico, lo ha tramutato in «aspirante fascismo». Se Trump e gli Stati Uniti rappresentano il caso più eclatante, la normalizzazione dell'antidemocrazia è ormai presente in diverse forme in ogni parte del mondo: nell'India di Narendra Modi e nell'Argentina di Javier Milei, in Israele con Benjamin Netanyahu, in Ungheria con Viktor Orbán e in Italia con Giorgia Meloni. Sono tutti «aspiranti fascisti»: non si proclamano apertamente fascisti, ma di quel sistema adottano i metodi, fermandosi – per ora – a un passo dalla dittatura. Secondo Finchelstein, dei quattro pilastri del fascismo – la violenza e la militarizzazione della politica, le bugie e la propaganda, la xenofobia, la dittatura – i primi tre sono già pienamente operativi in molti contesti politici attuali, manca solo il quarto. Ma sulla strada che porta alla dittatura fino ad ora questi leader hanno vacillato: il loro fascismo dunque è ancora solo un'aspirazione. Il 6 gennaio 2021 Donald Trump tentò un colpo di Stato; se fosse riuscito a portarlo a termine, probabilmente sarebbe diventato un dittatore. E tuttavia, dopo l'assalto a Capitol Hill, non soltanto Trump non è stato emarginato dalla politica, ma è rimasto il leader di riferimento della destra americana, e non solo, riuscendo a farsi rieleggere presidente. Forse la sua più duratura influenza sarà proprio la normalizzazione a livello globale degli aspiranti fascisti. Come considerare il trumpismo: una forma rude di autoritarismo o una forma blanda di fascismo? Rispondere a questo interrogativo è possibile se, come scrive Nadia Urbinati nella Prefazione al volume, «con Finchelstein, seguiamo il percorso storico del populismo come forma addomesticata assunta dal fascismo nel secondo dopoguerra». Questo libro è insieme una documentata analisi e un monito: se non impariamo a riconoscerli in tempo, gli aspiranti fascisti di oggi si trasformeranno nei dittatori di domani. La democrazia ha gli anticorpi per combatterli?
19,00 18,05

Mitologie fasciste. Storia e politica dell'irrazionale

Federico Finchelstein

Libro: Libro in brossura

editore: Donzelli

anno edizione: 2022

pagine: 192

Per il fascismo il mito era la realtà – se non più reale della realtà stessa. Le concezioni fasciste di «capo», «nazione», «potere» e «violenza» erano pervase da un immaginario mitico e da fantasie di trascendere la storia. Così l’idea di un passato mitico avrebbe ispirato la necessità di un eroico rovesciamento del presente, ritenuto corrotto, alla volta di un futuro redento grazie alla forza. Qual è la particolarità delle mitologie fasciste e in che modo questa prospettiva aiuta a spiegare l’influenza e i pericoli del fascismo, ieri come oggi? Attingendo a una sorprendente combinazione di pensatori – Jorge Luis Borges, Sigmund Freud e Carl Schmitt –, Federico Finchelstein svela come il fascismo sia stato una fucina di nuove mitologie politiche. Dimostra, per esempio, come l’opera letteraria e critica di Borges e gli scritti psicoanalitici di Freud abbiano enfatizzato il ruolo del mito e dell’inconscio nella politica fascista. Finchelstein prende in esame sia le idee di Freud e Borges sull’«Io», la «violenza» e il «sacro», sia la relazione tra vittime delle violenze fasciste e mitologie che idealizzano i violenti.
19,00 18,05

Breve storia delle bugie dei fascismi

Federico Finchelstein

Libro: Copertina morbida

editore: Donzelli

anno edizione: 2020

pagine: 208

Da Hitler a Mussolini, i capi dei regimi fascisti hanno fatto della menzogna la base del proprio potere. I seguaci delle ideologie fasciste credevano ad ogni affermazione del capo, ritenendolo una sorta di incarnazione della verità stessa. Perché un fascista considera le menzogne più assurde, e spesso odiose come quella della razza, pura verità? Nel fascismo è l'idea stessa della verità empirica ad essere messa in discussione: la verità non corrisponde a ciò che si vede, ma a ciò che si crede, indipendentemente da qualsiasi prova o dimostrazione. Federico Finchelstein riprende la sua definizione ampia di fascismo e post-fascismo - secondo la quale gli attuali governi populisti non sono che manifestazioni di una forma di fascismo adattata alle regole democratiche - per far emergere la centralità delle bugie nei fascismi, a suo avviso uno degli elementi essenziali per comprendere il funzionamento non solo del fascismo storico, ma anche delle sue versioni odierne. Prefazione di Angelo Ventrone.
17,00 16,15

Per una storia della menzogna nel fascismo

Federico Finchelstein

Libro: Libro in brossura

editore: Eum - Centro Edizioni Università di Macerata

anno edizione: 2019

pagine: 75

Nel 1945 Hannah Arendt osservava che il fascismo era una menzogna assoluta, una menzogna, scriveva, con mostruosi effetti politici. I fascisti, infatti, trasformavano deliberatamente menzogne in realtà. Ma la Arendt non voleva semplicemente denigrare i fascisti. Come molti dei suoi contemporanei anti-fascisti, voleva anzi capire perché così tante persone fossero convinte che l’ideologia fascista rappresentasse la pura e semplice verità. Come mai, masse di seguaci seguivano quelle bugie fino alla fine, fino al punto di morire per la causa? Chi muore per una menzogna?
6,00 5,70

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