Libri di Félix Nadar
L'arte del ritratto
Félix Nadar
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2024
pagine: 264
Nadar, pseudonimo di Gaspar-Félix Tournachon (1820-1910), è considerato da molti - ad esempio da Roland Barthes - il più grande fotografo di tutti i tempi, colui che trasformò con la fotografia ai suoi esordi il destino stesso dell’immagine, esercitando un’influenza decisiva soprattutto sulla pittura. Introdotta da un esteso scritto di Marco Vallora, la presente è la più vasta e completa rassegna delle fotografie di Nadar disponibile in Italia. Completano l’opera un’ampia scelta di testi di Nadar, contributi critici e una nota biografica. Con uno scritto di Marco Vallora.
Charles Baudelaire intimo. Il poeta vergine
Félix Nadar
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2023
pagine: 282
Pescando lettere, biglietti e fogli sparsi da una grande cesta, Nadar rievoca la propria gioventù, il primo incontro con Baudelaire: tutto un mondo di artisti, editori, scrittori, giornalisti e attori, le ascensioni in pallone, la fotografia aerea, episodi e testi poco noti. Oltre alle carrellate sui gruppi artistici e letterari dell’epoca, dipinti con humour e gusto della caricatura, l’autore presenta l’unico testo teatrale che Baudelaire ha lasciato e una lunga lista di poesie progettate e mai scritte di cui i soli titoli bastano a scatenare l’immaginazione. In appendice a questa nuova edizione illustrata del libro di Nadar sono pubblicati per la prima volta i testi su Baudelaire di Théodore De Banville (da Petites études. Mes souvenirs), Maxime Du Camp (da Souvenirs littéraires – Les Revenants) e Jean-Émile Daruty De Grandpré (Baudelaire et Jeanne Duval).
Quando ero fotografo
Félix Nadar
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2021
pagine: 256
"Signore, sono così spaventato del risultato che abbiamo ottenuto che sono a pregarvi nei termini più insistenti e che sollecito come un favore, di distruggere tanto le prove che potete avere come la lastra. Non ho bisogno di dirvi come sarei dispiaciuto nel sapere che una sola di quelle tristi effigi potesse essere nota. Sono ancora sofferente e spero d'essere in migliore stato fra qualche giorno: ma in nome del cielo, non lasciate sussistere, per amicizia per me, il risultato di quel momento. [...]" (Lettera di Eugène Delacroix a Nadar, 9 luglio 1858)
Una vita da gigante
Félix Nadar
Libro: Libro rilegato
editore: Contrasto
anno edizione: 2021
pagine: 235
Grande fotografo ma anche sperimentatore, attivista politico, giornalista impegnato, caustico caricaturista, inventore di nuove tecniche fotografiche e pioniere del volo: Nadar è stato tutto questo e accanto ai suoi celebri ritratti, da Sarah Bernhardt a Gioacchino Rossini, da Victor Hugo a Jules Verne, di lui ci rimangono anche le straordinarie narrazioni. “Una vita da gigante” raccoglie oltre cento immagini, accompagnate da una scelta ragionata dei suoi testi, che ci restituiscono il ritratto di un uomo e un artista eccezionale, avventuroso, curioso, geniale, e insieme il vivido affresco della Francia del XIX secolo.
Charles Baudelaire intimo. Il poeta vergine
Félix Nadar
Libro: Libro in brossura
editore: MC
anno edizione: 2019
pagine: 128
"Charles Baudelaire intimo" viene pubblicato per la prima volta nel 1911, postumo. È un ritratto del grande poeta francese da parte di un amico, Gaspard-Félix Tournachon, universalmente noto come Nadar, che è anche uno dei più grandi fotografi. «Glorificare il culto delle immagini, mia grande, unica, primitiva passione!» scrive Baudelaire ne "Il mio cuore messo a nudo". Il sodalizio fra i due geni resiste in virtù della vocazione/devozione per l'immagine, religione per entrambi, diversamente professata. Da Nadar con le magnifiche sorti della scienza e della tecnica – ma lui non è straniero al mondo in cui è nato: protetto da uno scudo smisurato in lega di talento, ego e autoironia, sopravviverà titanico ai lutti e ai fallimenti. Si perdeva per il sogno di Icaro, Tournachon, grandioso, mitologico, archetipico. Il vecchio Padre Tempo lo aspetterà sbuffando fino a novant'anni per dargli la soddisfazione di una sua trionfale retrospettiva all'Éxposition Universelle... Baudelaire, invece, estraneo addirittura a se stesso. Gli incubi ricorrenti degli ultimi anni, che traduce in progetti letterari ma non ha il cuore di portare a termine, radunano le macerie di mille Case Usher, e se evocano un mito è più simile a Cthulhu. Lo "scrittore della vita moderna" tollera la vita moderna solo se mediata dall'arte, perché la vita che non è arte, inerte conseguenza della natura, lasciata all'incuria, non può essere altro che bruttezza esteriore e interiore...
Una vita da gigante
Félix Nadar
Libro: Libro rilegato
editore: Contrasto
anno edizione: 2017
pagine: 233
Grande fotografo ma anche sperimentatore, attivista politico, giornalista impegnato, caustico caricaturista, inventore di nuove tecniche fotografiche e pioniere del volo: Nadar è stato tutto questo e accanto ai suoi celebri ritratti, da Sarah Bernhardt a Gioacchino Rossini, da Victor Hugo a Jules Verne, di lui ci rimangono anche le straordinarie narrazioni. "Una vita da gigante" raccoglie oltre cento immagini, accompagnate da una scelta ragionata dei suoi testi, che ci restituiscono il ritratto di un uomo e un artista eccezionale, avventuroso, curioso, geniale, e insieme il vivido affresco della Francia del XIX secolo.
L'arte del ritratto
Félix Nadar
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2016
pagine: 261
"Respira sempre qualcosa di pantagruelico, di esagerato, di smisurato, intorno alla figura di Nadar, al suo esprit du géant, e non soltanto per quanto riguarda il suo fisico voyant, esuberante e spropositato (come sosteneva, tra ironia ed orgoglio suo fratello Adrien: "Ha tutti gli organi doppi"). Lo lascia arguire anche la sua auto-caricatura nel Panthéon Nadar: giunto trafelato all'agognato palo d'arrivo di quella sua titanica impresa folle, ovvero quel cartello-dedica, che segna come un profondo sospiro di sollievo anche grafico -, quasi una pausa, un vuoto d'apnea, al centro ottico di tutta quella sinuosa fiumana dantesca di volti illustri e riconoscibili, quell'autoritratto graffiante, con gambette da rana, calzate bicolori, ed adunche come zampe di ragno, alla Louise Bourgeois, e poi quella rossastra criniera scomposta di capelli al vento , non riesce davvero a mascherare e contenere il gigantismo dilagante di quella sua proverbiale 'zucca' in fuoco. Quella sua 'testa che è simile ad una cometa' - così come lo raccontava il suo amico Théodore de Banville, che insieme a lui ed a Baudelaire formava un trio d'inseparabili: 'e la criniera rossiccia , che inalberava come un incendio'." (dall'introduzione di Marco Vallora)
Felix Nadar & Co. Omaggio a Felix Nadar (1820-1910). Ediz. italiana, inglese, francese e tedesca
Félix Nadar
Libro: Libro rilegato
editore: Postcart Edizioni
anno edizione: 2010
pagine: 116
Omaggio all.arte del ritratto, genere che ha reso Nadar celebre e conosciuto in tutto il mondo. Oltre ad una significativa selezione di ritratti di Nadar, il libro contiene gli scatti di altri importanti fotografi, italiani e francesi, invitati per rendere omaggio a Nadar, ciascuno con il proprio modo di interpretare l'arte del ritratto. Tra i fotografi italiani: Gabriele Basilico, Francesco Zizola e Claudio Corrivetti; tra i francesi: Frank Horvat, Bernard Plossu, Jean-Patrick Gueritaud, Pierre Grech, Catherine Gfeller, Julia Fullerton-Batten, Agnes Geoffray, Samatha Appleton, Damien Darchambeau, Aurore Valade, Alexandra Auffret, Chen Man.
Charles Baudelaire intimo: il poeta vergine
Félix Nadar
Libro: Libro in brossura
editore: Robin Edizioni
anno edizione: 2017
pagine: 96
Nadar e Baudelaire sono amici fin dalla gioventù, con differenze di carattere e di vedute che insinuano nel loro rapporto una costante, velata schermaglia. Verso la fine di una vita molto lunga, quando l'editore Crépet fa uscire le opere complete di Baudelaire (1906), inserendovi una raccolta di aneddoti raccolti da Asselineau, Nadar si convince a mettere ordine nei ricordi e a ricopiare le lettere dell'amico, scrivendo una sorta di anomala biografia, affettuosa e irriverente. Pescando lettere, biglietti e fogli sparsi da una grande cesta, rievoca la propria gioventù, il primo incontro con Baudelaire: tutto un mondo di artisti, editori, scrittori, giornalisti e attori, le ascensioni in pallone, la fotografia aerea, episodi e testi poco noti. Oltre alle carrellate sui gruppi artistici e letterari dell'epoca, dipinti con humour e gusto della caricatura, il libro di Nadar ha il pregio di presentare l'unico testo teatrale che Baudelaire ha lasciato e una lunga lista di poesie progettate e mai scritte di cui i soli titoli bastano a scatenare l'immaginazione. Introduzione di Ida Merello.
Quando ero fotografo
Félix Nadar
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2015
pagine: 252
"Signore, sono così spaventato del risultato che abbiamo ottenuto che sono a pregarvi nei termini più insistenti e che sollecito come un favore, di distruggere tanto le prove che potete avere come la lastra. Non ho bisogno di dirvi come sarei dispiaciuto nel sapere che una sola di quelle tristi effigi potesse essere nota. Sono ancora sofferente e spero d'essere in migliore stato fra qualche giorno: ma in nome del cielo, non lasciate sussistere, per amicizia per me, il risultato di quel momento. [...]" (Lettera di Eugène Delacroix a Nadar, 9 luglio 1858)
L'arte del ritratto
Félix Nadar
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2010
pagine: 261
Quando ero fotografo
Félix Nadar
Libro: Libro in brossura
editore: Abscondita
anno edizione: 2010
pagine: 253
"Signore, sono così spaventato del risultato che abbiamo ottenuto che sono a pregarvi nei termini più insistenti e che sollecito come un favore, di distruggere tanto le prove che potete avere come la lastra. Non ho bisogno di dirvi come sarei dispiaciuto nel sapere che una sola di quelle tristi effigi potesse essere nota. Sono ancora sofferente e spero d'essere in migliore stato fra qualche giorno: ma in nome del cielo, non lasciate sussistere, per amicizia per me, il risultato di quel momento. [...]" (Lettera di Eugène Delacroix a Nadar, 9 luglio 1858)

