Libri di Filippo M. Bonci
Balcani. Dal conflitto alle prospettive di integrazione europea
Daniele Cellamare, Paolo Balmas, Filippo M. Bonci
Libro: Copertina morbida
editore: Stango Editore
anno edizione: 2015
pagine: 316
In nove saggi, il volume cerca non solo di ripercorrere le vicende storiche e le connotazioni etniche della regione, ma anche di raffigurare le implicazioni sociopolitiche delle popolazioni coinvolte e i fenomeni ad esse collegati, così come gli oscuri risvolti delle economie locali e le alleanze degli articolati schemi politici: "Ripensare i Balcani. La percezione identitaria tra costruzione diplomatica e complessità politiche" di Gerardo Fortuna; "La via dei monasteri" di Federica De Paola; "Le strade dei popoli" di Fabrizia Cesarini; "Balcani in armi" di Nima Baheli; "La Gerusalemme dei Balcani" di Chiara Colocci; "Un nuovo Stato: il Kosovo" di Filippo Maria Bonci; "La politica euro-atlantica" di Ilaria De Napoli; "I traffici illeciti" di Elisa Del Greco; "L'industria militare" di Paolo Balmas.
El Sabor de Cuba
Filippo M. Bonci, Ludovico M. Bonci
Libro: Copertina morbida
editore: Fontana di Trevi Edizioni
anno edizione: 2013
pagine: 224
Flavio Resta realizza il suo primo viaggio a Cuba, subito dopo aver conseguito a Roma la laurea in Lettere e Filosofia. Ambientata nel 1998 - dopo la caduta del muro di Berlino e le avversità che hanno colpito la popolazione cubana la sua avventura rivive i fasti un po' decadenti della rivoluzione e si snoda attraverso le affascinanti atmosfere dei luoghi cari ad Ernest Hemingway, sorseggiando un mojito nella famosa Bodeguita del Medio e un daiquiri servito dai camerieri in giacca rossa del Floridita. A sua insaputa, Flavio si trova al centro di una scacchiera di intrighi internazionali, tra personaggi avidi di ricchezza e di potere ed un gruppo di giovani patrioti cubani, disposti a tutto pur di rinvigorire gli allori della rivoluzione. Sullo sfondo di una serie di pericolose vicende - vissute tra i vicoli della città vecchia dell'Avana - si stagliano il viaggio di Giovanni Paolo II a Cuba e la sovrastante ombra di Fidel Castro.