Libri di Francisco Elías de Tejada
Il carlismo
Francisco Elías de Tejada, Rafael Gambra Ciudad, Francisco Puy Muñoz
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2018
pagine: 184
Questo testo rappresenta la Summa della dottrina tradizionalista. Esso costituisce il frutto di un intenso e rigoroso lavoro intellettuale finalizzato a far conoscere i risultati di un'accurata ricerca storico-teoretica e a definire un corpo dottrinale di sicura ortodossia tradizionalista e di notevole impegno morale che potesse costituire il punto di riferimento più sicuro per il Carlismo. In questo ideario è considerata la problematica basilare del Carlismo, che si incentra nei quattro punti del suo programma-giuramento: Dios, Patria, Rey, Fueros. Il retroterra culturale e ideale da cui muove la definizione di questi elementi è quello del pensiero cattolico tradizionale ispanico del quale il Carlismo rappresenta solo l'ultima fase.
Filosofia del diritto pubblico. Contributo giusnaturalistici
Francisco Elias De Tejada
Libro
editore: Jovene
anno edizione: 2022
pagine: 240
Le radici della modernità
Francisco Elías de Tejada
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2021
pagine: 184
Come dalla "Cristianità" si è passati alla "modernità", dall'Europa medioevale cristiana all'Europa contemporanea laicista? In quattro capitoli, Francisco Elías de Tejada affronta la crisi della Cristianità, l'avvento del Protestantesimo, l'imporsi del Giacobinismo e della Rivoluzione francese, la nascita del Marxismo: cioè le varie fasi di un unico processo rivoluzionario. Il testo sintetizza in modo chiaro e preciso quali erano le caratteristiche della Cristianità e quali sono alcune connotazioni distintive dei tre movimenti rivoluzionari. Il volume è introdotto da una profonda riflessione di Giovanni Turco.
Sardegna ispanica
Francisco Elías de Tejada
Libro: Libro in brossura
editore: Solfanelli
anno edizione: 2020
pagine: 312
"Sardegna ispanica" presenta una trattazione della cultura e delle istituzioni della Sardegna tra XIV e XVIII secolo. Ne emerge un quadro articolato, dove trovano posto espressioni letterarie e dottrine politiche, ricostruzioni storiografiche e prospettive teologiche. Lungo il percorso che va dalle origini aragonesi all'età di Carlo II, una cura particolare è dedicata allo studio del pensiero giuridico e all'analisi dell'impianto istituzionale, in ispecie dei Parlamenti. Di questi viene tematizzato il carattere rappresentativo, quale segno di libertà e via di autonomia, nel contesto di una federazione di regni retta da una comune dinastia. In pagine di puntuale documentazione, viene enucleata la specificità di una civiltà distinta per la sua peculiarità e al contempo protesa in una dimensione di universalità. Di essa sono, via via, considerati lo sfondo, i tornanti e le vette. In questo quadro, l'ispanità, di cui sono testimonianza autori, temi e ideali, connota la traiettoria del Regno di Sardegna, non come esito della meccanica del dominio, ma al modo della vitalità della partecipazione.
Napoli spagnola. Volume Vol. 6
Francisco Elías de Tejada
Libro: Libro in brossura
editore: Controcorrente
anno edizione: 2019
pagine: 200
Con scritti di Miguel Ayuso, F. Maurizio Di Giovine, Gianandrea de Antonellis e Giovanni Turco. La traduzione della monumentale opera di Francisco Elías de Tejada, "Nápoles hispánico", si arricchisce di un ulteriore volume che, raccogliendo il sommario e gli indici completi dei precedenti cinque volumi, consente una migliore consultazione. Al lavoro sono stati aggiunti quattro saggi che permettono di comprendere l’importanza della riscoperta sia della storia e del valore del periodo semplicisticamente (e spregiativamente) definito “spagnolo” o “vicereale” (ma che sarebbe più corretto definire “ispanico” o addirittura “imperiale”), sia del pensiero di Francisco Elías de Tejada, di cui è appena trascorso il centenario della nascita. Per secoli quello “spagnolo” è stato descritto come un periodo di sudditanza allo straniero e di decadenza economica e culturale: dati alla mano, con ricerche nelle biblioteche napoletane, lo studioso spagnolo dimostrò che fu invece un momento di grandissimo fervore intellettuale, in cui Napoli era la principale città dell’impero.