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Libri di G. Bazoli (cur.)

Versi per gli attori. Introduzioni, prologhi e congedi

Carlo Gozzi

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2018

pagine: 501

Nel 2006, in occasione delle celebrazioni del secondo centenario della morte di Carlo Gozzi (1720-1806), la Biblioteca Nazionale Marciana di Venezia ha messo a disposizione degli studiosi il Fondo Gozzi, l'archivio familiare rinvenuto nella villa patrizia di Pasiano di Pordenone e da poco acquisito. Ricco di novemilacinquecento carte manoscritte - per buona parte stese di suo pugno dal minore dei fratelli Gozzi -, esso conserva di Carlo numerosi testi preparatori, finora del tutto ignoti, di opere edite e numerosi testi inediti: commedie, atti unici, programmi coreografici, componimenti poetici, traduzioni, interventi polemici, saggi, scritture amministrative. La ricchezza, la qualità e la novità dei materiali è tale da costringere a riaprire il cantiere degli studi gozziani. È quanto si propone questa edizione nazionale, che intende offrire i testi noti e ignoti di Carlo Gozzi in edizioni criticamente accertate, corredate dalle redazioni preparatorie e debitamente commentate. Fra i compiti del poeta di compagnia settecentesco c'era quello di scrivere componimenti di saluto al pubblico per l'inizio e la fine delle stagioni, sia quando la compagnia agiva in uno dei teatri veneziani, sia durante le tappe delle tournées. Si trattava di scritture effimere (monologiche e dialogate, in lingua e in dialetto), destinate, tranne pochissime eccezioni, non alla stampa ma all'esecuzione orale, affidate alla capacità e alla bravura dei singoli attori, nelle cui mani rimaneva la possibilità di modificarle ulteriormente. Questi testi ci restituiscono la vita materiale del teatro e la concretezza degli attori, che prendono vita attraverso le parole destinate al pubblico di allora, e anche a noi che ora possiamo leggerle. Dalle carte emerge anche l'intensità del rapporto di Carlo Gozzi, poeta della compagnia Sacchi, con il teatro del suo tempo: attività da un lato febbrile, dall'altro legata alla contingenza, alla routine, alla concreta realtà dell'occasione teatrale. Oltre ai pochi testi già noti a stampa, o presenti in altri fondi sparsi, il ritrovamento del Fondo Gozzi ci ha consegnato un cospicuo numero di questo genere di componimenti, che vengono qui pubblicati per la prima volta.
36,00 34,20

La donna serpente

Carlo Gozzi

Libro: Copertina morbida

editore: Marsilio

anno edizione: 2013

pagine: 378

La donna serpente, andata in scena per la prima volta a Venezia nel 1762, costituisce un testo rilevante nella produzione fiabesca del conte Carlo Gozzi. In essa confluiscono numerose tessere provenienti dalle letture dello scrittore, soprattutto di area francese, che vanno a costituire un nuovo affresco, la fiaba teatrale, appunto. Nello specifico, questa pièce si pone come il risultato, tutt'altro che estemporaneo, di un fine lavoro di riflessione e di elaborazione delle fonti a disposizione, inserito nel contesto teatrale dell'epoca. Il ritrovamento di numerosi scartafacci riguardanti questa e le altre fiabe, ha permesso di documentare accuratamente le azioni svolte dall'autore sul testo prima di approdare alla versione per lo spettacolo e di ricostruire le sue strategie di scrittura, dall'ideazione alla stesura dell'opera.
22,00 20,90

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