Libri di G. Giolo
Scritti sulla felicità
Epicuro, Lucio Anneo Seneca
Libro: Copertina morbida
editore: Demetra
anno edizione: 2007
pagine: 128
La "Lettera a Meneceo" di Epicuro e "La vita felice" di Seneca rappresentano due fra le più alte espressioni della filosofia antica. È un confronto a distanza, un contrappunto filosofico fra due modi diversi di intendere la vita, la morte, il dolore, la felicità. Da una parte il maestro di Samo che fra IV e III secolo a.C. fondò ad Atene il Giardino, una scuola filosofica capace di influenzare per secoli il mondo occidentale. Dall'altra l'intellettuale spagnolo del I secolo, espressione della multietnica società romana chiamata a confrontarsi con i grandi temi legati alla trasformazione di una società globale, dalla crisi dei valori della vecchia religione degli dei antichi, alla solitudine dell'uomo, alla necessità di trovare un equilibrio fra la felicità individuale e quella dei molti. Nella vita e dopo la morte.
Confessioni. Antologia essenziale
Agostino (sant')
Libro: Copertina morbida
editore: Demetra
anno edizione: 2006
pagine: 192
Con le "Confessioni", scritte quando era già vescovo di Ippona, Agostino volle compiere in primo luogo un atto di umiltà, mettendo a nudo le debolezze, le cadute e i vizi dei suoi trascorsi di peccatore, affinché il gregge dei fedeli non eccedesse in ammirazione per la sua persona, ma ne attribuisse tutte le virtù e i meriti attuali all'azione salvifica della Grazia divina. Le "Confessioni", tuttavia, vanno molto al di là dello scopo contingente che Agostino si proponeva, e quest'opera travalica il tempo in cui fu scritta per proporsi oggi come testo a fondamento della spiritualità occidentale.