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Libri di Gaetano Passarelli

Breve storia del segno della croce

Breve storia del segno della croce

Gaetano Passarelli

Libro: Copertina morbida

editore: Graphe.it

anno edizione: 2023

pagine: 44

Il simbolo della cristianità, il primo gesto che i fedeli apprendono da bambini; un segno dirompente che ricongiunge il divino e l'umano nel ricordo di una sofferenza che è al tempo stesso liberazione dal dolore terreno: l'atto di segnarsi nel momento del rito appare oggi un'abitudine acquisita sulla quale non ci si pongono domande. Come svela questo saggio, tuttavia, la croce si è fatta portatrice nei secoli di significati complessi, che vale la pena osservare in una prospettiva diacronica, storica e filosofica. A partire dalla discussione - agli albori del Cristianesimo stesso - fra l'opportunità di rappresentare il Figlio di Dio e l'oggetto che lo condusse a morte, il fervore spirituale e la religiosità popolare hanno costruito un intreccio ben più articolato e controverso di quanto si immaginerebbe, per condurre progressivamente al valore unificante del segno della croce come testimonianza di appartenenza a un credo che, al suo centro, non deve dimenticare di avere proprio Colui che su quella croce fu appeso. Arricchito dalla prefazione di mons. Giorgio Demetrio Gallaro, il testo interesserà tanto i credenti quanto chiunque sia desideroso di approfondire l'argomento in ottica laica.
8,00
Padre Pantaleone Palma

Padre Pantaleone Palma

Gaetano Passarelli

Libro: Libro in brossura

editore: Velar

anno edizione: 2022

pagine: 64

Conquistato dall’esempio e dal carisma di Padre Annibale di Francia, fondatore dei Rogazionisti, il sacerdote Pantaleone Palma (1875-1935) divenne suo valido e fedele collaboratore. La storia di fede e umiltà di Padre Pantaleone, che visse le Beatitudini evangeliche fino in fondo, può oggi costituire un grande esempio di sottomissione alla volontà di Dio e un valido e coerente modello per sacerdoti e per quanti si professano cristiani.
7,00
Luigi Bosio. La mano benedicente della tenerezza di Dio

Luigi Bosio. La mano benedicente della tenerezza di Dio

Gaetano Passarelli

Libro: Libro in brossura

editore: Velar

anno edizione: 2020

pagine: 48

La presente pubblicazione costituisce una sorta di canovaccio su cui sono intessute le virtù del Venerabile Luigi Bosio: fede, speranza, carità, giustizia, fortezza e temperanza. In forma spedita e facilmente leggibile, traccia il profilo biografico completo, trapuntandolo di interessanti testimonianze e corredando opportunamente il testo di varie foto che hanno il regio quanto meno di incuriosire. L’autore ha evidenziato i passaggi importanti della vita di don Luigi, ma soprattutto i tratti che caratterizzavano la sua personalità umana e sacerdotale.
5,00
San Demetrio, il megalomartire

San Demetrio, il megalomartire

Gaetano Passarelli

Libro: Libro in brossura

editore: Velar

anno edizione: 2019

pagine: 47

Demetrio, secondo la tradizione più accreditata, è originario di Tessalonica (odierna Salonicco – Grecia): appartiene ad un’importante famiglia senatoria della città e riveste un alto grado militare. Ha cominciato la carriera come scrivano nell’esercito per poi essere proconsole dell’Ellade ed infine console.
4,00
Dulce Lopes Pontes di Salvador. L'angelo della Bahia

Dulce Lopes Pontes di Salvador. L'angelo della Bahia

Gaetano Passarelli

Libro

editore: Graphe.it

anno edizione: 2019

pagine: 176

«La carità non può avere le mani legate»: all'insegna di questo slogan suor Dulce (1914-1992), la suora simbolo del Brasile, soprannominata «l'angelo buono della Bahia», dedicò la sua attività instancabile all'apostolato sociale nei quartieri poveri di Salvador di Bahia. Anziani, poveri delle favelas, ammalati, operai, meninos de rua furono i soggetti ai quali suor Dulce cercò di dare assistenza e aiuto. Con la fondazione delle Opere Sociali suor Dulce, che portano avanti il suo ideale di Amare e Servire il prossimo, ha lasciato in eredità il più grande complesso ospedaliero della Bahia, che eroga ogni assistenza gratuita attraverso venti nuclei operativi per patologie cliniche e chirurgiche con un migliaio di posti letto, e un Centro di recupero per ragazzi e adolescenti in situazioni di vulnerabilità sociale con l'avvio allo studio e ai mestieri. Suor Dulce sarà canonizzata a ottobre 2019 da papa Francesco a San Pietro.
10,00
Icone delle 12 grandi feste bizantine

Icone delle 12 grandi feste bizantine

Gaetano Passarelli

Libro: Copertina rigida

editore: Jaca Book

anno edizione: 2019

pagine: 272

"Parlare e scrivere delle icone, oggi, non costituisce una novità, tali e tante sono le pubblicazioni apparse, che spaziano dalle riproduzioni artistiche alle meditazioni, dagli studi critici alle considerazioni teologiche. Insistere perciò con un'altra pubblicazione potrebbe sembrare un voler ripercorrere strade ormai spianate, per non dire, insomma, che si va a trattare una materia ben nota. Non sí è voluto redigere, tuttavia, un volume di saggio in storia dell'arte bizantina o tardo-bizantina, né di teologia o di esegesi. A dire il vero s'è nutrita la presunzione che ci fosse e la teologia e l'arte, ed anche qualcos'altro... un po' di tutto, insomma - come sinora raramente si è tentato di praticare -, ma non per caso. L'icona rappresenta la sintesi di una civiltà, culturale e religiosa, quale quella di Bisanzio - seppure non esclusivamente - che non si coglie nella sua pienezza se, come ogni fenomeno della cultura tardo-antica e medioevale, non è visto attraverso lo spettro di un'ottica poliedrica e messo a fuoco tenendo conto dei molteplici aspetti storicamente concomitanti. In altre parole, è difficile comprendere a fondo il messaggio che l'icona trasmette se vista unicamente con gli occhi dello storico dell'arte o del teologo, perché la si sradicherebbe dal suo contesto che è liturgico, innanzitutto, teologico-didascalico e devozionale, in cui il disegno è un puro supporto che deve servire da guida per penetrare nei misteri della fede. Voler considerare, quindi, le tipologie iconografiche senza ricorrere al linguaggio simbolico dei colori, ignorare il contesto liturgico e prescindere dai fondamenti teologici, e ancora, ritenere come ispiratrici le fonti canoniche e patristiche misconoscendo e accantonando quelle apocrife e tradizionali, o trascurando l'evoluzione storica della festività a cui è legata la rappresentazione, potrebbe andare a conferma di un vecchio preconcetto secondo cui l'icona è frutto di un'arte cristallizzata, monotona ed uniforme. Dire così significa anche non conoscere i fondamenti di quest'arte. «L'arte appartiene al pittore», era stato prescritto al Concilio Niceno H (787), quindi è possibile distinguere un'icona greca da una slava, una appartenente alla Scuola di Novgorod da un'altra ucraina, una popolare da un'altra realizzata da un grande maestro, «ma la maniera in cui va disposta è di pertinenza dei venerabili Padri»l. Cioè l'arte, in questo caso, è da ritenersi secondaria rispetto al messaggio. «La sua santità - perché è innanzitutto un oggetto sacro - è trasmessa dalla somiglianza con il prototipo», secondo un'espressione di Basilio il Grande (330-79) recepita e fatta propria al Concilio Niceno 112. Allora è essenziale che l'icona in Siria come in Russia, a Roma come a Creta, traduca gli stessi concetti teologici che devono essere trasmessi a chi la guarda, o meglio a chi la contempla. In altre parole, se è consentito un paragone con un'espressione della civiltà moderna: un'immagine pubblicitaria può essere un'opera d'arte, ma lo scopo principale è trasmettere in modo chiaro il messaggio sotteso. Questo messaggio nasce e viene elaborato a tavolino da imprenditori ed esperti di mercato i quali, una volta giunti a un'adeguata formulazione e definizione, ne affidano la visualizzazione a un pittore o un grafico. Ne deriva un'opera più o meno bella, più o meno espressiva, più o meno chiara, più o meno suggestiva, più o meno artistica, l'importante è che possa esser compresa a New York e a Roma, a Buenos Aires e a Camberra, dall'intellettuale come dall'uomo della strada. (Dall'Introduzione)
90,00
Gaetana Sterni di Bassano del Grappa e la Divina Volontà

Gaetana Sterni di Bassano del Grappa e la Divina Volontà

Gaetano Passarelli

Libro: Copertina morbida

editore: Graphe.it

anno edizione: 2018

pagine: 224

Gaetana Sterni nasce a Cassola (Vicenza) il 26 giugno 1827 e vive a Bassano del Grappa. Non ancora sedicenne sposa Liberale Conte, vedovo con tre figli in tenera età. Dopo otto mesi di matrimonio felice, mentre è in attesa di un figlio, le muore il marito. Perde anche il bambino a tre giorni dalla nascita. Per interesse, è ingiustamente separata dagli orfani, a lei affezionatissimi, e privata della sua casa. Nel 1847 la propensione alla famiglia sembra spingerla a nuove nozze, ma Gaetana, affascinata da Dio, si affida decisamente a Lui che vuole essere «l'unico sposo dell'anima sua». Per questo entra nel convento delle Suore Canossiane di Bassano. La pace e l'intimità con Dio l'appagano, tuttavia dopo appena quattro mesi, per la morte della madre, deve lasciare il convento e assumersi la responsabilità della famiglia, composta solo di minori. A ventisei anni, finalmente libera da ogni impegno, quando fa progetti per realizzare il suo ideale di vita claustrale, «solo per fare la volontà di Dio» entra nel Ricovero di Bassano, dove impegna tutta se stessa nel servizio dei poveri e degli ammalati. Fra tante contraddizioni e difficoltà, Gaetana trova il suo punto di equilibrio e di forza nell'aspirazione profonda a «compiacere il Signore» facendo la Sua volontà, che intuisce come volontà di bene verso tutti. Si abbandona «come debole strumento» nelle mani di Dio e questa umile disponibilità la conduce, quasi senza che se ne avveda, a dar vita alla Congregazione delle Suore della Divina Volontà. Gaetana muore a Bassano il 26 novembre 1889. È proclamata beata da Giovanni Paolo ii il 4 novembre 2001.
10,00
Madre Ignazia Isacchi. Una vita per Dio e per i fratelli

Madre Ignazia Isacchi. Una vita per Dio e per i fratelli

Gaetano Passarelli

Libro: Libro in brossura

editore: Velar

anno edizione: 2018

pagine: 48

Una donna di luce, capace di amare e di insegnare ad amare, compiendo tutto nel nome del Signore, secondo la sua volontà. Madre Ignazia è stata una donna di comunione, una fondatrice che continuamente ha indicato alle sue figlie la strada dell'Unità come via fondamentale, “frutto e manifestazione della carità diffusa nel cuore dei fedeli dallo Spirito Santo".
4,00
Odete Vidal Cardoso di Rio de Janeiro. La piccola mistica

Odete Vidal Cardoso di Rio de Janeiro. La piccola mistica

Gaetano Passarelli

Libro: Copertina morbida

editore: Graphe.it

anno edizione: 2018

pagine: 138

Odete Vidal Cardoso (1930-1939) appartenne a una delle più ricche famiglie di Rio de Janeiro. Nessuno però la ricorda per questo: la sua tomba nella Basilica della Immacolata Concezione è costantemente ricoperta di fiori da persone di ogni ceto sociale. «Ciò che più mi impressionava in quella straordinaria bambina era il suo ardente desiderio, fin da quando ebbe l'uso della ragione, di farsi santa. Per lei farsi santa significava amare infinitamente Nostro Signore, desiderio che manifestò in ogni momento della sua vita. Il Signore, secondo il Suo misterioso disegno, manifestò in questa bambina, dopo i suoi tre anni, la sua predilezione e Odetinha corrispose a quel che Dio aveva prestabilito. Chiedeva alla madre, che quotidianamente partecipava alla Santa Messa, di portarla con lei, anche se fosse di mattina presto, per potersi stringere a lei dopo che aveva ricevuto la Santa Comunione, perché diceva che in questo modo poteva abbracciare Gesù». Così ha raccontato monsignor Alfir Barreto Araújo, che ha frequentato la famiglia di Odette sin dal 1934, prima come giovane seminarista e poi come sacerdote. Cosa c'era in quella bambina da renderla tanto speciale da poterla annoverare tra le piccole mistiche dei nostri tempi? La biografia di Odetinha, come veniva chiamata, ne ricostruisce l'esistenza terrena, basandosi su testimonianze di quanti l'hanno conosciuta, e ci restituisce la singolare figura di bambina precoce nella fede. Infatti come nelle varie arti sono esistiti, ed esistono, i bambini precoci, i piccoli geni, così è avvenuto, e avviene, per la fede. Dimostrò nella breve vita una maturità che la portò a ripetere, sul letto di morte: «Mio Gesù, mio Amore, mia vita, mio tutto!». Il card. Orani João Tempesta, arcivescovo di Rio de Janeiro, ha dichiarato che Odetinha «è un segno per rendersi conto che in ogni epoca dell'umanità e in ogni momento della nostra vita si ha l'opportunità di santificarsi».
10,00
Donizetti Tavares de Lima di Tambaú. Il taumaturgo

Donizetti Tavares de Lima di Tambaú. Il taumaturgo

Gaetano Passarelli

Libro: Libro in brossura

editore: Graphe.it

anno edizione: 2017

pagine: 198

Donizetti Tavares de Lima nacque a Cássia (Minas Gerais, Brasile) il 3 gennaio 1882 in seno a una famiglia amante della musica, tale che i figli ebbero per nome il cognome di grandi compositori (Donizetti, Rossini, Bellini, Mozart, Verdi). Ognuno di loro divenne valente musicista anche se avviato a una professione diversa. Donizetti pianista e organista si mantenne agli studi dando lezioni di musica in seminario e suonando l’organo in chiesa. Scoperta la vocazione, fu ordinato sacerdote il 12 luglio 1908. Svolse il servizio pastorale a San Gaetano, Jaguary, Vargem Grande do Sul per essere poi nominato parroco, nel 1926, a Tambaú (nello Stato di San Paolo). Svolse un intenso apostolato ed esercitò un notevole influsso sulla vita sociale della città. Si spese per i poveri, gli anziani, i malati, i bambini. La sua dedizione e focosità contro i soprusi che, in molti casi, lo ha reso simile a Don Camillo di Giovanni Guareschi. Casualmente la gente scoprì il suo potere taumaturgico del solo gesto di benedizione e, tra la fine del 1954 e i primi quattro mesi del 1955, si recarono a Tambaú circa tre milioni di persone. Fu egli stesso a stroncare il fanatismo popolare e a porre fine ai pellegrinaggi con l’ultima benedizione impartita il 30 maggio 1955. Morì santamente a Tambaú il 6 giugno 1961.
10,00
Albino Alves da Cunha e Silva di Catanduva. Il manager

Albino Alves da Cunha e Silva di Catanduva. Il manager

Gaetano Passarelli

Libro: Copertina morbida

editore: Graphe.it

anno edizione: 2017

pagine: 146

Don Albino Alves da Cunha e Silva nacque nel 1882 in Portogallo e venne ordinato sacerdote il 23 giugno 1905. Nel 1910 scoppiata la rivoluzione in Portogallo e proclamata la Repubblica, don Albino, insieme con tanti altri sacerdoti e laici impegnati, fu perseguitato duramente, quindi condannato alla prigione e alla deportazione in Africa. Prima che si mettesse in atto la sentenza, tuttavia, con il permesso dell'arcivescovo, partì per il Brasile. Venne destinato a Catanduva, dove dispiegò tutte le sue capacità imprenditoriali raccogliendo fondi e lavorando per la costruzione della chiesa e dell'ospedale. Costruì un ospizio per gli anziani, il villaggio San Vincenzo, la casa del fanciullo «Sinharinha Netto», l'asilo Ortega-Giosué, il ginnasio mons. Lafayette, un santuario dedicato a Nostra Signora Aparecida e, per i Padri Dottrinari, sostenne la costruzione del seminario. Si impegnò per avere a Catanduva la Facoltà di Medicina (1969), il Collegio commerciale (1971), la Facoltà di Economia e Commercio (1972) e la Facoltà di Scienze Motorie (1973). Morì il 19 settembre 1973, compianto da tutti come «padre dei poveri» e «vero fondatore» di Catanduva.
10,00
Padre Giuseppe Marrazzo. Semplicemente prete

Padre Giuseppe Marrazzo. Semplicemente prete

Gaetano Passarelli

Libro: Libro in brossura

editore: Velar

anno edizione: 2016

pagine: 48

Questa nuova biografia affonda le sue radici negli scritti del servo di Dio e nelle numerose testimonianze di coloro che lo hanno conosciuto, amato e stimato come santo sacerdote sempre "in servizio", giorno e notte. I numerosi dettagli biografici e gli scritti di Padre Giuseppe Marrazzo ci permettono di toccare con mano sia la grandezza della sua anima che la sua profonda spiritualità: un semplice prete che ha fatto dell'esistenza una continua preghiera per le vocazioni; un sacerdote zelante animato dalla carità pastorale verso tutti, preferendo i peccatori, gli infermi, i poveri e - per dirla con Papa Francesco - gli scarti della società.
3,50

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