Libri di Gaetano Ruello
Platone e il suo pazzo padrone
Gaetano Ruello
Libro: Libro in brossura
editore: Giuffrè
anno edizione: 2024
pagine: XXII-201
Immerso nella riflessione su verità e giustizia, sulla virtù come sul linguaggio, sul bene della amata Atene, sulla educazione dell'uomo e del cittadino, nonché sul trascendente, Platone dopo i disastri della guerra peloponnesiaca con la disfatta ateniese si trovò a maturare idee politiche radicali, con scarsa attenzione verso le donne, un universo per tradizione tenuto in dispregio, un mondo che comunque non toccava i suoi sensi e il suo cuore. Forse biologicamente condizionato il Filosofo nel vuoto affettivo della sua esistenza si trovò a fare i conti con il suo “pazzo padrone”, l'impulso verso il pais, l'adolescente. È questo eros, da lui elevato a forza metafisica, che comanda il Sommo in un gioco sottile e fecondo di idee filosofiche e di rimandi tra passione e ragione. Solo in tarda età (e come mai?) egli avverte che quell'eros è innaturale, e lo condanna.
Breve storia di Napoli capitale (1266-1860)
Gaetano Ruello
Libro: Libro in brossura
editore: Francesco D'Amato
anno edizione: 2019
pagine: 240
Una breve storia di Napoli attraverso secoli di dinastie e dominazioni (angioini, aragonesi, borbone, Austria e Franca): un viaggio tra avvenimenti, monumenti e personaggi che hanno delineato i tratti indelebili e le contraddizioni croniche di una Capitale di confine tra occidente e mediterraneo. Il volume, impreziosito da numerose illustrazioni tratte da incisioni di Sarnelli, Cucciniello, e Zuccacchi Orlandini, si rivolge a studenti, cittadini e turisti curiosi che intendono ancora la storia come stimolo per la vita e per l'azione, come scrisse Friedrich Nietzschel.
Il blu della memoria
Gaetano Ruello
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni Tassinari
anno edizione: 2019
pagine: 106
«Se mi accade di pensare, o di immaginare, che tutta quest’opera (... chiamiamola così) possa avere qualità poetica, ebbene questo mi è difficile da prendere sul serio. In altre parole, non so – sinceramente non so – quanto vi sia di poetico (nel senso più genuino di nuovo, profondo, universale...) in ciascuno di questi brevi componimenti. Mi vedo, piuttosto, come appassionato interprete o traduttore di sentimenti e stati d’animo, di emozioni e memorie: mie ma non soltanto mie, anche di coloro che si accingono a leggere... Mio è sicuramente “il blu della memoria”, quel colore intenso ed inconfondibile che a me pare predominante in ogni ricordo, in ogni frammento di memoria...».