Libri di Giacomo Scanzi
L'ultimo inverno del novecento
Giacomo Scanzi
Libro: Libro in brossura
editore: Marcianum Press
anno edizione: 2025
pagine: 200
Il romanzo di un romanzo, una non convenzionale storia d’amore traghettata dai primi anni del secolo breve al terzo millennio. Due generazioni si passano il testimone della struggente malinconia che ha caratterizzato il Novecento, in cui follia e redenzione, poesia e solitudine hanno forgiato la vita e lo spirito di uomini e donne. Una storia tutta femminile, osservata con occhi incantati da un uomo che, nel farsi donna, ritrova il coraggio della parola. Il racconto è un addio nostalgico alla giovinezza, ai sogni, ai desideri mai sopiti e un grande omaggio ad una femminilità perduta.
Giuseppe Camadini. 1931-2012
Libro: Libro in brossura
editore: Studium
anno edizione: 2023
pagine: 240
Occuparsi della storia di Giuseppe Camadini significa innanzitutto gettare uno sguardo sul novecento, su quel secolo tragico che ha forgiato vite. Quel novecento bresciano cattolico che, erede della stagione della “questione romana” e dell’impegno dei credenti nella società in polemica con lo stato, dopo l’esperienza di due guerre mondiali, ha cercato di ricucire nei fatti quello strappo, con creatività, con impegno. Insieme, tale ricognizione, seppure embrionale, getta luce sulle diverse anime del panorama cattolico bresciano, sulle dinamiche relazionali, sulle dinamiche di rapporto tra laicato e Chiesa, sugli approdi concreti, verrebbe da dire “istituzionali”. Non certo per rintracciare vincitori e vin, ma per comprendere fino in fondo senso e valore di un impegno. Tanto più se si deve assumere come dato di fatto quanto sottolinea nel proprio intervento Ernesto Galli Della Loggia: “Sono convinto che in misura assai più evidente e decisiva noi ci troviamo piuttosto davanti a un vero e proprio ‘tempo della fine’. Cioè il tempo in cui in questa terra d’Italia e d’Europa, ci è dato di misurare fino in fondo il significato di ciò che termina”. Non v’è dubbio che il tempo di Camadini è finito. e quanto prima ci si renderà conto con lucidità e razionalità che è necessario un nuovo inizio, coraggioso, libero, capace di individuare – come fu nell’inizio camadiniano – formule e uomini nuovi, tanto più sarà lecito sperare che sia possibile un nuovo incominciamento, in grado di interloquire con il tempo complesso e mutato che ci è dato da vivere. (dall’Introduzione di Giacomo Scanzi)
Paolo VI e il Novecento. Una poetica della vita
Giacomo Scanzi
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2018
pagine: 307
«Una prospettiva diversa dalle ricostruzioni abituali è quella di questo nuovo libro di Giacomo Scanzi su Paolo VI. Giornalista dalla solida formazione storica e intellettuale vivace, l'autore aveva già affrontato la figura di Montini, alla vigilia della beatificazione, in un tentativo intelligente dal taglio biografico. Ma già il titolo, Paolo VI, fedele a Dio, fedele all'uomo, indicava l'ambizione di una narrazione non facile, che non si fermava alla vicenda esteriore ma puntava più in alto, mirando all'essenziale. In questo altro libro, quasi una seconda parte, il compito che si è prefisso Scanzi è ancora più arduo, nella volontà di spiegare direttamente l'uomo e il cristiano di fronte al suo tempo, straordinario e drammatico, come Montini lo descrive nei suoi scritti. Testi che l'autore conosce benissimo, che domina con sicurezza e che ha messo larghissimamente a frutto in queste pagine, al punto che nel libro è la voce stessa di Paolo VI a rispondere alle domande di Scanzi. Questioni non banali, di chi vuole capire il rapporto con il Novecento di questo cristiano divenuto papa» (dalla Prefazione di Giovanni Maria Vian).
Paolo VI. Fedele a Dio, fedele all'uomo
Giacomo Scanzi
Libro: Copertina morbida
editore: Studium
anno edizione: 2014
pagine: 168
"In pagine dense e documentate con ampie citazioni dalle fonti originali, il dott. Giacomo Scanzi illustra brillantemente le tappe dell'esistenza di Giovanni Battista Montini, il valore del suo pensiero, la santità della sua vita, la genialità delle sue iniziative e la grandezza dell'opera da lui svolta a servizio della Chiesa e dell'umanità, nei vari ruoli a cui la Provvidenza divina lo ha chiamato. Papa Paolo VI resterà nella storia per il ruolo che ha avuto nel Concilio Vaticano II. Se, infatti, è di Papa Giovanni XXIII il merito di averlo indetto e aperto, si deve a Paolo VI l'averlo condotto avanti con mano sicura, rispettando in tutto la piena libertà dei Padri Conciliari, ma intervenendo opportunamente come Papa là dove era necessario intervenire. Egli fu il vero timoniere del Concilio. Anche se fu poco compreso, Paolo VI resterà anche come il Papa che ha amato il mondo moderno, ne ha ammirato la ricchezza culturale e scientifica ed ha operato perché aprisse il cuore a Cristo, Redentore dell'uomo." (dalla Prefazione del Card. Giovanni Battista Re)