Libri di Giampiero Duronio

“Umanamente necessario”. Sono queste le parole con le quali gli autori del progetto fotografico”foglio 68 L’Aquila” descrivono l'esigenza che li ha spinti ad osservare, indagare e in qualche modo ricomporre le fratture, le faglie e le contraddizioni di Luogo complesso come Pettino. Un'esigenza, quella rappresentata da Andrea Coletti, Giampiero Duronio e Sergio Maritato, che l'Ordine degli Architetti P.P. e C. della Provincia dell’Aquila, attraverso il proprio patrocinio, ha sentito di dover condividere in ogni sua sfumatura, intenzione, obiettivo. La riappropriazione materiale e immateriale di quegli spazi urbani spesso superficialmente definiti come periferici – sarebbe forse più giusto definirli laterali, decentrati o, ancora meglio, per usare uno dei concetti-guida del progetto qui pubblicato, liminali – , quale è senza dubbio quello che insiste sul territorio di Pettino, infatti, è o dovrebbe essere uno degli scopi principali cui l'architettura contemporanea, intesa tout court, dovrebbe tendere sempre.

Di nuvole, tra artisti, filosofi, scrittori e fotografi, si sono occupati in tanti. Meno nota è l'attenzione che ha dedicato loro il Socrate di Aristofane, che cerca di convincere un giovane che esse assumono forme di animali per prendersi gioco della follia degli umani, o che spiega che i tuoni sono le potenti scoregge delle dee che si liberano dell'aria quando si sentono gonfie. Le nuvole, "oggetti" non descrivibili dalla geometria euclidea, sogni e desideri in continua espansione occasionale e non governabile, viventi nell'ordine del caos, in perenne e imprevedibile metamorfosi, accolgono lo sguardo di due fotografi in equilibrio tra realismo e astrazione.

Alcuni incontri sembrano frutto dei capricci del tempo ma sono inevitabili come i cerchi che nascono da una pietra caduta nell'acqua. Il libro nasce da questo destino e le sessantadue fotografie raccontano le inquietudini, i misteri, le ossessioni che ogni quotidianità nasconde e cela allo sguardo "normale". Il viaggio di due fotografi dentro la propria città, un cammino che attraversa Vienna, Londra, New York, Praga e approda nell'anonimato di un luogo per poi ricominciare.

Si tratta del catalogo dell'esposizione de L'Aquila, Museo Sperimentale d'Arte Contemporanea, Palazzo Baroncelli Cappa (via Paganica 21) del 7-17 dicembre 1998. Fotografie di Giampiero Duronio e Sergio Maritato; testi di Roberto Mutti e Gilberto Centi.