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Libri di Giancarlo Lehner

Lenin, Stalin, Togliatti. La dissoluzione del socialismo italiano

Francesco Bigazzi, Giancarlo Lehner

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2014

pagine: 360

Nel 1919 il Partito socialista italiano era la principale forza del Paese, votata da un terzo degli elettori. Nel giro di soli due anni questo straordinario patrimonio politico andò disperso a causa dei contrasti tra la componente riformista e quella massimalista, culminati nella scissione di Livorno del 1921, che portò alla nascita del Partito comunista d'Italia. Una divisione drammatica, che trascinò verso il baratro tutte le forze democratiche, favorendo l'ascesa del fascismo. Per spiegare le origini di quell'"errore irrecuperabile", Giancarlo Lehner, avvalendosi anche della documentazione inedita raccolta la Francesco Bigazzi, prende le mosse dagli storici eventi che sconvolsero la Russia nel 1917, quando, sotto la guida di Lenin, si impose l'estremismo dei bolscevichi, pronti ad annientare senza pietà dapprima la resistenza del potere zarista, poi tutte le voci non allineate. Una linea ulteriormente rafforzata da Stalin, con cui giunse a pieno compimento l'instaurazione di un regime autoritario e epressivo, che, attraverso la Terza Internazionale, estese i suoi tentacoli su tutti i partiti "fratelli" degli altri Paesi. Lontana dall'essere uno strumento di dibattito e confronto paritario, l'Internazionale Comunista, attiva dal 1919, si caratterizzò infatti come semplice cinghia di trasmissione delle decisioni prese a Mosca. E fu proprio il Komintern a dare impulso alla scissione di Livorno che dilaniò il Psi...
19,00 18,05

La famiglia Gramsci in Russia

La famiglia Gramsci in Russia

Giancarlo Lehner

Libro: Copertina rigida

editore: Mondadori

anno edizione: 2008

pagine: 366

Il 27 aprile 1937 si spegneva dopo anni di prigione e di malattia Antonio Gramsci, dirigente del Partito comunista italiano. Arrestato dalla polizia fascista nel 1926, era stato condannato a vent'anni di reclusione, da scontare presso il carcere di Turi. Attorno alla sua tragica vicenda personale si addensano ancora nubi, sospetti, interrogativi. Quale fu il vero ruolo di Palmiro Togliatti nella gestione dell'"affare" Gramsci? Perché, a un certo punto, cominciò a diffidare dei suoi stessi compagni di partito? A dubitare che si stessero attivando concretamente per ottenere la sua liberazione? Nuovi documenti emersi dagli archivi sovietici hanno riaperto la discussione su alcuni momenti essenziali della biografia gramsciana, a partire dai sospetti sui veri motivi della morte. Lehner contribuisce con questo volume al dibattito, presentando le voci delle donne di casa Gramsci. I questo saggio l'autore non rievoca soltanto i giorni tristi e angosciati della prigionia, ma ricostruisce in maniera più sfumata e problematica il complesso rapporto tra il PCI e Gramsci. Nella seconda parte del volume, il diario inedito di Margarita, la prima moglie di Giuliano Gramsci (secondogenito di Antonio), e i ricordi di Olga, la nipote, oltre a offrire uno spaccato realistico della società sovietica, dalla stagione del "terrore staliniano" alla perestrojka di Gorbacëv raccontano le difficoltà economiche e le pressioni psicologiche cui dovettero fare fronte i parenti di Gramsci rimasti a vivere in Russia.
20,00

Carnefici e vittime. I crimini del PCI in Unione Sovietica

Carnefici e vittime. I crimini del PCI in Unione Sovietica

Giancarlo Lehner, Francesco Bigazzi

Libro: Copertina morbida

editore: Mondadori

anno edizione: 2007

pagine: 436

Nei sogni dei comunisti occidentali degli anni Venti e Trenta l'Unione Sovietica appariva come la "terra promessa". Molti di loro intrapresero perciò lunghi viaggi clandestini verso la patria del socialismo, nella speranza di veder concretizzati gli ideali di uguaglianza e giustizia che da sempre perseguivano. Ma una volta arrivati a destinazione scoprirono con amarezza che la realtà era ben diversa: la vita quotidiana era difficile e le condizioni di lavoro pesantissime. Infine, segnalati dai delatori, sperimentarono l'orrore di torture e processi e l'epilogo della condanna a morte. Arricchito da una serie nuova serie di documenti emersi dalle ricerche di Francesco Bigazzi negli archivi sovietici, il volume racconta la drammatica sorte che toccò a tanti italiani deportati nei gulag di Stalin. Restituisce un nome e un volto a molti di questi giovani disillusi e svela finalmente la verità sulla loro triste fine, contribuendo a far luce su una pagina dimenticata della nostra storia recente e denunciando le precise responsabilità del comitato dirigente del Partito comunista italiano di allora.
11,50

Dall'utopia al cattivo gusto
12,00

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