Libri di Gianluigi Fait
Memorie della guerra mondiale. Volume Vol. 2
Vittorio Fiorio
Libro: Libro rilegato
editore: Il Sommolago
anno edizione: 2018
pagine: 456
Seconda parte – aprile 1916-dicembre 1919 – del diario di Vittorio Fiorio, medico rivano. La prima, pubblicata nel novembre 2014, si estendeva dal giugno 1914 all’aprile 1916 e aveva, quali riferimenti geografici, le città di Riva e Arco. Dall’una, dove da più di un decennio era direttore dell’ospedale-ricovero e medico comunale, fu allontanato nel maggio 1915, in seguito all’evacuazione di Riva, seguendo ad Arco gli ammalati e i ricoverati del suo ospedale. Dalla seconda, fu sfrattato poco meno di un anno più tardi, quando, in vista della cosiddetta Strafexpedition, la sua permanenza ad Arco fu stimata pericolosa dalle autorità militari, che ne conoscevano le idee irredentistiche. Inviato oltre Brennero, dopo breve soggiorno a Bolzano e Linz, fu comandato dapprima a Olmütz/Olomouc, in Moravia, e, in seguito, a Lublino, nella Polonia russa, medico in ospedali militari di retrovia. Finita la guerra, fece ritorno nella «sua» Riva, di cui testimoniò la faticosa ricostruzione materiale e aspetti della vita amministrativa, civile ed economica nella cornice del nuovo stato. Del secondo segmento dell’esteso manoscritto si occupa il presente volume.
La Galizia illustrata agli amici italiani
Paweł Pencakowski
Libro: Libro rilegato
editore: Il Sommolago
anno edizione: 2017
pagine: 400
Sui campi di Galizia (1914-1917)
Libro: Libro in brossura
editore: Museo Storico Italiano della Guerra
anno edizione: 2004
pagine: 492
Il volume raccoglie interventi di studiosi di diverse nazionalità dedicati al fronte orientale nella Prima guerra mondiale e dell’esperienza degli italiani d’Austria arruolati nell'esercito asburgico. La prima parte è dedicata alla storia della Galizia, regione dell’Impero austro-ungarico posta sul confine con l’Impero russo; la seconda, analizza la vicenda della vasta piazzaforte di Przemysl, simbolo del fronte orientale, analogo per numerosi aspetti a quello che Verdun rappresentò per il fronte occidentale; la terza parte è dedicata ai soldati trentini e triestini che fin dal 1914 combatterono in divisa austro-ungarica contro i Russi nelle pianure galiziane e sulle aspre montagne della catena carpatica, e ai prigionieri dispersi nell'immenso impero zarista. L’ultima sezione è imperniata su una accurata ricerca che cerca di accertare il numero dei caduti trentini nella Prima guerra mondiale.