Libri di Giorgio Zoppi

Riflessioni personali sui grandi temi esistenziali: religione - Morale - Dio - la Realtà considerazioni su "Come io vedo il mondo" sia in chiave filosofica che a seguito dell'osservazione dello sviluppo e dell'andamento delle vicende umane, geopolitiche, religiose, storiche.

Una smagliante trentenne scopre di possedere poteri extrasensoriali che le consentono un salto a ritroso nel tempo, per rimediare ad avvenimenti drammatici e cambiare il senso della storia. Dopo quatto o cinque esperienze, sostanzialmente personali, si trova a rivivere nel Cinquecento e contribuire alla morte di frate Martino. Questo fatto segnerà tutta la storia, consolidando il dominio incontrastato della Chiesa cattolica. Finale drammatico.

L'astronave Mandragola viaggia nello spazio al ritorno dall'esplorazione dei sistemi di Alfa Centauri e di Sirio. Purtroppo la lunga permanenza nel vuoto cosmico induce negli astronauti il terribile "mal dello spazio", che si manifesta con un'alterazione della personalità, al punto da indurre nel paziente comportamenti delittuosi. Alberto, capo della spedizione e momentaneamente al comando della rotta dell'astronave, compie, sotto l'azione del ma-le, un gesto terribile di autodistruzione, che porterà conseguenze devastanti per tutta l'umanità.

In un futuro non meglio precisato, negli abissi dello spazio interstellare, l'astronave Mandragola, con a bordo centosessanta astronauti, segue la sua rotta verso Alfa e Beta Centauri, per portare a termine una spedizione esplorativa di questi sistemi. È un viaggio che dura decine di anni, affrontabile solo grazie a una tecnica di ibernazione a cui sono sottoposti, a rotazione, tutti i componenti dell'equipaggio; una sorta di sospensione vitale che permette loro di invecchiare solo di uno o due anni, ma che allo stesso tempo può mettere a rischio il loro equilibrio psico-fisico. Il sonno ciclico a cui sono sottoposti, unitamente allo stress di vivere in uno spazio angusto a distanze smisurate dalla Terra, rende la spedizione particolarmente insidiosa, soprattutto laddove si uniscono a questi fattori anche i pericoli che un viaggio simile inevitabilmente comporta. Il cosiddetto "mal di spazio" non tarderà a colpire alcuni astronauti, mentre i superstiti, chiamati a doversi riorganizzare in una società strutturata, troveranno nelle loro sfide quotidiane lo spunto per speculazioni esistenziali e voli pindarici ben al di là dell'universo infinito.

Che accade ad una smagliante trentenne che, dopo un grave incidente, felicemente superato, scopre di aver poteri extrasensoriali? Con l'ausilio di una maga riesce a dominare il tempo, e tornare nel passato per modificare la storia. I suoi poteri, agli inizi limitati, si espandono in virtù di contatti con altri sensitivi, al punto che le riesce di fare un balzo nel tempo PRIMA che sopraggiunga la morte della persona interessata al mutamento. Ella seguirà un'escalation drammatica nell'applicazione di queste sue facoltà extrasensoriali, e giungerà a modificare sostanzialmente la storia del XXI secolo. Una sorta di thriller psicologico, giocato sul filo del paradosso. Gli avvenimenti che descrivono l'avventura spazio-temporale della protagonista, la fascinosa Eleonora, condurranno ad un esito drammatico della nostra eroina, rea di aver infranto volontariamente le sacre leggi della natura.

Sette episodi di vita ordinaria: il ladro galantuomo - La moglie trascurata - L'ingegnere anticonformista - L'uomo politico esaltato - La grande attrice snobbata da tutti - L'intellettuale ruspante e la nobildonna; infine la denuncia di un omicidio e di un tentato omicidio. Sette scenette curiose, sul filo del paradosso. Una serie di personaggi comici e di situazioni grottesche.

Il titolo di questo "pamphlet" può suonare strano e potrebbe ingenerare l'impressione che si voglia trattare di argomenti seri con superficialità. Ma non è così. L'uomo si è sempre interrogato sul significato della vita, e purtroppo senza risposta, perchè ciò fa parte del gioco. E gioco sia, allora. Quindi perché non discorrere di argomenti definitivi con leggerezza? Questo atteggiamento contribuisce a "edulcorare" la vita che, nelle sue accezioni più consuete, é ammantata di un tenue ma impenetrabile velo di malinconia. I grandi pensatori del passato e del presente (meno) hanno tentato di costruire un edificio razionale che desse conto dei significati nascosti del nostro essere qui. Quindi perché non consentire anche all'ultimo arrivato di dire la sua? A suo modo, s'intende. Cioé considerando tutto un gioco. "La vita, disagio autoreferenziale".

«Ci zero venticinque, il film" è un tentativo di sceneggiatura per la traduzione filmica di un romanzo di fantascienza dello stesso autore. Narra del ritorno alla Terra di una possente astronave che per ben ottant'anni ha esplorato i sistemi di Alfa e Beta Centauri e di Sirio. Al termine di un'avventura affascinante il comandante perde il ben dell'intelletto e prende una decisione apocalittica e definitiva. L'opera è il tentativo di creare la sceneggiatura di un kolossal fantascientifico, con vistosi effetti speciali ma a forte contenuto filosofico. È la visione della realtà come gli astronauti se l'attendono al loro ritorno, che si prospetta atroce e devastante, ben lontana dalle loro aspettative e dalle loro illusioni coltivate durante il viaggio.

Il senso dell'"oltre" nella concezione di due personalità antipodiche muove le loro azioni all'esplorazione di un continente sterminato che giace migliaia di miglia al di là dell'oceano, in un mondo ancora inesplorato e affatto misterioso. L'eroe che più del rivale e di ogni altro possiede l'impulso all'"oltre" a tutti i costi lo spingerà nelle regioni sconfinate del continente, dominate da un clima selvaggio e insostenibile. Quale sarà l'esito di tale disumana follia.

A volte la vita ci riserva insondabili sorprese. È ciò che accade ad un castigato e rotondetto programmatore di computer, che nella sua esistenza ha conosciuto solo i bit e le ubroutines, e ad un tratto si ritrova invaghito di una prostituta assai piacente. Ovviamente la su avita muta radicalmente, l'amore trionfa, fino a quando l'avvenente fanciulla, seguendo le sue inclinazioni, non esce dalla sua vita. Devastato da quest'esperienza, cercherà la trasfigurazione in una remota spiaggia di un'isola equatoriale. Tutto il mondo è fatto a scale...

Sogni e realtà: l'eterno interrogativo dell'uomo alle prese con i propri fantasmi. Il senso della vita, l'infinito, "Colui che tutto Move...". Ecco una serie di problemi che l'autore cerca di affrontare con riflessioni sulla vita, sulla morte, sui destini dell'umanità, attraverso le vicende che hanno tratteggiato un'intera esistenza. Riflessioni che nascono nella sua fantasia mentre egli, abbandonato comodamente su un divano, contempla le proprie utopie e sogna... Il sogno come catarsi, come tramite ad altre dimensioni ultraterrene.

L'astronave Mandragola viaggia nello spazio al ritorno dall'esplorazione dei sistemi di Alfa Centauri e di Sirio. Purtroppo la lunga permanenza nel vuoto cosmico induce negli astronauti il terribile "mal dello spazio", che si manifesta con un'alterazione della personalità, al punto da indurre nel paziente comportamenti delittuosi. Alberto, capo della spedizione e momentaneamente al comando della rotta dell'astronave, compie, sotto l'azione del male, un gesto terribile di autodistruzione, che porterà conseguenze devastanti per tutta l'umanità.