Libri di Giovanni Cavagnini
«Inutile strage». Le avventure di una locuzione dalla Grande Guerra a oggi
Giovanni Cavagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Biblion
anno edizione: 2024
pagine: 216
Impiegata da papa Benedetto XV nella sua celebre Nota del 1917 per esortare le nazioni belligeranti a trovare una soluzione diplomatica alle loro controversie, la locuzione «inutile strage» gode oggi di una popolarità straordinaria in Italia, al punto da essere usata tanto dalle autorità quanto dai semplici cittadini come sinonimo di Prima guerra mondiale o di guerra tout court. Frutto di approfondite ricerche, questo libro ne ricostruisce per la prima volta la lunga storia, usandola come cartina di tornasole per studiare non solo la memoria del 1914-1918 nel nostro Paese ma anche l’emergere di nuovi problemi e sensibilità: gli incidenti mortali sulle strade, la nonviolenza, l’ecologia. Ne emerge un quadro complesso, in cui – oltre alla centralità di figure assai diverse come Mussolini, Albertini, Sturzo e, negli anni più recenti, Bergoglio – si possono cogliere due tendenze di fondo: la fortuna altalenante della locuzione, che segue il mutare del contesto politico-culturale, e la banalizzazione.
La tentazione della politica. Padre Reginaldo Giuliani, un predicatore nel Piemonte del primo Novecento (1911-1916)
Libro
editore: Edizioni dell'Orso
anno edizione: 2023
pagine: 216
Una fede per l'impero. Cattolicesimo e colonialismo nell'Italia liberale (1882-1912)
Giovanni Cavagnini
Libro: Libro rilegato
editore: Edizioni di Storia e Letteratura
anno edizione: 2023
pagine: 160
Nei trent'anni compresi tra l'acquisto della baia di Assab e la fine della guerra di Libia (1882-1912), anche il cattolicesimo affrontò la questione del colonialismo, con toni e modalità irriducibili alla tradizionale distinzione tra moderati e intransigenti. Basato su un ampio spoglio di fonti inedite e a stampa, il volume ambisce a fornire una prima ricostruzione del discorso dei cattolici italiani sull'espansione in Africa, con l'obiettivo di gettare nuova luce sulla formazione di una coscienza coloniale e sull'ingresso dei cattolici nella vita pubblica. Agli occhi di numerosi e autorevoli speakers 'bianchi', infatti, le colonie apparvero come una sorta di laboratorio politico, atto a dimostrare che non poteva esistere vera civiltà senza il cristianesimo e che i cattolici non erano nemici della patria, ma fautori della sua grandezza. Benché non recepito dalle élite liberali e più ampiamente dalle culture laiche, il discorso pose le premesse della svolta realizzatasi durante la Prima guerra mondiale, quando il sostegno cattolico allo sforzo bellico avrebbe creato le condizioni per la normalizzazione dei rapporti tra Chiesa e Stato.
Immagini del ventennio. Pisa e il regime fascista (1922-1943)
Libro
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 144
Nelle numerose iniziative per il centenario della marcia su Roma (1922- 2022) raramente ci si è chiesti quale fosse la concreta realtà di una cittadina negli anni del regime. Alla domanda risponde invece la mostra "Immagini dal Ventennio. Pisa e il regime fascista", che Palazzo Blu ha organizzato attingendo dall'archivio fotografico di Guido Allegrini. Dalla metà degli anni Venti alla metà degli anni Quaranta, questi ritrasse in migliaia di scatti la vita pubblica della città e dei suoi abitanti; la famiglia reale insediata per lunghi mesi a San Rossore; esponenti di punta del regime (il filosofo Gentile, il sottosegretario agli Interni Buffarini Guidi, i ministri Bottai e Ciano) e grandi imprenditori (il conte Marzotto) attivi a livello locale. La struttura di questo volume rispecchia le sezioni in cui si articola la mostra: il Partito; l'Università; la monarchia; la Chiesa; l'architettura e l'urbanistica; l'economia e la società. Le foto dell'esposizione vi sono accompagnate, dopo una introduzione attenta alle acquisizioni degli studi recenti sul fascismo, con saggi di studiosi esperti di quei temi. Illuminando il nesso che lega Pisa alla vicenda nazionale e internazionale del fascismo, i testi consentono al lettore di cogliere attraverso immagini significative della realtà locale aspetti rappresentativi di tutta un'epoca.
Il credo di Dante nella «Divina Commedia». Pastorale per la Quaresima dell'anno 1922
Pietro Maffi
Libro: Libro in brossura
editore: Edizioni ETS
anno edizione: 2022
pagine: 124
Un secolo fa, l'Italia lacerata dalla guerra civile celebrava il sesto centenario della morte di Dante Alighieri (1321-1921). La ricorrenza ebbe una vivacità particolare a Pisa, luogo centrale nella vita e nell'opera del poeta ma anche teatro di scontri violentissimi. All'ombra della torre, le diverse culture politiche (socialisti, fascisti, repubblicani, liberali, cattolici) si contesero aspramente la memoria di Dante, facendone il simbolo dei rispettivi ideali e progetti. Questo volume ripropone uno dei documenti più significativi di quella fase: la pastorale "dantesca" del cardinale arcivescovo di Pisa Pietro Maffi, volta a illustrare attraverso le pagine della Commedia i pilastri della fede cattolica e a lanciare un appello alla pacificazione sociale all'insegna dei principi cristiani.
Per una più grande Italia. Il cardinale Pietro Maffi e la prima guerra mondiale
Giovanni Cavagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Pacini Editore
anno edizione: 2015
pagine: 206
Il cardinale-arcivescovo di Pisa Pietro Maffi fu un protagonista del primo Novecento italiano. Questo libro, frutto di ricerche approfondite negli archivi e nella biblioteca di Maffi, traccia un profilo politico e religioso della fase decisiva del suo episcopato: la prima guerra mondiale, durante la quale egli divenne il simbolo del patriottismo cattolico. I rapporti con il governo e il re, con l'esercito e il Vaticano, con il clero e i fedeli della diocesi rivelano una personalità complessa, sospesa tra la paura della rivoluzione e la volontà di rilanciare l'azione della Chiesa nella società. Certo è che, al di là delle controversie e dei giudizi contrastanti dei contemporanei, Maffi diede un contributo determinante al riavvicinamento tra Santa Sede e Regno d'Italia, al punto che la firma dei Patti lateranensi del 1929 può essere considerata come il coronamento della sua opera.
«Se avremo la fortuna di tornare». Lettere di guerra al cardinal Maffi (1915-1918)
Giovanni Cavagnini
Libro: Libro in brossura
editore: Unicopli
anno edizione: 2015
pagine: 238
La Grande Guerra evoca immagini di violenza e morte come poche esperienze nella storia dell'umanità. Non diversamente dagli altri popoli in lotta, anche gli italiani dovettero affrontare anni di lutti continui e sofferenze inimmaginabili. Le lettere raccolte in questo volume, provenienti dagli archivi del cardinale di Pisa Pietro Maffi, gettano luce sul modo in cui civili e militari, chierici e laici, uomini e donne vissero e giudicarono il dramma della guerra. Le voci levatesi da ospedali, trincee, caserme, parrocchie e centri sparsi in tutta la penisola, nonché dai campi di prigionia degli Imperi Centrali, formano un coro discorde, in cui non mancano i nazionalisti esaltati; la maggioranza rimase però sorda alle ragioni della propaganda e attese con rassegnazione il ritorno della pace. In questo rifiuto di ribellarsi si misura il successo della chiesa cattolica, impegnata a soccorrere i bisognosi ma anche a inculcare nelle masse i principi di obbedienza e disciplina.