Libri di Giulia Pedrazzi
Bellinzona. La città fortezza
Giulia Pedrazzi, Walter Rosselli
Libro: Libro in brossura
editore: Salvioni
anno edizione: 2021
pagine: 180
I primi insediamenti umani a Bellinzona risalgono ad oltre 7.000 anni fa: questa pubblicazione ne ripercorre la storia fino ai giorni nostri. Oltre 160 immagini ritraggono un mosaico di emozioni, una ricchezza di contrasti tra natura e storia che questo angolo di mondo sa offrire.
Al ritmo dell'acqua. La storia dell'acquedotto comunale di Bellinzona 1869-2019
Giulia Pedrazzi
Libro: Copertina morbida
editore: Salvioni
anno edizione: 2019
pagine: 184
Nel 1869 Bellinzona realizzò il primo acquedotto comunale. Da allora l'acqua è diventata protagonista indiscussa dei servizi pubblici industriali della città, sia che scorra nelle tubature dell'impianto di approvvigionamento idrico o che serva a produrre energia idroelettrica. Ripercorrere la storia di AMB significa dunque indagare innanzitutto sull'evoluzione del nostro rapporto con questa indispensabile risorsa che ha contribuito in maniera decisiva alla prosperità di Bellinzona e alla diffusione del benessere nelle case dei suoi abitanti.
Gneiss Calanca. Storia di una metamorfosi
Giulia Pedrazzi
Libro: Libro rilegato
editore: Salvioni
anno edizione: 2023
pagine: 164
Storia di una metamorfosi. Roccia di origine metamorfica derivante dalla deformazione plastica del granito, lo Gneiss Calanca rappresenta oggi un prodotto noto al di là dei suoi limiti naturali. Da oltre un secolo viene estratto dai giacimenti di Arvigo e lavorato negli adiacenti laboratori ma, come altre risorse naturali presenti in territorio alpino, il suo destino è in continua evoluzione. Lo dimostrano una serie variegata di manufatti in sasso e le innumerevoli vicende umane raccolte tra le pagine di questo libro, testimoni del rapporto plurimillenario che da sempre lega l’Uomo alla pietra naturale. Il volume, incentrato sulla valle Calanca, è ispirato alla famiglia di artigiani del sasso Polti che, grazie alla capacità di adattarsi e rinnovarsi dei suoi esponenti dapprima scalpellini itineranti, poi cavisti e oggi imprenditori, è giunta così alla quinta generazione e ormai unica interprete di una lunga tradizione che ha segnato l’identità di un’intera valle.