Libri di Giuliana Pesca
Tracce d'esilio. Il C.R.P. di Laterina 1948-1963. Tra esuli istriano-giuliano-dalmati, rimpatriati e profuganze d'Africa
Giuliana Pesca, Giovanni Ruggiero, Serena Domenici
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2021
pagine: 228
Il Centro profughi di Laterina fu uno degli oltre cento Campi disseminati sul territorio italiano, attivati o riattivati da precedenti strutture militari e concentrazionarie per accogliere sia esuli provenienti dai territori ceduti dall'Italia alla Jugoslavia (a seguito del Trattato di Pace di Parigi e del Memorandum di Londra) sia rimpatriati dall'estero e dalle colonie. Un calvario che, al di là delle diverse cause, ha interessato vasti territori europei dell'area centro-orientale all'indomani del secondo conflitto mondiale e coinvolto milioni di persone. Erano soprattutto tedeschi, ucraini, polacchi, espulsi dai luoghi di nascita o di elezione dove avevano vissuto e anche convissuto per secoli, ai quali si aggiunsero gli italiani della Venezia Giulia e coloro che con la fine della colonizzazione furono costretti ad abbandonare case, lavori o proprietà di recente o più lontana acquisizione. La presente ricerca si sofferma in particolare sulla presenza al Campo di Laterina degli esuli istriano-giuliano-dalmati, ma amplia l'interesse ai profughi italiani dell'Africa settentrionale, in particolare a coloro che provenivano dalla Tunisia e dalla Libia. Esperienze accomunate dai disagi, dal disorientamento, dalla delusione e disillusione, dalle privazioni, dalla necessità di farsi coraggio per ricominciare da capo, dal difficile tentativo di reinserimento nella società, nel periodo particolarmente complesso della ricostruzione post-bellica e delle controversie nell'opinione pubblica tra condanna e rimozione del periodo fascista e del passato coloniale, di cui spesso i profughi sono state le vittime dimenticate. Ma anche "profuganze" diverse, innanzitutto per la storia insediativa delle comunità di etnia italiana nei luoghi da cui erano state espulse, con riflessi e conseguenze sulla percezione dell'identità nazionale.
Gli usi civici nel Reatino alla fine dell'Ottocento. Biblioteca del Centro Studi «Mario Pancrazi»
Giuliana Pesca
Libro: Libro in brossura
editore: Nuova Prhomos
anno edizione: 2020
pagine: 134
Il lavoro di Giuliana Pesca, elaborato dopo aver compulsato, con sicuro e sapiente metodo scientifico, una grande mole di documenti (censimenti, relazioni e questionari della Cattedra di Agricoltura e del Comizio Agrario, della Camera di Commercio, allegazioni e sentenze di procedimenti giudiziari, perizie demaniali ed atti del Commissariato degli usi civici di Roma, dati desunti dall'Inchiesta Iacini, nonché da numerosa letteratura di merito), ricostruisce le vicende storiche degli "Usi Civici nel Reatino alla fine dell'Ottocento". Il lavoro si snoda dalla descrizione del territorio e delle dinamiche demografiche e migratorie alle caratteristiche colturali delle varie zone agricole, per poi individuare le dimensioni e la distribuzione della proprietà privata, quella degli enti (Opere Pie e Culti), approdare alla individuazione della dislocazione e varietà degli usi civici, per valutarne l'importanza e l'attualità, e chiudersi con la disamina della complessa vertenza, conclusasi con la sentenza della Giunta d'Arbitri, emessa il 19 settembre 1904, tra il Barone di Collalto ed il Comune di Collegiove, che, dalle operazioni demaniali previste dalla legge fondamentale del 1927, tra alterne vicende, che hanno visto spesso anche la popolazione entrare in contrasto con l'amministrazione locale, riesce a scongiurarne l'effetto liquidatorio e vedere riconosciuti i diritti essenziali della popolazione "che il Regolamento per la gestione del diritto di uso civico di pascolo e di legnatico, approvato dalla Giunta Comunale e in vigore per il 2015, tutela ancora oggi, seppur esercitati con modalità diverse rispetto alla tradizione". Non si tratta né di storia antiquaria né di storia monumentale: si tratta di pagine di storia critica, tesa alla comprensione della complessità di fenomeni economici, sociali, civili e delle loro cause profonde. Un lavoro che apre più di una pista di ricerca.

