Libri di Giulio Cederna
Atlante dell'infanzia a rischio 2017. Lettera alla scuola
Libro: Libro in brossura
editore: Treccani
anno edizione: 2017
pagine: 360
Quest'anno l'Atlante dell'infanzia è dedicato alla scuola. Entra sul tema da un punto di vista preciso: quello dei bambini e degli adolescenti che sono nelle condizioni di maggior rischio e per i quali la scuola rappresenta, da sempre e in tutto il mondo, una delle poche ancore di salvezza. Vi sono scuole che hanno svolto e svolgono un ruolo anticipatore, di avamposto, con un artigianato intelligente, un pensiero pratico. Accanto a tante eccellenze, nelle scuole italiane si incontrano tuttavia situazioni inaccettabili, di analfabetismo didattico, precarietà organizzativa, carenze strutturali, deserti relazionali, vere e proprie discriminazioni e ingiustizie che fanno pagare un prezzo enorme proprio ai bambini più svantaggiati, così come testimoniano i dati su quella grave emergenza che Save the Children ha definito povertà educativa. Com'è possibile che il meglio e il peggio coesistano nella più grande infrastruttura educativa del Paese? Come agire sulle cause delle diseguaglianze educative che segnano intere generazioni? Come rileggere, a partire da queste contraddizioni, l'autonomia scolastica, la distribuzione delle risorse, la formazione e lo statuto professionale degli insegnanti, e un tema spinoso come quello della valutazione? Per riformare davvero la scuola si potrebbe cominciare investendo nella trasformazione delle zone più a rischio in comunità educanti, che nel concreto significa non lasciare da sola la scuola a combattere la povertà educativa. Con la costruzione di comunità educanti dove oggi regnano il degrado urbano e la criminalità si va a lavorare in frontiera: quella che segna l'orizzonte del nostro Paese e della nostra democrazia.
Atlante dell'infanzia a rischio 2016
Libro: Libro in brossura
editore: Treccani
anno edizione: 2016
pagine: 279
Batman, Spiderman, Jeeg Robot, una fitta schiera di umani e umanoidi multiaccessoriati fuoriesce a ciclo continuo dalle sale cinematografiche, dalla televisione e dal mondo del fumetto, per accompagnarci e infonderci sicurezza nella vita di tutti i giorni. E accaduto storicamente nei momenti difficili, dalla Grande depressione alla Guerra fredda, e si ripete puntualmente oggi, negli anni della crisi globale. A volte prendono le fattezze dei giovani orfani di futuro di cui ci parlano le statistiche, come in Lo chiamavano Jeeg Robot. Le loro prodezze ci ricordano da vicino quelle dei bambini più disagiati che, per poter farcela nella vita, devono imparare a superare ostacoli fin da piccoli: barriere economiche, abitative, di salute, educative. Gli esponenti di quell'infanzia 'a rischio' protagonista dell'Atlante, nati e cresciuti in una situazione di privazione e di separazione forzata dalle consuete opportunità formative. Bambini e ragazzi a rischio sotto molteplici dimensioni, per i quali i principi della Convenzione dell'ONU per i diritti dell'infanzia rischiano di restare soltanto un miraggio. Un viaggio ad altezza di bambino nel mondo delle diseguaglianze e di quei superpoteri che potranno guidarli a ritrovare un futuro: la resilienza, la motivazione, l'ascolto, la collaborazione, il gioco.
Una scuola italiana
Giulio Cederna, Angelo Loy
Libro
editore: Edizioni Cineteca di Bologna
anno edizione: 2011
pagine: 50
Una scuola italiana è un viaggio di scoperte e di positive sorprese all'interno di una scuola romana, la Carlo Pisacane, diventata nel 2010 'scuola-scandalo' perché la percentuale di bambini di origine straniera, nelle sue classi, supera l'80%. Nei mesi in cui il ministro dell'Istruzione proponeva di istituire il 'tetto massimo' del 30% per la presenza di scolari non italiani, animando i fantasmi della paura, dell'inquinamento delle tradizioni, del necessario 'contenimento' culturale dello straniero, i registi Giulio Cederna e Angelo Loy hanno voluto vedere e mostrare che cosa veramente accade alla Pisacane. Questo film restituisce con stile pulito e coinvolgente l'esito della loro ricerca: la scoperta di un ambiente percorso da una vivace riflessione pedagogica, e vivificato dagli sguardi, dall'amicizia, dal calore dei bambini che la frequentano. Cederna e Loy raccontano una scuola che è da anni simbolo d'integrazione tra le varie comunità e agente importante di conoscenza reciproca: valori fondamentali per l'equilibrio e lo sviluppo civile di un paese, che solo una politica stravolta ha trasformato in sintomi di pericolo, da sorvegliare e reprimere. Contiene quattro interviste (a una dirigente scolastica, una maestra, una coordinatrice e un genitore) sui temi della politica, della scuola, della convivenza.