Libri di Giulio Neri
Repertorio per mano sinistra
Giulio Neri
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2023
pagine: 272
Non è morto Tristano Ruju: da quando è scomparso, cinque anni fa, conduce vita semiclandestina come tuttofare in una pensione di Salisburgo. È morto il Tristano talentuoso pianista cagliaritano che andava in giro per l'Europa a entusiasmare pubblico e critica con i suoi concerti. È finita una carriera in ascesa, quando perde la mano destra in un incidente stradale. Tristano fugge da Cagliari, abbandonando la moglie Greta e tutta la sua la vita precedente. Anestetizza il dolore con la routinaria esistenza nella pensione gestita da Haller e Jole: bizzarra coppia che finisce per coinvolgerlo nei suoi giochi di sottomissione erotica. E il passato ritorna quando la violoncellista Marie-Ludivine Masson, amante dei tempi cagliaritani, capita a Salisburgo e contatta Tristano riavvolgendolo in un rapporto perverso. Riusciranno i due a salvarsi sull'orlo di un abisso che pare portare all'autodistruzione? Con una sintesi tra le atmosfere mitteleuropee e quelle del Sud Sardegna, Repertorio per mano sinistra conduce il lettore in una commedia drammatica pervasa di morbosa dipendenza affettiva, con colonna sonora fra classico, contemporaneo e pop d'autore.
Carne
Giulio Neri
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2021
pagine: 342
Sulla scena di un sontuoso e pacchiano matrimonio di provincia, con un tornado di personaggi, il lettore precipita subito in mezzo a una grande famiglia malavitosa che impera sulla immaginaria cittadina rivierasca di Porto Dattero (in un Sud Sardegna pure immaginario). A sposarsi è la figlia del patriarca ricco, rozzo e appena eletto Onorevole, malauguratamente legatasi a un drammaturgo fallito. Il boss, i familiari stretti, gli acquisiti e una banda di delinquenti più che altro da strapazzo, vivono un’esistenza tra affari sporchi (con la copertura di una agenzia di pompe funebri), cibi prelibati, omicidi, psichiatria, supremazie da imporre al meno derelitto di loro. Ma stanno comunque tutti insieme, falsamente amandosi e trescando per convenienza. In un caos sfavillante (ironico e dolente nello stesso tempo) signoreggia il sesso, ma non c’è sentimentalismo e neppure erotismo se non quello di un’immensa farsa delle carni. Così il romanzo di Neri rende il cinismo e i tempi nostri di vuoti esistenziali, e il Niente da colmare nelle più disparate maniere.
A tie solu bramo
Giulio Neri
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2020
pagine: 225
Dopo due mesi, in un paese del sud Sardegna, nessuno è ancora riuscito a capire che ci è venuta a fare Clelia Boero, la «Torinese». Sfuggente e taciturna, se ne va in giro da sola a fumare e a leggere romanzi lunghi presi in prestito dalla biblioteca: malvista come il gruppo di extracomunitari che occupano la locanda in cui lei soggiorna. Solo Alfredo, il bibliotecario, tenta di stabilire con lei un rapporto e fa in tempo ad avvertire nella straniera la resa completa di chi ha accettato il proprio destino. Quale sia questo destino,Alfredo non potrà scoprirlo. Dopo il loro ultimo incontro in sala-lettura, Clelia scompare ma la misteriosa scomparsa è, a rovescio, solo l'inizio di un romanzo che, con seducente movimento a ritroso nel tempo, rivela la storia di Clelia, sfrangiandosi nei punti di vista delle persone che hanno gravitato intorno alla esistenza di una irriducibile idealista animata da sogni rivoluzionari, proprietaria a Torino di un cinema votato a un'ostinata programmazione «di nicchia». Così s'incontrano, fra gli altri, il padre di Clelia, mobiliere d'arte; Gabriele, socio nella gestione del cinema torinese e spettatore esaltato delle malinconiche e disperate esibizioni canore di Clelia; Orlando Mahfuz, anatomopatologo e imbalsamatore sardo-egiziano,gira-mondo per professione, in fuga dalla moglie Rajae; americana di origini siriane, reporter di guerra in Medio Oriente. "A tie solu bramo" - che per il titolo ruba un verso alla celebre canzone sarda "Non potho reposare" - è un romanzo che vuole e sa parlare d'amore, senza sentimentalismi, intrecciando le storie individuali con la storia di vecchi e nuovi incontri-scontri di civiltà.
Portoro
Giulio Neri
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2020
pagine: 240
All'alba di un torrido giorno d'estate, dopo una notte insonne, il ventinovesimo compleanno segna per Carmelo Hayez il punto più basso di una franante depressione. Nella stanza ancora in penombra arriva pure la notizia del suicidio dell'amico Maradona. Carmelo, promessa mancata del calcio, inizia la discesa verso il fondo, scortato dagli interminabili studi di cinematografia, da una madre svampita e da un padre deluso, dalla relazione corrosiva con Margherita (matura attrice in disarmo), dalle inclinazioni incestuose per la cugina milanese Nicoletta. A poco vale il tentativo di sublimare una sessualità compulsiva realizzando video artistici, né può riscattarlo la precarissima collaborazione con un bislacco autotrasportatore, pregiudicato e lettore di San Paolo. Tutto degenera quando Carmelo, suggestionato da pochi segnali, si convince che è in atto un'epidemia. Lasciare la città appestata, una Cagliari tramortita dall'afa, per riparare nella Valle Hermosa, dove Bebi, capitano della squadra dilettantesca cui Carmelo ha costretto il suo talento, gestisce un agriturismo, potrebbe essere una via d'uscita. Ma lì inizia un percorso controverso, tramite l'incontro con Severino, ex minatore rientrato dal Belgio in Sardegna con la silicosi, la frequentazione di Ennio, priapesco diciassettenne fascista, il rapporto con la prostituta eroinomane Delia. Carmelo è costretto a confrontarsi con l'incompiutezza che caratterizza la sua vita; prova altre fughe (la Milano di Nicoletta), tenta nuovi ritorni (il ritiro in una casa disabitata della Valle Hermosa), e un dramma imponderabile cala su questa espiazione infinita. Eppure, potrebbe restare ancora aperta la via del riscatto.
A tie solu bramo
Giulio Neri
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2018
pagine: 220
In due mesi, in un paese del sud Sardegna, nessuno è riuscito a capire che ci è venuta a fare Clelia Boero, la «Torinese». Sfuggente e taciturna, se ne va in giro da sola a fumare e a leggere romanzi lunghi presi in prestito dalla biblioteca: malvista come il gruppo di extracomunitari che occupano la locanda in cui lei soggiorna. Solo Alfredo, il bibliotecario, tenta di stabilire con lei un rapporto e fa in tempo ad avvertire nella straniera la resa completa di chi ha accettato il proprio destino. Quale sia questo destino, Alfredo non potrà scoprirlo. Dopo il loro ultimo incontro in sala-lettura Clelia scompare ma la misteriosa scomparsa è, a rovescio, solo l’inizio di un romanzo che, con seducente movimento a ritroso nel tempo, rivela la storia di Clelia, sfrangiandosi nei punti di vista delle persone che hanno gravitato intorno alla esistenza di una irriducibile idealista animata da sogni rivoluzionari, proprietaria a Torino di un cinema votato a un’ostinata programmazione «di nicchia». Un romanzo che vuole e sa parlare d’amore, senza sentimentalismi, intrecciando le storie individuali con la storia di vecchi e nuovi incontri-scontri di civiltà.
Carta forbice sasso. Memorie senza raccordo
Giulio Neri
Libro: Copertina morbida
editore: Asterios
anno edizione: 2016
pagine: 142
"Anche le città muoiono. Spesso ce ne dimentichiamo perché la nostra esperienza della Storia si limita a un'archiviazione di fatti compiuti, e i punti di viraggio restano inavvertiti, come l'inizio della notte dopo il tramonto. Sono nato e cresciuto in una città che moriva, sviluppando una specifica sensibilità alle fasi della decadenza. In gioventù mi ritrovai una cospicua eredità di pubblicazioni, diari e corrispondenza privata, indotto a una missione di testimonianza non solo rispetto allo spopolamento cagliaritano: quei documenti attenevano a un particolare "gruppo" di cui mia madre aveva fatto parte, e svelavano importanti retroscena delle tensioni etniche e politiche culminate nel casus belli dell'ultimo conflitto mondiale. C'erano, tuttavia, dei vuoti. Per lunghi anni, con caparbietà, ho portato avanti una ricerca storiografica mirata a colmarli, mettendo a punto una sorta di antologia che fosse, anche, narrazione omogenea e ininterrotta di quel periodo così travagliato. L'esito è questo libro di memorie senza raccordo, di carteggi spesso incompleti, in cui la sola voce dei protagonisti scorta il flusso degli avvenimenti da tutto ciò che era a tutto ciò che è diventato, o ha cessato di essere."
Area tempestas
Giulio Neri
Libro: Libro in brossura
editore: Il Maestrale
anno edizione: 2024
pagine: 400
Furio è un neurologo di fama internazionale, luminare del morbo di Parkinson; ha operato fra Stati Uniti, Sardegna e Toscana. Ormai in pensione da cinque anni, avviato per gli ottanta, si ritrova al colmo di un tracollo esistenziale. Isolato in una Versilia in disarmo invernale, mentre lo sorprende il lockdown dovuto alla pandemia Covid, compra tre quaderni sui quali redigere un memoriale: quello che ora occupa queste pagine, con le chiose di un copista sagace, ironico e anche un po' malizioso. I ricordi di una brillante carriera scientifica - tra gli aneddoti controversi del marito fedifrago, esploratore di vizi segreti, dell'esteta snob, del cinefilo e dell'appassionato d'arte - si combinano ai segnali della crisi: della mascolinità che fa i conti con il decadimento del corpo, della fede cattolica, dell'etica borghese. E di un matrimonio, il secondo, che pareva destinato alla stabilità più duratura. La quiete di una pensione dorata, incentrata sugli hobby del violino e del collezionismo d'arte, è turbata dagli spettri dell'ipocondria: il Parkinson, studiato e curato in migliaia di pazienti, sembra incombere con i primi sintomi sull'anziano professore. Che prova a distrarsi con le indagini intorno a un misterioso ritratto acquistato sui banchi di un mercatino: una donna «non bella e non brutta» con gli occhi di diverso colore. L'opera anonima diventa presto simbolo di un'ambiguità che Furio va scoprendo, a poco a poco, in sua moglie Teresa: ex allieva, di sedici anni più giovane. Si fa strada il sospetto dell'infedeltà, che porta a un'escalation investigativa sempre in bilico fra indizi solidi e costruzioni mentali, fra realtà e sogno. Sarà il prodotto di una gelosia paranoide alimentata da coscienza sporca? È recente la scoperta di una zona cerebrale denominata Area Tempestas che, qualora stimolata, può scatenare stati allucinatori.